Capitolo 107

21 10 0
                                    

Il silenzio prima della battaglia è un momento che ogni soldato ricorda come se venisse marchiato a fuoco nella memoria. 

Non importa di che fazione tu abbia fatto parte. Non importa di che colore sia la tua pelle. Non importa di che razza tu faccia parte. Uomini, Elfi e Nani sono riuniti sotto lo stesso cielo. 

Gli stendardi delle diverse casate si librano in aria. 

Il vento scompiglia i capelli. 

Ogni presente rivolge al vicino lo sguardo. 

Non so chi sopravvivrà, ma voglio stampare nella memoria i volti di tutti questi uomini coraggiosi che, dopo anni di lotta fratricida, hanno deciso di combattere per un'unica causa. 

La libertà.

Un rullo di tamburi ci dà il segnale che la battaglia è alle porte.

In lontananza si ode solo il silenzio.

I cavalli irrequieti tacciono.

Poi, un urlo.

Ruggiti e passi si odono in lontananza.

Non basta attendere molto prima che al dì là della vasta pianura si intraveda uno schieramento di uomini e Goblin plasmati dalle mani dell'essere più potente che esista.

Azrael.

«Ora!» comanda James mentre l'esercito nemico corre nella vasta pianura che si apre dinanzi a noi.

Frecce iniziano a superare le nostre teste. I Goblin si accasciano, mentre altri continuano la loro corsa.

Un segnale di Killian dà il via alla battaglia.

Entrambi gli schieramenti iniziano a correre più velocemente l'uno contro l'altro. 

Il frastuono di lame e urla invade l'aria.

Meccanicamente la spada inizia a colpire gli esseri che mi si gettano addosso con le unghie e con i denti. 

Ogni volta che la spada trafigge uno di loro, avverto l'ultimo respiro e lo sguardo che resteranno indelebili nella memoria.

«Attenta!»

Killian richiama la mia attenzione posizionandosi dietro di me e colpendo un Goblin che stava per colpirmi alle spalle.

«State uniti!» urla ai soldati che iniziano a disperdersi.

I Goblin sono vigliacchi. Non colpiscono frontalmente.

«Grazie.»

«No!»

Mi volto verso l'urlo che si è elevato sopra tutti gli altri. Vedo la Mezz'Elfo gettarsi al fianco di James che ha una freccia conficcata nel fianco. 

A colpi di spada, mi faccio larga tra i nemici seguita da Killian.

«Chi ti ha detto di farmi da scudo. Me la cavavo benissimo da sola, idiota!»

Furiosa, strappa una parte della sottoveste per bloccare il sangue che fuoriesce dal corpo di James che la guarda con devozione. Dai suoi occhi capisco che non crede minimante a ciò che sta dicendo ma è troppo orgogliosa per ammettere il contrario.

«Non ti azzardare a mollare, bastardo.» lo insulta Killian mentre continuiamo a combattere nel tentativo di creare uno scudo protettivo intorno a loro. 

James respira a fatica e l'immagine di Alex torna davanti a me. 

Non posso permettere che riaccada. Deve essere portato al sicuro.

Il risveglio della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora