Capitolo 34

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Non so dove trovo la forza ma puntualmente ogni sera mi ritrovo a sgattaiolare in palestra. Attento che tutti vadano a dormire per continuare ad allenarmi. Non mi basta allenarmi con loro. Devo diventare sempre più forte e veloce. 

L'ansia e la paura mi stanno consumando ma non posso mollare. Seppur stremata, continuo a tirare pugni contro il sacco da boxe. Le gocce di sudore scendono ininterrottamente dalla fronte.

«Ancora qui?» domanda Tom mentre cerco di asciugarmi con un asciugamano.

«Non riuscivo a dormire.»

«Aurora, non trattarmi come uno stupido. So che vieni qui ogni notte per allenarti. Non ti sto sgridando.»

«Pensavo che nessuno se ne fosse accorto.»

«Ricorda. Io so tutto. Ora va' a dormire. Ne hai bisogno.» mi consiglia uscendo dalla sala.

Accetto ben volentieri il suo consiglio. È molto tardi e ho bisogno di caricare le energie.

«Non posso credere che il primo mese sia trascorso!» dico a me stessa gettandomi sul letto. Chiudo gli occhi e cerco di non pensare a nient'altro che non sia la mia vera casa.

Almeno nei miei sogni posso ancora rivedere i vostri volti...

Il risveglio della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora