Capitolo 1

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La nebbia avvolge come un manto bianco ogni cosa, nascondendo la terra e gli uomini che la calpestano. Un uomo mascherato ha di fronte a sé due guardie reali, vestite con armature pesanti e argentate con lo stemma della Fenice, cui un lupo bianco mostra le zanne affilate. Ringhia così selvaggiamente che la bava prende a colargli dalla bocca. 

Le zanne sporgono tanto minacciose che alcune gocce di sudore cominciano a scendere lentamente dalla fronte del più giovane che guarda il suo compagno con aria smarrita e interrogativa. Inermi di fronte al nemico e al suo fedele animale che li osserva come fossero prede da gustare da un momento all'altro, i due soldati si guardano timorosi. 

Con gli occhi la recluta chiede al suo superiore consigli che non arriveranno mai, perché nemmeno l'uomo che gli è accanto ha un piano. Non si può sperare in nulla quando si è disarmati in mezzo a nemici che ti osservano rabbiosi come il lupo affamato che a pochi centimetri di distanza mostra la sua voglia di sangue.

L'uomo mascherato poggia la mano sulla testa della bestia che ritira le zanne e lentamente inizia a muoversi tra i due prigionieri che l'osservano terrorizzati. La bestia li osserva a sua volta; sembra ridere di loro e nutrirsi delle paure percettibili dai loro occhi, da quelle poche gocce di sudore ma, ancor di più, dai battiti frenetici dei loro cuori. La belva sa cosa li attende, ma anche loro conoscono bene la loro sorte. Non si può sfuggire alla morte né vale la pena fare qualcosa per guadagnare anche un semplice minuto in più di vita.

‹‹Allora...›› mormora l'uomo mascherato piegandosi leggermente in avanti per osservare i due prigionieri negli occhi e, estraendo da un fodero un coltello con il quale inizia a giocare facendolo roteare tra le dita, prosegue: ‹‹Abbiamo scoperto tante cose oggi. I Sovrani della Terra delle Fate e dei Guerrieri tanti anni fa hanno avuto davvero una figlia e, anche se non siamo a conoscenza del suo nome, sappiamo il nome della piccola città in cui è stata nascosta. Non sarà difficile trovarla. Avete perso solo tempo.›› L'uomo si rialza e comincia a camminare intorno ai due che lo osservano ancor più spaventati fino a quando lo sconosciuto non si blocca per piegarsi nuovamente davanti al più giovane: ‹‹Ma la cosa che mi incuriosisce è...››

‹‹Perché dopo averla portata in un'altra dimensione, ora vogliono riportarla nel nostro mondo?›› domanda un uomo grosso e barbuto osando interrompere il suo comandante. L'uomo mascherato si volta furioso verso il soldato. Basta un semplice sguardo attraverso le due fessure della maschera che gli copre il volto per far sì che l'uomo si blocchi terrorizzato. Senza offrirgli il tempo di reagire lo afferra dal collo e, con un colpo secco, gli taglia la gola. Il sangue inizia a scorrere caldo lungo il collo. Sgranando gli occhi, l'uomo cerca invano di coprire la ferita con le mani, ma è tutto inutile.

‹‹Come hai potuto? Era un tuo uomo!›› protesta il prigioniero più giovane piegandosi in avanti, mentre il nemico crolla con un tonfo a terra sotto gli occhi esterrefatti dei suoi compagni.

‹‹Chi sei?›› balbetta il maggiore. L'uomo mascherato ghigna compiaciuto mentre si pulisce la mano sporca col mantello della vittima. Si avvicina a colui che gli ha posto la domanda e, inginocchiandosi, gli afferra con forza il mento.

‹‹Mi chiedi chi sono?›› domanda divertito mentre il prigioniero trattiene a stento il respiro. ‹‹Io sono la Mano Nera.›› risponde scandendo ogni singola lettera. ‹‹E ucciderò voi, i vostri Sovrani e la loro adorata Principessa. Occhio per occhio.›› spiega spingendo con un calcio il soldato che perde l'equilibrio e sbatte la testa contro il suolo roccioso. ‹‹Ora, se volete salva la vita, ditemi perché vogliono riportare la Principessa nel mondo dal quale l'hanno fatta fuggire.›› sbotta afferrando i capelli del soldato più giovane minacciando di tagliargli la gola.

‹‹La profezia della vecchia Saffo.›› risponde il maggiore.

‹‹E cosa dice questa profezia?››

‹‹Lei porterà la pace nel nostro mondo e-››

‹‹Taci!›› lo interrompe l'altro con il coltello ancora puntato contro la gola. ‹‹Ci ucciderà lo stesso! Non bisogna rivelare nulla ai propri nemici!››

‹‹Vi svelerò un piccolo segreto.›› sussurra la Mano Nera avvicinando la bocca all'orecchio del soldato maggiore, ma vicina abbastanza all'altro da farsi sentire. ‹‹Lei porterà solo la mia felicità perché la ucciderò nel modo più brutale possibile. Le farò pentire di essere venuta al mondo.›› Il tono della voce è così pacato mentre annuncia la volontà di uccidere la loro Principessa che i due rabbrividiscono.

‹‹Cosa ne facciamo di loro?›› domanda un soldato.

‹‹Il ragazzetto lasciatelo andare.›› ordina mentre alcuni uomini trascinano il giovane che, nel frattempo, urla il nome del suo compagno. ‹‹Tu, invece, morirai lentamente. Questa è la morte che spetta a chi tradisce i suoi stessi Sovrani.››

Il soldato urla pietà, ma le sue parole non vengono ascoltate. Scaraventato per terra, cerca con le mani ancora legate di rialzarsi, ma inutilmente. La Mano Nera si avvicina e con un colpo secco infilza un pugnale nel fianco del prigioniero che urla piangendo.

‹‹Pietà!›› prega sputando sangue.

‹‹Non posso.›› risponde la Mano Nera osservandolo per un'ultima volta. ‹‹Il mio lupo ha fame.››

Quelle parole si perdono nell'aria. Il soldato si volta di colpo verso il lupo bianco che si avvicina ringhiando. La bava alla bocca, gli occhi di fuoco. Si avventa su di lui senza indugio.

Le urla aumentano. Poi, il silenzio.


Angolo autrice. Cosa ne pensate? Spero che la storia, sebbene sia ancora all'inizio, vi stia piacendo. Vi ricordo di mettere un like (stellina) ai capitoli. Buona lettura.

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