La proposta [2]

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Jocelyn strabuzzò gli occhi. Allungò una mano in direzione della pergamena. «I medici si sono occupati di Larion?», domandò sinceramente angosciata.

«È deceduto questa notte». L'Alpha serrò le labbra per un momento. «I medici hanno fatto di tutto per salvarlo... ma le ferite erano troppo profonde». Si tirò indietro con la schiena, adagiandosi contro un guardaroba di legno chiaro.

Jocelyn ebbe l'impressione che il suo cuore avesse cessato di battere. Deglutì. Non voleva credere alle parole della leader. «C'è altro?», chiese ancora.

Sul viso di Dream nacque un sorriso triste. «A parte questa?». Con una delle mani fece svolazzare nell'aria l'oggetto cartaceo. «Al suo interno abbiamo trovato questi». Affondò le dita nel taschino legato alla cintura e le fece riemergere qualche secondo dopo. Appoggiò il palmo sulle coperte blu e la ritirò subito dopo.

La guerriera riconobbe all'istante i tre stemmi che si ritrovò davanti. Erano rotondi, strappati da una divisa. Uno sfondo nero e l'immagine della zampa di un lupo amaranto ricamata su di esso. Erano gli emblemi del Branco Lunapiena. Uno degli stemmi era più rosso degli altri, macchiato di sangue asciutto e duro al tatto.

Con lo sguardo perso, Joy accarezzò i pezzi di stoffa. «Immagino che non abbiamo idea di chi sia il colpevole», sibilò. Un moto di rabbia le fece tendere i muscoli delle spalle e le dilatò le narici.

«Oh...», sospirò un'altra volta Dream, sempre più vicina a raccontare la realtà. «Lo sappiamo eccome». Aprì la pergamena ma non la mostrò alla sua allieva. «Mi spiace. Non la prenderai bene», borbottò prima di iniziare a leggere.

A Jocelyn venne naturale domandarsi di cosa stesse parlando, ma rimase in silenzio, pronta a quasi ogni situazione.

Dream cominciò. «Sperando che questo possa essere d'avvertimento al Branco Lunapiena quanto al Ghiaccionero», recitava il primo rigo, «Il Clan delle Ossa Rotte del Regno Carminio vi contatta per farvi una proposta». Dream smise per un attimo di leggere.

Jocelyn le fece segno di proseguire. «Che genere di proposta?», chiese di fretta.

L'Alpha si morse il labbro e proseguì. «Gli esploratori di Sua maestà il Re Galtur si sono occupati di racimolare informazioni riguardo l'Anima di Lupo, del Branco Lunapiena, colei che ha ucciso un nostro potente alleato, l'ultimo Zanna Rossa». Le mancò la voce.

Jocelyn sussultò. Voleva saperne di più.

«Il Re ha avuto compassione delle vostre vite, dandovi un'opportunità di salvare entrambi i Branchi e non solo. Potrete guadagnare nuove forze se rispetterete le nostre condizioni». Dream posò la pergamena. «Scusami, Jocelyn. Non ci riesco. So che non sarai d'accordo, ma ad ogni modo preferisco che sia tu a leggere il resto», esclamò, incurante che orecchie indiscrete la potessero sentire.

Joy non si fece problemi. Afferrò il grande pezzo di carta e se lo mise sotto il naso, leggendo ad alta voce. «Re Galtur, tre anni fa, ha deciso di unirsi in matrimonio con una nobile, che è infelicemente morta di malattia pochi mesi fa. Ha cercato a lungo una nuova sposa degna di lui, ma senza alcun successo». Joy non capiva, non voleva capire. «Ed è così che durante le loro indagini, i suoi esploratori hanno scoperto l'Anima di Lupo. Una guerriera Lunapiena dotata di straordinari poteri...». Jocelyn alzò gli occhi dal foglio, incontrando quelli scossi e stanchi dell'Alpha. «Dream... non vorrà dire...», provò a formulare una domanda, ma senza risultati. Con il fiatone, capì che l'unico modo di scoprire di più era proprio continuare a leggere. «... e dunque sposa perfetta per un Re come Galtur». La pergamena le cadde di mano.

L'Alpha si avvicinò istintivamente a lei. «Jocelyn... non sapevo come dirtelo...».

«C'è dell'altro», la interruppe Jocelyn, senza staccare gli occhi dalle righe incise con inchiostro nero e calamaio su una carta ingiallita. «Il Clan delle Ossa Rotte ha seguito per mesi gli spostamenti del Branco Lunapiena, imparando a conoscere meglio sia i lycan che ne fanno parte che l'Anima di Lupo. Ci teniamo a riportare quanto scoperto: il suo nome è Jocelyn Sunrise, è una guerriera nata umana e fino all'età di quindici anni abitava in una città ai piedi della montagna che vi ospita». Un brivido freddo scosse la ragazzina. A terrorizzarla ancor di più, furono le ultime parole del messaggio. «Se Jocelyn accetterà di prendere il Re Galtur come marito, vi concederemo una vita serena, a patto che stringiate una leale alleanza con il nostro Clan. Se invece rifiuterà, raggrupperemo ogni nostra forza e raggiungeremo i vostri territori. Ogni Lunapiena verrà ucciso, così come chiunque tenterà di ostacolare il Regno Carminio. Inoltre, le nostre prime vittime saranno i tanto amati familiari di Jocelyn: Britney Sunrise ed i suoi genitori umani. Speriamo di essere stati chiari e di avervi convinti. Saremo lieti di ospitare cento - e non più - dei vostri lycan Lunapiena e Ghiaccionero nei prossimi giorni, fino alla sera delle nozze. Le condizioni sono le seguenti: a partire dal giorno seguente al matrimonio, i cento lycan che accompagneranno l'Anima di Lupo nel Regno Carminio dovranno rientrare nei loro territori, lasciando Jocelyn con noi. Ci occuperemo di proteggerla e di riservarle i giusti trattamenti dovuti ad una Regina. Avete dieci giorni di tempo per raggiungere il Regno Carminio con il vostro portale. Se non lo farete, l'invasione del Clan delle Ossa Rotte e di tutti i Clan affiliati avrà inizio. Vi attendiamo». Finiva così quella terribile lettera. Un sigillo circolare, anch'esso uno stemma, prendeva posto in uno spazio libero al termine del testo: il simbolo nero della testa di un ariete.

Jocelyn alzò gli occhi. Era talmente spaventata da non riuscire a piangere.

Dream le si avvicinò e la strinse in un abbraccio. «Ti proteggeremo, Joy. Non ti lascerò nelle mani del Clan delle Ossa Rotte. Sono demoni: sleali, perfidi e malvagi», le spiegò, ma questo non migliorò la situazione. Al contrario, la peggiorò nettamente.

Jocelyn aveva di fronte due scelte: Sposare il demone Galtur e salvare la sua famiglia e due interi Branchi, oppure non farlo e condannare tutti a morte.

Aveva da poco compiuto diciassette anni ed in estate avrebbe raggiunto la maggiore età, ma non era ancora pronta ad un matrimonio. In passato aveva riflettuto sull'uomo dei suoi sogni, il cui viso non si era ancora dipinto nella sua mente, e di sicuro non si trattava di un vampiro dalla pelle colorata, la coda appuntita e le corna in testa.

Eppure, non aveva molta scelta. Il Clan delle Ossa Rotte voleva che lei sposasse il re Galtur, il che aveva senso. Joy era l'Anima di Lupo, dunque avrebbe portato potere e nuove alleanze nel Regno Carminio. Ma soprattutto, il Clan delle Ossa Rotte conosceva il nome di sua sorella, il che stava a significare che sapevano anche il luogo in cui abitava la sua famiglia, la quale Joy si era ripromessa di non immischiare in quella sua nuova, folle e pericolosa vita da lycan. Si sentì in colpa per essersi concessa quella sola visita in città. I demoni l'avevano seguita, e lei era finita in un guaio ancora più grande. Doveva salvarli.

Dream continuava a giurare di proteggere l'Anima di Lupo ed il resto del Branco.

«Non ce ne sarà bisogno», rispose Joy in un sussurro, «Sposerò il re».

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