La vita di Remus era composta da:
15% licantropia
20% amore per la lettura
10% paura della luna piena
25% odio verso la sua natura
30% fare figure di merda
Lily, la sua migliore amica, lo aveva incoronato re delle figure di merda perché non mancava giorno che il mannaro le facesse e a scuola lo sapevano tutti, anche Sirius Black che trovava quella goffaggine carina.
Ora, non possiamo dire che Remus era brutto, perché era l'esatto opposto, ma il castano non si reputava di certo bello per tutte le cicatrici che aveva per la sua natura mannara.
Di conseguenza il mannaro si definiva: brutto, goffo come nessun altro, capace di fare figure di merda in qualsiasi momento ed estremamente timido.
Sirius definiva il compagno di scuola tutt'altro che in quel modo.
Per lui Remus era dolce per la sua goffaggine, interessante per il suo amore per la lettura, bellissimo, divertente quando faceva quelle figure di merda per i corridoi e sexy per le sue cicatrici.
Se gli avessero chiesto per cosa si era innamorato di lui avrebbe risposto per il suo essere goffo.
Pur essendo un ragazzo intraprendente, il giovane Black non aveva idea di come riuscire a parlare con Remus visto che quest'ultimo scappava non appena lo vedeva per i corridoi e se non scappava era perché era caduto per la centesima volta.
Quel giorno però sarebbe riuscito a parlargli, stava finendo l'anno e lui ancora aspettava a parlare con l'altro ragazzo!
Gli aveva parlato, dopo mesi di osservazione ma lo aveva fatto, con una scusa orrenda ma eccezionale! Mancava solo una risposta da parte del mannaro che si era bloccato a osservare gli occhi grigi, ennesima figura di merda fatta Remus! Quel ragazzo ormai si faceva i complimenti da solo per le figure che faceva.
Chiunque era in quel corridoio, chi fermo per osservare la scena o chi di passaggio per andare a lezione, aveva notato l'attrazione tra i due e di certo Lily e James, migliore amico del Black, non gli avrebbero impedito di saltarsi addosso!

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365//Wolfstar
FanfictionUna wolfstar al giorno toglie il medico di torno (o almeno si spera) Idea presa da "365 sterek"