Capitolo 45

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Mi ritrovo in mezzo ad una fitta vegetazione. 

Alzo lo sguardo per esaminare gli alberi che si estendono per non so quanti ettari. Sono altissimi e sembrano essere vivi; non nel senso che si muovono ma il vento che li attraversa produce uno strano suono, un suono che sembra essere una voce. 

Sento per di più mille occhi su di me. Mi volto di scatto a destra e a sinistra per capire chi è che mi osserva ma non vedo nessuno a parte gli altri soldati. Il verso di un corvo fa sobbalzare un po' tutto il gruppo, troppo abituato al silenzio della villa.

«Ci siamo tutti?» domanda Tom. Qualcuno risponde di sì, mentre qualcun altro continua a contare i membri del gruppo. 

«Andiamo, l'accampamento è lontano e non abbiamo molto tempo. Dovremo dividerci in tre gruppi per evitare di attirare troppo l'attenzione. James vi illustrerà il percorso e vi indicherà il gruppo al quale siete stati assegnati.»

James tira fuori da sotto la tunica una pergamena ed inizia a leggere ad alta voce i membri dei primi due gruppi. Un po' di ansia cresce mentre aspetto che pronunci il mio nome. Siamo rimasti in pochi e non sarò né con Alex né con Debora. 

Probabilmente non vogliono dare troppo nell'occhio e ritengono che il nemico pensi che io stia con uno di loro essendo importante per il fine della missione.

«Killian, Gabriel, Aurora, Mark, Sean e Fey con me.» ordina James arrotolando la pergamena. Gabriel si avvicina ad Ares e mi aiuta a scendere.

«Perché diavolo hanno messo con noi Killian?» domando a bassa voce e alterata osservando lo sguardo dubbioso di Gabriel che, evidentemente, è contrariato quanto me. Osservo Alex e Debora discutere con Tom.

Se iniziamo a discutere tra noi non va affatto bene. Dobbiamo essere una squadra per sopravvivere, ma come possiamo esserlo se non ci fidiamo nemmeno dei nostri compagni?

Una donna bellissima ed un ragazzo mai visti mi si piazzano davanti.

Sean e Fey.

Il ragazzo ha i lineamenti da ragazzino, gli occhi castani pieni di speranza e i capelli leggermente ricci. Non è molto alto né tanto muscoloso. Al contrario, la donna appare come un tipetto tosto con i capelli rossi lunghi e gli occhi dorati. È alta e col fisico scolpito. Avanza fiera quasi come fosse una tigre. Neanche loro indossano l'armatura.

«Fey è un ottimo soldato, ti proteggerà a costo della vita. È stata mia allieva ed è bravissima a lottare con la spada e con i coltelli. Sean è una recluta, ma è molto bravo. Avete molto in comune, ma cercherà di proteggerti in tutti i modi possibili. È bravissimo ad individuare le trappole che potremmo trovare lungo il cammino.» spiega James presentando i membri della nostra squadra che è molto piccola rispetto alle altre.

Quando vedo sbucare dal nulla Killian, il mio stato d'animo peggiora.

«La strada è sicura. Possiamo andare.» afferma iniziando a farci da guida.

Iniziamo a camminare cercando di fare il minor rumore possibile. Dobbiamo stare molto attenti a dove mettere i piedi perché ogni piccolo rumore può attirare i nemici. Anche se vi è sempre minor luce, riesco a muovermi benissimo tra gli alberi e tra le piante, quasi fossi nata in quei luoghi.

Chiudo gli occhi e inspiro l'aria che, gelida, giunge fino ai polmoni, riempiendoli. 

Avverto mille suoni e odori. Il gufo su un ramo a pochi metri da noi, l'ape che si è appena poggiata sul fiore, l'odore del muschio che sembra essere cresciuto qui da qualche parte. 

Quando li riapro, mi accorgo che anche Gabriel ha gli occhi chiusi e sembra stia facendo la medesima cosa.

Ad un certo punto avverto uno strano suono.

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