Lacrime (139)

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Sirius e Remus si svegliarono nel cuore della notte per via di qualcuno che bussava con insistenza alla porta di casa.

Remus confuso aprì la porta e davanti a lui vide Silente che teneva in braccio qualcosa che per via del buio non riuscì a capire ma non appena il professore mise un piede dentro la casa capì che quel qualcosa non era altro che Harry avvolto in più coperte in modo da mantenerlo al caldo.

"Silente, cosa ci fa qui con Harry?" chiese Sirius tra lo spaventato e il confuso una volta avvicinatosi alla porta mentre Remus prendeva in braccio il bambino addormentato.

"Ragazzi devo dirvi una cosa ma prima sedetevi" disse il professore indicando ai due il divano e i due giovani seguirono l'ordine ma con una strana sensazione nello stomaco.

"Può dirci cosa cazzo sta succedendo? Dove sono Lily e James? Perché Harry è con lei?" domandò Remus a raffica, era troppo nervoso per badare alle parole o al tono di voce usato.

"Lily e James hanno avuto un incidente in auto e sono morti" dichiaro con calma apparente l'uomo. Appresa quella notizia il moro scoppiò in lacrime mentre il castano taceva e stava fermo come se fosse in trance.

"Mi sta dicendo che il mio migliore amico, mio fratello, la mia famiglia, è morto. Con quale calma sta dicendo queste parole esattamente?!" urlò Sirius alzandosi di scatto dal divano.

"Ragazzo tieni la calma" ordinò Silente guardandolo negli occhi.

"MA TIENI LA CALMA NULLA! IL MIO MIGLIORE AMICO E' MORTO" gridò il Black tra le lacrime fregandosene Harry si potesse svegliare o se i vicini potessero suonare per la confusione all'ora tarda.

"Sir, non gridare che Harry sta dormendo" disse Remus guardando un punto imprecisato davanti a se.

"Come fai a stare calmo esattamente?" chiese sconvolto Sirius.

"I miei migliori amici sono morti e Harry è tra le mie braccia. Sai cosa significa per me? La mia famiglia è morta, le uniche persone che mi hanno voluto bene per come sono realmente non ci sono più! Ma al momento non ho il lusso di piangere perché tu stai cadendo a pezzi e Harry ha bisogno di una famiglia, devo essere forte per tre volte al momento!" esclamò Remus guardando negli occhi il fidanzato ma tenne comunque un tono calmo anche se la lacrime che scendeva dal suo occhio destro tradiva quello che provava.

"Ragazzi potremmo riconcentrarci su Harry?" domandò il professore spostando lo sguardo da un ragazzo all'altro.

"Vogliamo l'affidamento di Harry" dichiarò Sirius avvicinandosi al bambino, ancora in braccio al mannaro, in modo da guardarlo negli occhi.

"Queste erano le condizioni dei Potter se fosse successo qualcosa" disse Silente andando verso la porta.

"Staremo sempre con te piccolo Potter" sussurrò Remus dando un bacio in fronte al bambino per poi appoggiare la testa sulla spalla di Sirius.





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Questa maratona voglio inaugurarla così, con un capitolo un po' malinconico.

Mi sono venute altre 4 idee in mente e sono tutte un po' più felici quindi non preoccupatevi.

Buona visione della maratona wolfstarini!

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