Armatura (112)

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"A volte vorrei tornare indietro nel tempo, nell' esatto momento in cui mi hai baciato la prima volta e mi hai detto i tuoi sentimenti ma quel momento è passato come un lampo e questi pensieri non mi lasciano via di scampo.
Ti posso definire la mia armatura? Credo di sì, mi hai aiutato quando passavo l'inferno e sei stato la mia cura quando ero perso dentro di me e non trovavo il vero me stesso.
Ora tutto mi sembra una perdita di tempo o un eterno passatempo.
Ma dicono sempre di seguire il cuore quindi ho abbassato tutti i muri che mi ero costruito intorno e ti ho rincorso, non si fa anche questo per amore?
Dopo questo però hai mostrato la parte più cattiva di te e, dopo avermi distrutto, te ne sei andato buttandomi fuori dalla tua vita ma in quel secondo in cui ti sei fermato e mi hai guardato negli occhi ho visto amore e scuse nei tuoi occhi. Quel secondo mi è sembrato eterno"

"Rammie è tardi" sussurrò Sirius facendolo saltare in aria.
"Sirius! Che ore sono?" chiese confuso, era così preso che neanche si era accorto del tempo che passava.
"Le due di notte" rispose il moro sedendosi al suo fianco.
"Oh, finisco di scrivere e vengo a letto" disse il mannaro riprendendo a scrivere.
"No, ora spegni il computer e andiamo a letto" ribatté il Black mentre abbassava lo schermo.
"Almeno fammi salvare il capitolo! Stava venendo benissimo!" esclamò il castano convintissimo delle sue parole.
"Domani. Ora letto" ordinò Sirius.
"Antipatico" sussurrò pieno Remus.
"Però ti piace farti questo antipatico no?" chiese il moro con un sorriso malizioso.
"È l'unico uomo che ho trovato quindi mi sono accontentato" rispose il castano facendogli un occhiolino

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Il testo è praticamente una rivisitazione di una cosa che ho scritto lo scorso hanno per un corso quindi non commentatela :)

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