«Siamo arrivati finalmente. Questo è l'ultimo accampamento degli uomini della Mano Nera.» informa sollevato un soldato col fiatone toccando la spalla di James che con la testa fa un cenno desolato.
Non dice nulla mentre abbassa lo sguardo per poi rialzarlo verso l'ingresso del villaggio.
Con una mano indica la via centrale.
Il soldato segue con gli occhi il dito e si blocca. Il sangue gli si gela. Trema ma non parla.
«Ti ascolteranno?» chiede voltandosi verso la leggendaria Mano Nera.
«Sono i miei uomini, lo faranno.» risponde secco.
«Spero che non abbiano ucciso i prigionieri.» riprende il soldato. «Dopo lo scontro contro i Giganti, tutti quelli che avevamo portato in salvo sono stati catturati proprio dai tuoi uomini e tu non ne sapevi nulla.» mette in chiaro non riuscendo più a trattenersi. «Qui non arrivano i tuoi ordini.»
«Non uccideranno nessuno senza il mio ordine.» afferma osservando il suo interlocutore dalle fessure degli occhi.
«Spero sia così. La piccola Jessy è stata catturata.» s'intromette James controllando delle tracce sul terreno.
«Tutto bene ragazzo? Ti vedo pallido.» lo schernisce Sasha poggiando una mano sulla spalla del soldato che li aveva guidati prima di sporgersi per guardare oltre l'ingresso della città divenuta un accampamento. «Capitano...» lo chiama rimanendo impassibile dinanzi allo scenario che le si presenta.
Ovunque sono sparsi i corpi mutilati dei suoi soldati.
La Mano Nera supera i componenti del gruppo e si precipita ad analizzare i cadaveri dei suoi uomini uno ad uno.
Tutt'intorno si avverte odore di bruciato e carne abbrustolita.
«Non ditemi che è stata quella ragazza...» mormora la Mezz'Elfo affiancando James. «Meno male che doveva essere un tipetto tranquillo.» ridacchia mentre la Mano Nera, non prestandole ascolto, si dirige verso quella che doveva essere la piazza centrale.
Lì le sue certezze vengono meno.
Si apre un altro scenario.
Come fossero statue, i corpi ghiacciati creano un viale fino alla fontana che sta al centro della piazza.
I loro sguardi spaventati e disperati sono la prova dell'inferno che è passato di là. James alza una mano e tocca il viso di un piccolo Orco racchiuso nel ghiaccio che guarda terrorizzato la madre congelata al suo fianco. I due si tengono per mano.
«Ditemi che non è stata lei!» urla la Mano Nera in preda alla disperazione guardando un gruppo degli Elfi, unici risparmiati insieme a giovane soldato che tiene per mano una ragazzina terrorizzata.
Tutto tace.
Sulla facciata di un'abitazione a lettere infuocate vi è scritto:
"IL GHIACCIO SERVE COME AVVERTIMENTO, MA I MALVAGI BRUCERANNO TRA LE FIAMME DELL'INFERNO!"
Quando l'urlo di una bambina spezza il silenzio, tutti restano immobili.
«Jessy...» sussurra terrorizzato James.
«Restate qui!» ordina furioso la Mano Nera.
STAI LEGGENDO
Il risveglio della Fenice
Fantasía"Quello che sto per raccontarvi è vero, ma a voi verrà difficile credermi." Aurora non è ragazza come tutte le altre. È molto semplice, non le piace essere al centro dell'attenzione, farsi trascinare dalla corrente o dalle persone. Eppure, per quan...