365//Wolfstar

Quiddich (45)

Remus odiava lo sport o in generale muoversi più del necessario ed è per questo che al momento era incazzato con la sua migliore amica che lo aveva portato a una partita di quiddich.
"Perché tu non mi vuoi bene?" chiese Remus girandosi verso Lily.
"Io ti voglio bene!" ribatté la rossa offesa.
"Mi hai portato qui quindi no" disse Remus nel preciso momento in cui entravano i giocatori di quiddich.
"Rem? Tutto okay? Sei bloccato da almeno 20 minuti" domandò Lily leggermente preoccupata da quel comportamento.
"Va benissimo" disse il castano prima di tornare alla partita, in realtà a guardare il culo di un certo giocatore ma questo Lily non doveva saperlo.

"Sei Remus giusto?" gli domandò un ragazzo mentre lui leggeva.
"Si" chiese Remus girandosi e diventando rosso non appena si accorse che quello accanto a lui era l'unica ragione del suo andare al campo di quiddich.
"L'ultima volta non c'eri alla partita e abbiamo perso" disse il giocatore sedendosi accanto a lui.
"La mia amica me lo ha detto, mi dispiace" dichiarò Remus chiudendo il libro.
"Ci sarai alla prossima? Ti considero il mio portafortuna ormai" domandò il moro.
"Okay" rispose semplicemente Remus.
"Scusami se non mi sono presentato, sono Sirius" disse l'altro prima di scappare.

"Quindi Sirius Black ti ha chiesto di essere il suo portafortuna" disse ricapitolando il discorso Lily mentre era seduta sulle gradinate del campo.
"Esattamente" disse Remus.
"Cosa aspetta a scoparti esattamente?" domandò Lily alzando un sopracciglio.
"LILY" urlò Remus diventando rosso.
"Cosa? Sto esponendo i fatti" disse la rossa prima di iniziare a seguire la partita e Remus portò la sua attenzione al suo giocatore preferito.

"La tua amica non è molto discreta" sentì dire da una voce dietro di lui.
"A volte per nulla" disse Remus.
"Ametto, senza vergogna, che vorrei andare a letto con te ma prima vorrei un appuntamento con te e magari baciarti" ammise Sirius facendogli un occhiolino.
"È una proposta?" domandò Remus.
"Si" rispose Sirius.
"Allora accetto" disse Remus per poi continuare a studiare