«Cosa devo fare James?»
Gabriel furioso tira un pugno contro il tronco di un albero. James si avvicina preoccupato e afferra la sua mano.
«In primis, dobbiamo stare calmi. Ricorda, ogni nostra azione ha delle conseguenze.»
«Come faccio a stare calmo quando qualcuno vuole portarmi via ciò a cui tengo di più?» chiede poggiando la testa ad un albero.
«Prima la guerra, poi questo. Anche io non sto capendo più niente, amico.»
Non ho mai visto entrambi comportarsi così ma capisco che le rivelazioni della vecchia Saffo abbiano lasciato tutti interdetti. Se anche James non sa come reagire a queste nuove informazioni, figuriamoci noi che siamo nati in un mondo completamente opposto.
«Come cavolo si gestisce una maledizione, James?»
«Piuttosto che basarci su come uccidere uno spirito maledetto, cerchiamo di capire qual è stata la causa e chi c'è dietro tutto questo.» li interrompe Killian sbucando dal nulla mentre, presa di contropiede, cerco di nascondermi sempre più dietro il tronco di un albero.
Dubito che James non si fosse accorto della sua presenza e sicuramente sa che ci sono anche io, ma non reagisce perché evidentemente vuole che ascolti il loro discorso.
«Ecco che arriva l'esperto di maledizioni che nessuno ha invitato. Vuoi altri lividi? Sono proprio in vena.»
Scocciato, Gabriel si avvicina al suo rivale che lo osserva sprezzante dalla testa ai piedi.
«Sono venuto solo per parlare con voi anche perché, parliamo francamente, siete gli unici ad usare la testa tra questa massa di pecore imbecilli.» spiega avvicinandosi.
Almeno su questo siamo tutti d'accordo.
«Sentite.» riprende. «Ogni maledizione nasce perché colui che ne è stato colpito ha fatto qualcosa a colui o colei che l'ha maledetto. Non lo pensate pure voi?» domanda incrociando le braccia.
«Ok, Killian. Hai la nostra attenzione.» James sembra davvero interessato alla sua interpretazione. «Dove vuoi arrivare?»
Il discorso inizia a farsi interessante.
«Quindi dobbiamo chiederci il motivo che ha spinto una strega a maledire due giovani innamorati. Dopotutto, cosa potrebbero mai aver fatto di male?»
La domanda di Gabriel ha un senso ed effettivamente anche io mi stavo chiedendo proprio questo. Forse Killian non è così stupido come pensavo. Nella mia visione effettivamente c'era una donna.
Aspetta!
«E se fossero stati maledetti proprio perché erano innamorati? Se chi c'è dietro avesse amato uno dei due?» interviene James dopo qualche istante.
«Bingo!» esulta Killian appoggiando una mano sulla spalla di Gabriel. «Ogni maledizione può essere spezzata. La vecchia mente e sa più di quanto voglia rivelarci. L'unico modo per far spezzare la maledizione è trovare colui o colei che ne è l'artefice.»
«Ti fidi di quella donna, James?» domanda Gabriel.
«Per niente.»
«Da quanto la conosci?»
«Un'eternità ma c'è qualcosa di diverso in lei.»
«Allora cerchiamo di capire cosa ci sta nascondendo.»
«Lo sai che gli altri non ci aiuteranno mai. Si fidano ciecamente della vecchia.» esordisce Killian.
«Non ho mai detto che dobbiamo chiedere aiuto né che gli altri debbano saperlo.» ribadisce Gabriel avvicinandosi a lui e porgendogli la mano.
«Ti fidi di me?» domanda Killian divertito.
«Per niente ma non ho altra scelta.» risponde mentre si stringono la mano.
Il patto col Diavolo...
«Ami così tanto la Principessa da mandare a quel paese il nostro mondo, ciò che hai e che potresti avere?» domanda Killian stringendo gli occhi in due fessure.
«Lei è l'unica cosa che voglio.»
«Mi sorprendi. Ci divertiremo insieme.»
Le parole sarcastiche di Killian sembrano quasi una minaccia, ma Gabriel non sembra temerlo, tutt'altro, sorride.
«Andate. Ho bisogno di schiarirmi le idee... ah, Killian.»
«Dimmi. Sono tutto orecchie.» risponde voltandosi.
«Ti tengo d'occhio.»
«Se così non fosse, dubiterei di te. Alla prossima chiacchierata, amico.» li salute voltandosi e scuotendo la mano.
«Sì, certo... come no.»
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Il risveglio della Fenice
Fantasia"Quello che sto per raccontarvi è vero, ma a voi verrà difficile credermi." Aurora non è ragazza come tutte le altre. È molto semplice, non le piace essere al centro dell'attenzione, farsi trascinare dalla corrente o dalle persone. Eppure, per quan...