«James!»
Papà?
Sgrano gli occhi e mi volto in cerca di mio padre.
«Questo è James. Vi insegnerà ad utilizzare l'arco.» ci informa Mark mostrandoci il nuovo insegnante.
Quanto avrei voluto che tu fossi mio padre...
Facciamo un leggero inchino in segno di saluto e ci avviciniamo a lui. James è un Elfo. Non è molto diverso da me se non fosse per le orecchie leggermente a punta e gli occhi e i lunghi capelli color oro. Sono molto lisci e sembrano di seta. I lineamenti sono delicati e il corpo è snello. Lo guardo affascinata e, più lo osservo, più mi rendo conto di quanto il mio mondo sia stato stravolto.
Chissà quanti esseri a me sconosciuti esistono.
James ci osserva serio come per studiarci. Quando i suoi occhi incontrano i miei, avverto una strana sensazione.
Sembra quasi voglia leggermi nel pensiero...
Sono consapevole di non sapere nulla su queste creature e sulle loro capacità e questa cosa mi incuriosisce particolarmente.
"La ragazzina è perspicace.", ridacchia una voce nella testa.
«Ma com'è possibile?»
Sono così elettrizzata che inconsapevolmente mi avvicino a lui.
«Io e te ci divertiremo molto insieme.» afferma bloccandomi il mento con il pollice e l'indice e sollevandolo in alto per guardarmi più attentamente. «Comunque mi dispiace di non essere tuo padre, bambina.»
«Facciamo che tra tre secondi le levi le mani di dosso.» lo minaccia Gabriel afferrandolo dal polso mentre continuo a guardare l'Elfo a bocca aperta.
"Che caratteraccio che ha il tuo amico.", afferma osservando divertito la reazione di Gabriel che ora mi è davanti, quasi come se volesse farmi da scudo.
«Ti sento benissimo, amico.»
Debora e Tom si avvicinano a noi sospettosi.
«C'è qualche problema?» domanda Tom mettendosi al fianco di James e osservando la mano di Gabriel sul polso dell'Elfo.
«Nessun problema.» risponde secco togliendo la mano e sorridendo. «In questo posto avete la brutta abitudine di dover toccare le persone e soprattutto...» la voce si blocca. Forse Gabriel si sta trattenendo dal dire qualcosa che possa metterlo ancor di più contro Tom. «Non osare mai più cercare di entrarmi in testa.» lo minaccia avvicinando la bocca all'orecchio di James che continua ad osservarlo divertito.
«Ti aspettavo.» risponde semplicemente.
Alzo lo sguardo verso Gabriel che sembra per la prima volta confuso.
Cosa vuol dire che lo stava aspettando? Com'è possibile che Gabriel abbia questa capacità?
«Su, andiamo.» suggerisco per evitare che l'atmosfera si faccia più strana del previsto.
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Il risveglio della Fenice
Fantasy"Quello che sto per raccontarvi è vero, ma a voi verrà difficile credermi." Aurora non è ragazza come tutte le altre. È molto semplice, non le piace essere al centro dell'attenzione, farsi trascinare dalla corrente o dalle persone. Eppure, per quan...