Vivo o morto (124)

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"Come stai?" domandò Lily Evans seduta accanto al migliore amico.
"Come vuoi che stia? Il ragazzo che amo non si fa sentire da due anni, non so se è morto o vivo, se è cambiato, se mi ama ancora" rispose il ragazzo facendo uscire tutti i dubbi degli ultimi due anni.
"Mi dispiace Rammie" sussurrò la rossa abbracciando l'amico e facendolo sfogare sulla sua spalla.

"James dobbiamo fare qualcosa!" esclamò Lily dopo aver raccontato tutto al marito.
"Non possiamo fare nulla! Neanche io so nulla di lui ed è il mio fratello praticamente!" ribatté James alzandosi furioso dal divano.
"Non ti ha detto nulla prima di partire?" chiese la rossa con gli occhi lucidi dal pianto imminente.
"No ma possiamo chiedere a una persona se sa qualcosa" disse Potter guardandola negli occhi per farsi capire.
"Regulus" sussurrò Lily.

"Regulus, ti prego, Remus sta di schifo!" urlò James al minore dei Black dopo qualche minuto di chiacchiere inutili.
"Posso dirvi che sta bene e che sa come sta Remus, mi ha fatto promettere di controllarlo" disse con tono calmo Regulus.
"Quindi Sirius sa come sta Remus e nonostante questo non ha fatto nulla?" domandò sbalordita la rossa.
"Mio fratello sta facendo in modo che quella rete criminale non possano fare del male a quelli che ama" rispose appoggiandosi al bordo della scrivania, subito dopo iniziò a squillare il telefono e fece segno ai due di aspettare un secondo.
"Anche l'ultimo è morto" disse la voce al telefono, una voce che i coniugi Potter conoscevano benissimo.
"Ti mando un aereo per farti tornare il prima possibile, qui stanno iniziando ad assillarmi per sapere dove sei" dichiarò Regulus guardando i diretti interessati alzando un sopracciglio.
"Immagino siano Lily e James, digli che sto bene. Remus?" chiese Sirius dall'altro lato del telefono.
"Sotto controllo come sempre" rispose il più piccolo della stanza, come se quella domanda fosse di routine, per poi chiudere la chiamata.
"Quindi tornerà presto!" esclamò felice James.
"Non dite nulla Remus" ordinò Regulus prima di cacciarli dal suo ufficio.

"Dove cazzo sei Black?" chiese Remus guardando fuori dalla finestra.
"Sono esattamente dietro di te" disse Sirius ridacchiando e facendo saltare per lo spavento il castano.
"TU NON PUOI ANDARE VIA PER DUE ANNI E POI COMPARIRE DIETRO DI ME COME SE NULLA FOSSE" urlò Lupin dandogli un pugno.
"Onestamente mi aspettavo un bacio ma credo di essermelo meritato" dichiarò il moro toccandosi il punto colpito.
"Stronzo" sussurrò Remus saltandogli al collo per abbracciarlo.
"Volevo chiederti una piccola cosa" disse Sirius allontanando leggermente dopo averlo salutato come si deve.
"Cosa?" chiese confuso il castano.
"Remus John Lupin, sono stato assente per due anni ma nonostante questo ti amo come ho sempre fatto, vuoi sposarmi?" domandò Sirius appoggiando la fronte contro quella del fidanzato.
"Ovvio che ti sposto, idiota" sussurrò Remus baciandolo

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