L'ultima speranza [5]

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Dervyne dimenticò presto il suo dispiacere, che venne sostituito da un forte senso d'ansia.

Una truppa di demoni aveva notato la loro assenza al Branco e si stava avvicinando a loro sempre di più. La luce emessa dal portale era stata la ciliegina sulla torta che aveva rivelato del tutto la loro posizione.

Joy affiancò l'amico pronta a dare tutta se stessa nella battaglia, ringhiando con la consapevolezza di non potersi nascondere.

Quando il gruppo di demoni uscì allo scoperto ebbe inizio la battaglia.

Dream si lanciò contro tre dei sei componenti della guardia vampirica, muovendo la coda con un gesto così forte da colpire le gambe del nemico, facendolo inciampare. Si occupò degli altri spingendo via il secondo con una zampata e mordendo prontamente l'asta della lancia dell'ultimo, disarmandolo.

Joy aiutò Vyn contro l'altro gruppo, gettandone uno a terra e tenendolo fermo.

"Non siete costretti a combattere! La vostra regina, Selestial, è viva e darà fine alla battaglia! Deponete le armi!", avvisò.

Il suo consiglio non venne ascoltato.

«Viva o morta, io servo il re Galtur!», le rispose con rabbia il soldato, che approfittò della situazione per afferrare il pugnale e tentare un affondo nella spalla della lupa.

Jocelyn fece appena in tempo a scostarsi ma la lama bruciò comunque la sua pelle, ferendola anche se non in profondità. Decisa a non ritentare di vincere tramite le maniere gentili, attaccò la guerriera con tutte le sue forze, facendola pentire di aver preso una scelta simile.

Vyn si occupò degli altri due, ma parve essere in difficoltà. Fra i tre lycan era quello più spossato e con maggiori ferite. Alcune delle bende che portava a causa della battaglia nella sala comune al Branco Lunapiena non erano state incantate e per questo si sfilarono e volarono via distraendolo.

I due demoni lo attaccarono ad entrambi i fianchi ed uno di loro riuscì ad aggrapparsi alla schiena del lupo. Spalancò la bocca e la avvicinò alla gola del nemico per avvelenarlo, quando intervenne l'amica del guerriero.

Joy scagliò lontano il malintenzionato appena in tempo, così Dervyne poté finire l'altro con un rapido morso all'addome. La ragazza raggiunse il superstite e terminò anche lui.

Dream continuava a lottare con ardore e nessuno dei suoi tre nemici era riuscita a scalfirla. Uno di loro era già stato ucciso, l'altro era a terra, ma afferrò la lancia per scaraventarla contro la lupa Alpha come fosse un giavellotto.

Jocelyn calpestò il suo polso, impedendoglielo, e lasciò che Vyn si occupasse di lui.

A quel punto la leader si abbassò e morse la gamba dell'ultimo soldato, poi gli graffiò il petto saltandogli addosso una volta fatto cadere al suolo.

Il nemico non poté difendersi in alcun modo dal resto dei colpi e perse non solo lo scontro, ma anche la vita. La capobranco sputò il suo sangue disgustata.

"Hanno un sapore terribile, questi vampiri", si lamentò.

Joy prese fiato e si guardò attorno.

"Less non è ancora tornata", constatò.

Dream chiuse la bocca e si sedette sulle zampe posteriori.

"Beh, le ho dato la mia fiducia. Attenderemo ancora un po'".

Eppure, ancor prima che potesse terminare la sua frase, il portale riapparve e con lui la regina, questa volta degna di esser definita tale.

Less indossava uno sfarzoso abito rosso, adatto sia ad una serata elegante che ad una dura battaglia. I due lembi inferiori rigonfi le davano la giusta aria regale, così come gli altri stivali di cuoio scarlatto dai lacci neri. I suoi capelli erano ancora un po' disordinati e sporchi, ma su di loro era stata posata la magnifica corona simbolo del Regno Carminio. Il vestito era abbinato ad un cinturone di pelle con cinghie strette ed un fodero molto lungo, che ospitava l'arma preferita della demone: la spada lunga costellata da pietre d'onice e gli antichi disegni argentati sulla lama. Persino i tatuaggi della donna sembravano parte dell'incantevole abbigliamento.

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