Capitolo 84

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«Io resto qui!» si lamenta Jessy liberandosi dalla presa di Debora che cerca di trascinarla via. Incurante di tutti, corre tra le braccia di Gabriel che sta tornando seguito da James.

«Jessy, devi fare la brava. Sarà solo per domani. Poi verrò a prenderti.» la rassicura accarezzandole la testa. Jessy fa su col naso e lo guarda incerta. «Ti do la mia parola.» promette alla bambina che si fida ciecamente di lui. 

Quando mi volto, noto che lo sguardo di Gabriel è cambiato. Si avvicina velocemente a me e, afferratomi il polso, mi trascina verso la sua tenda. 

Non ho il tempo di entrare che mi afferra dai fianchi e mi solleva. 

Con le gambe gli circondo la vita. Il mio corpo contro il suo.

«Se questo dev'essere il nostro ultimo giorno, non lo sprecherò con nessun altro!» afferma prima di baciarmi con foga.

Che vadano tutti al diavolo.

Gabriel afferra da dietro la cerniera della mia tuta e la fa scendere lentamente. Assaporo quel momento in attesa del contatto col suo corpo. Quando si stacca da me, inizia a baciarmi il collo prima di far scendere leggermente le maniche della tuta. I suoi baci sulla spalla mi fanno rabbrividire. Inizio a baciarlo con passione. 

Bacio il collo, la guancia. Inizio a mordicchiargli l'orecchio. Ad ogni tocco, lo sento gemere e quei gemiti infiammano il mio corpo. Faccio scendere le mani sui bottoni della tunica.

«Al diavolo!» esordisce poggiandomi sul tavolo. Lo aiuto a sollevare la veste che getta per terra con foga. Osservo il suo fisico scolpito e sgrano gli occhi notando del sangue fuoriuscire da una ferita al braccio. Nota la mia reazione e mi afferra dal mento.

«Non pensarci nemmeno! Ti voglio! Ora!»

Non ho il tempo di ribattere che inizia a baciarmi nuovamente con foga. Lo avvolgo con le braccia e lo stringo forte, prima di staccare leggermente il mio corpo dal suo per guardarlo negli occhi. I nostri sguardi sono seri, pieni di desiderio. Lentamente faccio scendere la tuta mentre mi osserva estasiato senza far nulla.

«Qualcosa non va?»

«Tu forse non hai idea di quanto ti ami...» risponde facendo scendere le dita lungo il braccio. Mi afferra la mano e la bacia senza staccarmi gli occhi di dosso.

È anche questo che amo di te. Non abbassi mai lo sguardo.

Mi solleva per portarmi verso il letto.

«Ti amo, Aurora. Te lo ripeterò fino al momento in cui non chiuderò gli occhi e il mio cuore non smetterà di battere.» confessa poggiandomi sulle coperte e sdraiandosi accanto a me. Gli accarezzo il volto e lui chiude gli occhi respirando il mio profumo. Quando li apre non sembra più lo stesso. Non c'è più Gabriel, ma solo desiderio.

Si avventa su di me. Mi bacia, finisce di spogliarmi. Io faccio lo stesso. I nostri respiri sono sempre più pesanti. Le nostre labbra sono unite come i nostri corpi. 

Il resto del tempo vola così, io persa in lui e lui in me. 

Siamo solo noi due, per ora il resto non conta.

 Siamo solo noi due, due anime, due corpi bisognosi di quell'amore fatto di passione e di quel momento che potrebbe non tornare.

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