Il risveglio [2]

401 37 26
                                    

A metà del cammino, la ragazza era ancora immersa nei suoi pensieri. Oltrepassò, salutandoli con qualche gesto delle mani o del capo o con deboli saluti, appena sussurrati, svariate decine di lycan che conosceva bene.

La maggior parte di loro comprendeva i ragazzi che un tempo erano stati nella sua stessa classe in qualità di reclute, oppure erano al momento guerrieri come lei o semplicemente persone a lei grate per essere state salvate dai draculiani tempo addietro.

Fatto sta che solo quando incrociò Aireen e Cyrer, molto indaffarate nelle questioni del branco, alzò il tono della sua voce e si fermò per breve tempo a scambiare qualche parola con loro.

Aireen era la più trafelata delle due e si limitò a chiederle se lei e i suoi amici stessero bene, poi corse via inciampando sui suoi stessi piedi mentre trasportava pesanti pacchi di artefatti magici e ingredienti curativi, rifiutando con grazia e cortesia l'aiuto che le offrì Jocelyn.

La discussione avuta con Cyrer fu, per lei, decisamente più interessante. Tra una battuta e l'altra, tipiche del suo carattere ilare e giocoso, la guerriera ufficiale aveva rivelato a Joy che Dream era uscita di buon mattino dalla reggia per andare a visitare Tatiana.

Cyrer le aveva fatto compagnia almeno per un po' e poté raccontare che Mikhail non era presente, probabilmente perché era stato trattenuto da qualche medico, mentre Sonya, la Ghiaccionero appartenente al corpo dei migliori guerrieri del Branco, aveva posto ben poca resistenza ed era stata zittita facilmente dall'Alpha Lunapiena, che così aveva avuto modo di discorrere con calma con il mago incaricato di sorvegliare la donna ancora immersa nel suo profondo sonno.

Cyrer aveva lasciato la stanza in quel momento, non senza aver avuto un battibecco con Sonya - nel quale, secondo la sua versione, aveva prevalso con fierezza contro l'ingenua Ghiaccionero - e aver sentito dire dal medico che Tatiana si sarebbe svegliata, con tutte le probabilità, quel giorno stesso.

Joy aveva udito ripetere queste parole per un giorno intero ma sapere che era stato il curatore stesso a dirlo la rallegrò almeno un poco.

Dopo aver dato l'arrivederci anche a Cyrer, accelerò il passo cambiando direzione. Svoltò alla prima traversa di sinistra, il cui viale si inoltrava in una breve distesa d'alberi da frutto o semplicemente utili per l'estate, quando il caldo era fin troppo intenso da sopportare e l'unico rimedio per sfuggire alla sua tortura era, appunto, sonnecchiare all'ombra delle folte e floride chiome del piccolo bosco oppure frequentare il fiume, che però era quasi sempre affollato nei giorni più afosi.

Jocelyn apprezzò la brezza che le investì il viso poco prima di inoltrarsi lungo il viale ombroso ma quando ci mise piede poté percepire l'umidità attorno a sé e rabbrividì.

Prima ancora che potesse deviare una seconda volta il sentiero, questa volta prendendo una scorciatoia verso destra, s'imbatté in Jason, che sembrava alquanto sorpresa di averla trovata lì.

Il giovane mago si era rimesso quasi del tutto in sesto, questo anche grazie alle sue doti mediche e magiche, che gli consentivano una rigenerazione più veloce e una resistenza maggiore a quella di un guerriero o di un cacciatore ancora inesperto. Indossava abiti nuovi e puliti, ovvero la divisa Lunapiena con il pettorale e la panziera di metallo e gli stivali alti, stretti, neri e con i lacci ben intrecciati tra di loro che terminavano con un doppio fiocco, le cui estremità si nascondevano sotto i lembi di pelle delle scarpe. Aveva i capelli di nuovo in ordine, quindi se probabilmente Joy non lo aveva visto prima era perché era andato a rinfrescarsi al fiume o era rimasto in camera per una doccia più semplice, il che era improbabile.

Ad ogni modo, quando Jason riconobbe Jocelyn, il suo viso venne illuminato da un sorriso perfetto e forse troppo elettrizzato.

«Buongiorno!», salutò dondolandosi sui piedi.

Wolf Souls - DemonsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora