365//Wolfstar

Deduzione (123)

"Sir, che ore sono?" chiese Remus più addormentato che altro.
"Non volevo svegliarti. Le tre" rispose il moro sedendosi per un momento prima di mettersi il pigiama.
"Povero paddy stanco" disse il castano sedendosi alle spalle del moro.
"Questo caso non vuole proprio essere chiuso" sussurrò Sirius godendosi l'abbraccio del ragazzo.
"Niente deduzioni oggi?" domandò confuso il mannaro.
"Ovviamente si!" esclamò indignato il Black.
"Vieni che ti aiuto a cambiarti" ordinò Remus mettendosi davanti al fidanzato per togliergli la camicia, lo rendeva ancora più sexy ma ogni volta toglierla era una tragedia.
"Posso farlo anche solo" ribatté Sirius alzandosi in piedi.
"Hai fatto troppo per oggi" dichiarò il castano iniziando a togliere i bottoni dalle asole lentamente, in fondo chi era Sirius per negarsi quelle piccole carezze che lo facevano sentire bene?
"Remmie sai che ti amo vero?" chiese il moro guardandolo negli occhi.
"Lo so Sir" rispose Remus inclinando leggermente la testa, non capiva perché diceva quelle cose.
"E sai che ci sarò sempre e comunque" continuò Sirius mandando sempre più in confusione l'altro ragazzo.
"Dove vuoi andare a parare con questo?" domandò il castano confuso.
"Mio fratello vuole che lo aiuti a smascherare una rete di criminali" sussurrò il moro non guardandolo più negli occhi.
"Per quanto?" chiese Remus sedendosi sul letto.
"Non si sa, possono essere mesi o anni" rispose Sirius inginocchiandosi davanti a lui.
"Quindi tu vorresti lasciarmi qui, a Londra, per chissà quanto tempo" disse il mannaro abbassando il viso, non doveva vedere quelle lacrime.
"Vorrei che venissi con me, ma ho bisogno di saperti al sicuro" dichiarò il moro alzandogli il viso.
"Quando devi partire?" domandò in un sussurrò Lupin.
"Il più presto possibile" disse il Black non muovendosi di un centimetro.
"Domani mattina quando mi sveglierò non ci sarai più immagino" dichiarò il castano ricevando un segno di assenso dal moro.
"Giuro che torno il prima possibile Remus" sussurrò il moro prima di baciarlo.