Capitolo 85

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«Resta vicino a me.» ordina Gabriel legando delle protezioni alle braccia e alle gambe.

«Dammi, faccio io.» dico stringendo forte le cinghie. Indossiamo le armature che ci ha portato James e, quando mi volto, resto a bocca aperta. L'armatura gli dona. Sono entrambe in acciaio e leggere. Devo ammettere che sono molto comode perché lasciano libero il bacino e le braccia. Mi avvicino e con le dita tocco il disegno della Fenice che è stato intagliato sul petto. 

Gabriel mi osserva immobile. R

esto incantata dalla precisione degli Elfi e, allo stesso tempo, un po' avvilita dal fatto che sulla mia armatura non vi sia inciso nulla.

«Indossa questa.» dice facendomi alzare i capelli. Sento le dita sfiorarmi il collo e leggeri brividi percorrermi la schiena. Gabriel ha proprio un controllo illimitato sul mio corpo. Quando abbasso lo sguardo, inizio a studiare il ciondolo. È una Fata di cristallo con le braccia incrociate sul petto, racchiusa in un involucro di resina. Ha gli occhi chiusi e due piccole ali spalancate.

«È stupenda, grazie.»

Gabriel mi dà un bacio sulla testa e mi circonda la vita con le braccia.

«Tu per me sei questa Fata. Io sono l'involucro che ha il compito di proteggerti.» spiega mentre le lacrime iniziano a rigarmi le guance.

Commossa mi volto verso di lui per abbracciarlo.

Ti prego non lasciarmi.

Lo stringo sempre più forte.

«È ora di andare.» ci informa Sean entrando nella tenda.

«È un bravo ragazzo.» mormora Gabriel guardando Sean uscire dalla tenda imbarazzato.

«Guarda che siete coetanei più o meno.» lo prendo in giro.

«Lui è un cucciolo, invece io sono più un predatore.» spiega guardandomi con quello sguardo che sembra divorarmi e che mi fa ribollire il sangue.

«Ehm, andiamo predatore.» balbetto prima di uscire dalla tenda seguita da Gabriel che, divertito, inizia a stuzzicarmi.

Tutti sono pronti alla lotta.

Intravedo Ridcliff, Tom e Alex dare ordini a destra e a sinistra.

«Sono così terribili i Giganti?» domando a Fey che sbuca alle mie spalle.

«Diciamo che se tu fossi loro prigioniera preferiresti essere morta in battaglia. Ti basta come riassunto?» domanda ironicamente.

Concetto chiaro e semplice.

Non servono le trombe per informarmi che il nemico è vicino. La terra inizia a tremare.

«Ai vostri posti!» urla Ridcliff.

«Vicini fino alla fine.» afferma Alex poggiando una mano sulla mia spalla. Mi volto con le lacrime agli occhi e lo abbraccio. Alex non ha mai detto nulla sulla mia relazione con Gabriel che, nel frattempo, ci guarda silenziosamente.

«L'ho affidata a te, ricordalo. Proteggila a qualsiasi costo o verrò ad ucciderti.»

Gabriel si limita ad annuire.

«Non fare nulla di troppo stupido.» prego Alex abbracciandolo di nuovo. Lui ricambia quell'abbraccio e mi dà un leggero bacio sulla fronte. 

Quando ci voltiamo verso l'ingresso dell'accampamento, sento brividi ovunque. I Giganti sono sempre più vicini. I cavalli sono irrequieti. Manca davvero poco.

Un urlo terrificante mi gela il sangue. Non è un urlo umano. È una voce roca e forte che rischia di rompermi i timpani.

Chiudo gli occhi e inizio a respirare lentamente.

Ce la puoi fare, Aurora.

Il risveglio della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora