365//Wolfstar

Felicità (110)

Capitolo scritto da adina perché vado di corsa da tutta la giornata. Non so di cosa tratta perché dalla fretta non posso leggerla ma mi fido di Ade quindi questo basta

«Uff...»
Lo sbuffo esageratamente drammatico  di Sirius, l'ultimo di una lunga serie, venne prontamente ignorato dal povero Remus che stava tentando di studiare in sala comune.
«Non è giusto...» provò allora a mormorare il moro, sperando in una risposta che non arrivò.
«Non me l'aspettavo da lui, credevo mi conoscesse...» tentò di nuovo.
«Lo sa che non è una cosa da me...» e ancora.
«Dai, dopotutto è mio fratello, se non l'ha capito lui...» e ancora.
Remus, scocciato, si girò nella sua direzione: «Di grazie, di cosa e di chi stai parlando? Illuminami!»
Sirius, che non aspettava altro che attenzioni, si raddrizzò immediatamente sulla poltrona.
«Di James naturalmente! Sai no della sua fantastica idea di fare teatro, no? Beh, ovvio che lo sai, ci sei in mezzo anche tu, nonostante la tua poca voglia di vivere-si rispose senza nemmeno riprendere fiato-Beh, ecco, sai anche che spesso gli dò una mano a scrivere i copioni, no? In cambio io sono il protagonista. Ecco. Mi ha esplicitamente chiesto di scrivere qualcosa di felice. Di felice! Ma come può chiedermi una cosa del genere?! È a conoscenza della mia vena melodrammatica!- e così dicendo si appoggiò il dorso della mano sulla fronte e si ributtò a peso morto sulla poltrona-storie felici... A me...» piagnucolò ancora.
«A me non sembra chissà che» rispose Remus non appena il fidanzato si decise a tacere, tornando a rivolgere la sua attenzione ai compiti.
«Come non ti sembra chissà che?! Questa cosa è una tragedia!» Paut accompagnò la sua risposta con degli occhi da cucciolo a pochi centimetri dalla faccia del mannaro, essendosi appollaiato sulle sue ginocchia per elemosinare qualche altra attenzione.
«E allora dove sta il problema? A te piacciono le tragedie!»