Platone(102)

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A Remus la notte piaceva, ovviamente se non c'era la luna piena di mezzo.
Gli piaceva camminare quando le strade erano in silenziose. Non sapeva il perché ma gli piaceva.
Gli piaceva ancora di più quando con lui c'era Sirius, magari dopo una di quelle notti dove si erano amati alla follia e dopo avevano bisogno di un momento per stare solo loro lontani dalla camera.
A Remus piaceva la notte ma non gli piaceva quella notte.
Fuori c'era troppo freddo per uscire e Sirius non si vedeva da almeno due giorni, cosa strana visto che il moro ci teneva a stare con lui anche solo per cinque minuti.

"Hey" sussurrò una voce dietro di lui.
"Sei sparito per tre giorni" disse semplicemente Remus senza girarsi.
"Lo so, ma ho avuto problemi con la mia famiglia" dichiarò Sirius sedendosi accanto al castano.
"Potevi venire qui e stare con me" disse a voce bassa il mannaro.
"La prossima volta vengo da te. Perché non stai facendo la tua solita passeggiata notturna?" domandò Sirius tenendo un tono basso per non rovinare il momento.
"Non volevo farla senza di te e Lily mi ha regalato questo libro" rispose Remus appoggiando la testa sulla spalla del moro.
"Che libro è?" chiese il giovane Black incuriosito, non gli interessavano molto i libri, ma adorava vedere gli occhi di Remus illuminarsi non appena iniziava a parlarne.
"È un discorso in cui Platone espone con un ampio discorso la propria teoria su Eros" spiegò brevemente il castano.
"Eros è il dio dell'amore giusto?" domandò il moro per esserne sicuro.
"Esatto" disse Remus.
"Mi leggi le tue parti preferite?" chiese titubante Sirius, non era la prima volta che gli faceva quella domanda ma aveva sempre paura che Remus, per un motivo o per un altro, gli dicesse no.
"Non conseguire, dunque, che una cosa non bella sia necessariamente brutta, né una cosa non buona, cattiva. Così anche amore, poiché tu stesso concordi che non è buono né bello, non credere più in alcun modo che debba essere cattivo e brutto, ma qualcosa di mezzo fra questi due estremi" lesse il mannaro dopo aver cercato la pagina e Sirius non poté che rimanerne stupito, quelle parole lo avevano colpito subito.
"Leggine un'altra" ordinò al proprio ragazzo.
"Ma cosa sarebbe allora, esclamai, questo Amore? un mortale?”. “Niente affatto”. “Ma allora cos’altro è?”. “Come nel caso di prima, qualcosa di mezzo fra mortale e immortale”. “Che è dunque, o Diotima?”. “Un demone grande, o Socrate. E difatti ogni essere [e] demonico sta in mezzo fra il dio e il mortale” lesse ancora il castano affascinato da quelle parole.
"Sono parole bellissime" disse Sirius.
"Anche questa è bella: Riassumendo quindi, l’amore è desiderio di possedere il bene per sempre" lesse il mannaro per l'ultima volta prima di chiudere il libro.
"Dovremmo leggere più spesso Platone" disse il giovane Black posando un bacio tra i capelli di Remus

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Per filosofia ho dovuto leggere dei pezzi tratti dal simposio di Platone e ho adorato quindi ecco a voi

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