Capitolo 109

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Caro diario,

Jessy ci ha salvati. Gli altri possono vedere in me la salvatrice, colei che ha sconfitto l'Angelo della Morte o, come continuano a dire in molti, la Fenice, ma la verità è che alla fine di tutta questa storia è stata una bambina a porre fine all'odio e al dolore di uno spirito che ha cercato per secoli la sua anima gemella.

Una bambina, nella sua ingenuità e fragilità, ha preferito addormentarsi tra le braccia della Morte e riabbracciare i suoi cari piuttosto che trascorrere il resto della vita senza di loro.

Dovrebbero essere gli adulti a proteggere i bambini, ma ormai i tempi ci hanno insegnato il contrario. Ora lo so. Se prima questa era solo un'idea, ora è una certezza.

Se non fosse stato per il gesto d'amore di Jessy e per la sua volontà di salvarmi strappandomi dalle grinfie di Azrael, questa storia non so come sarebbe andata a finire. Penso che in fondo la maledizione si sia davvero compiuta. Io e l'Angelo vivremo, ma separati, così come desiderava ardentemente la strega. Per di più la Morte ha riavuto l'anima che le spettava fin dall'inizio.

Sai, caro diario, in fondo penso che anche l'Angelo si sia reso conto che quella di Jessy, pur non essendo l'anima della donna che amava, è tuttavia l'anima più pura che avrebbe potuto trovare sulla Terra.

Quando poggio una mano sul petto per sentire i battiti del cuore, mi sembra di percepire lo spirito della Fenice.

Ogni giorno, dopo quella terribile notte, ripenso al sorriso di Jessy quando si è addormentata.

C'è una cosa che io e Gabriel non dimenticheremo mai. 

L'anima di Jessy che si allontana tenendo per mano la sua mamma e il suo papà e poi, prima di scomparire, si volta verso di noi e sorride.

Il risveglio della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora