Pelle (122)

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Remus e Sirius si trovavano nel letto del primo con una chitarra nel mezzo.
Remus amava suonare, lo faceva sentire libero e in pace con sé stesso, lo faceva per Sirius ogni volta che ne aveva la possibilità.
Ma quella sera tra una canzone e l'altra era scoppiata quella scintilla di passione che faceva paura e li rendeva felici contemporaneamente.

"Sir fermati un secondo" sussurrò il castano fermando il moro dal togliergli la maglia.
"Cosa succede?" chiese Sirius tra un ansito e l'altro.
"Lì sotto non troverai una pelle liscia e morbida come quella di qualsiasi altra persona" disse Remus distogliendo lo sguardo dall'altro.
"Rammie, per me sei perfetto e tutte le cicatrici che hai fanno parte di te, sono te, quindi smettila e fammi fare l'amore con te. Ti amo Remus" dichiarò Sirius facendo scendere una lacrima al castano.
"Perché sei così perfetto?" domandò sussando Remus prima di riprendere a baciare il suo ragazzo.
Una volta tolta la maglia al mannaro Sirius si fermò, voleva vedere per bene quelle cicatrici e baciarle una ad una, come se fossero la cosa più bella del mondo. Voleva far sentire il suo ragazzo amato e fiero di quelle cicatrici che lo rendevano così se stesso e l'unico modo che conosceva era quello.
"Ti amo Sirius Black" disse Remus guardandolo negli occhi, non puoi dire tali parole se non guardando  negli occhi la persona amata.
"Ti amo anche io Remus Lupin" sussurrò Sirius prima di continuare ad amarlo come meglio poteva.

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