Capitolo 70

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«Cosa volete domandarmi?» chiede impaziente aspettando una nostra risposta. Nessuno apre bocca.

«Perché proprio io?»

Questa semplice domanda è quella che mi ha tormentato dall'inizio di questa vicenda. Nessuno mi ha mai dato una risposta esaustiva e probabilmente quest'ultima mi può essere data solo dalla donna che ho davanti. 

Lei è colei che ha predetto il mio ritorno, quindi è l'unica dalla quale posso ottenere delle vere risposte.

Tutti si voltano e nei loro occhi intravedo solo tanta tristezza. Sanno benissimo a cosa abbia dovuto dire addio per essere qui.

«Perché proprio io?» ripeto.

«Perché tu sei la chiave per mettere fine alla guerra?» m'interrompe prima che riesca ad aggiungere altro. «Perché dentro di te risiede lo spirito della Fenice, bambina mia.» riprende guardando i nostri volti divenuti d'un tratto dubbiosi. «Che strano essere è la Fenice, vero? È un essere leggendario, mitologico, ma è anche il simbolo della tua casata. Strana coincidenza, non trovi?»

Non sono qui per perdere tempo dietro ai suoi indovinelli. La Fenice non ha mai avuto rilevanza nella mia vita e non so che senso possa averci un uccello capace di risorgere dalle proprie ceneri ogni cinquecento anni. 

Non faccio in tempo ad aprire bocca che la vedo prendere da un tavolino di legno metà noce di cocco al cui interno ci sono dei sassi con disegnate strane rune. 

«Per secoli si sono diffuse così tante storie sulla Fenice... così tante storie che anche i suoi veri conoscitori hanno dimenticato cosa o chi sia in realtà. La versione più veritiera è quella che narra la storia di uno spirito che erra di luogo in luogo senza sosta alla ricerca della persona dal cuore puro dalla quale è stata allontanata. Un essere dal valore inquantificabile che le appartiene, perché è ciò che la completa.» spiega l'anziana donna osservando qualcosa nel fuoco.

«Non capisco.» rispondo cercando di dare un senso logico alle sue parole. «Che cos'è la Fenice?»

«Sono confusa anch'io. Da secoli la Fenice è il simbolo della nostra casata. Vorresti dire che in realtà non è questa?» domanda Fey alzandosi e mostrando la sua spada con marchiata l'immagine di un uccello infuocato.

«Ma no, figliola. La Fenice non è mai stata un uccello o forse è più corretto dire che è molto più della creatura riportata sulle vostre spade o i vostri scudi.»

L'angola della sua bocca si solleva quasi come se fosse compiaciuta di poter rivelare finalmente un segreto taciuto da troppo tempo. 

Il risveglio della FeniceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora