Quella sera Jocelyn non riuscì a prendere sonno. Il cielo era buio, privo di alcuna luce, un muro totalmente nero che non aveva inizio né fine. Lo osservò per ore intere, scrutando l'immensità di quella notte cupa dal suo morbido letto, sotto le lenzuola di seta bianche che le cameriere del Regno avevano provveduto a sistemare nella camera, al contempo approfittandone per dare un'occhiata in giro e tentare di scoprire se il Branco Lunapiena avesse dato disposizioni riguardanti una probabile rivolta contro il Re Galtur ed il suo Clan delle Ossa Rotte.
Come ben si sapeva, non trovarono nulla di interessante, forse solo il biglietto di svariati giorni prima che Dream aveva lasciato alla sua allieva Anima di Lupo per avvertirla della sua prolungata assenza.
Quel giorno, però, l'Alpha non aveva avuto bisogno di foglietti volanti per comunicarle che non sarebbe rientrata in camera.
Tatiana giaceva nell'infermeria ancora priva di sensi, circondata da medici che altro non facevano se non osservarla e constatare le sue forze vitali.
Leonel non aveva ancora chiuso occhio. Le era giunta voce che fin dal mattino non aveva toccato cibo e si era accanito contro i suoi stessi seguaci, Dervyne e Denirah compresi, che avevano provato a insistere, preoccupati per il loro leader. Se avessero perso Tatiana non si sarebbero potuti permettere di lasciar morire di fame e depressione anche il loro Alpha. In quel caso di sicuro l'intero Branco Ghiaccionero si sarebbe accodato ai Lunapiena sotto la guida di Dream, fondendo così i due gruppi.
L'idea non piaceva a Joy tanto quanto non appariva giusta e sensata alla sua mentore, che infatti aveva preso la decisione di recarsi all'infermeria finché almeno Leonel non si fosse rimesso. Aveva anche fatto sapere alla famiglia dei Turbin che non le avrebbe arrecato alcun disturbo prendersi cura del giovane Viktor, che da un giorno intero piangeva ininterrottamente, dimenandosi e agitando gambe e braccia.
Leon non ebbe nulla da ridire su questo e accettò volentieri la compagnia e l'aiuto di sua cugina, e il pianto disperato dell'infante non si fece sentire per un po'.
Tuttavia, a Jocelyn toccò rimanere da sola per l'ennesima volta, nella penombra della sua stanza, con le gambe vicino al petto e nascoste dalle coperte e la schiena curva e distaccata dal cuscino. Teneva anche le braccia incrociate sulla ginocchia e la guancia sinistra poggiata su di esse. Per un tempo che le parve interminabile, scrutò l'oscurità con gli occhi stanchi anche se sbarrati.
"Morirò", si ritrovò a pensare. Le sue dita si strinsero in un gesto automatico e la sua schiena si sollevò. Un brivido le corse lungo le braccia ed un forte dolore le martellò nella cassa toracica, tanto da indurla a credere che si trattasse di un infarto causato dal troppo stress, ma il tutto scomparve meno di un secondo dopo. Ne rimase il vivido ricordo, o forse l'immagine del sogno che aveva vissuto. Dopotutto, la stanchezza avrebbe giocato scherzi a chiunque si trovasse in quello stato. La sua riflessione poté continuare indisturbata. "Che sciocca. Anche se non avessi praticamente rivelato che Hope è la colpevole, mi sarei comunque lasciata morire in seguito alle nozze. Non permetterei mai che qualcuno mi sfruttasse solo perché ho un potere unico. Forse sono addirittura l'ultima Anima di Lupo che mai esisterà, ora che i Zanna Rossa sono stati sterminati, Arcan in particolare".
Non riuscì più a tenere la sua postura gobba e scorretta e si spostò lentamente, poggiando le spalle contro il morbido e grande cuscino imbottito di piume d'oca e dai merletti in pizzo bianco.
"È strano sapere che ben presto morirai e comunque restare fermo senza alzare un dito per difenderti". I suoi occhi si chiusero per un attimo, poi, con fatica, tornarono ad aprirsi sul cielo notturno. "Se anche provassi a fare qualcosa, sarebbe un gesto inutile. Non ho modo di tirarmi fuori da questo guaio e allo stesso tempo salvare la vita degli altri. Ormai è chiaro: la mia vita si concluderà qui, tra pochi giorni". Con la consapevolezza di ciò, non poté fare a meno di sorridere. "È davvero così terribile, la morte? Ed è difficile abbandonare la nostra vita pur sapendo che ogni nostro atto malvagio compiuto ormai non ci tormenterà più?". Joy si alzò in piedi e si avvicinò alla finestra. Pensò che forse l'oblio non era poi così male come sembrava. Dopotutto, nessuno era tornato indietro per lamentarsi.
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Wolf Souls - Demons
Werewolf[SECONDA STORIA DELLA SERIE WOLF SOULS] La guerra contro l'ultimo Zanna Rossa sembra ormai essere finita. Arcan è stato ucciso ed il Branco Lunapiena è finalmente in grado di godersi qualche anno di pace, ma si sa: la calma è solo apparente e preced...