Prologo

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Era una calda giornata di metà settembre e l'unico rumore che interrompeva quella quiete erano le suole delle mie scarpe che sfregavano contro il bordo del marciapiede. Le strade secondarie, come quella che stavo percorrendo, erano deserte e il frastuono che solitamente emetteva Miami sembrava un ricordo lontano, sbiadito dal sole che batteva in Florida a quell'ora del mattino. Il suono della natura era più vicino, ma era troppo ridotto per essere udito in una città di quelle dimensioni. Sembrava che l'unica forma di vita presente in quel luogo fossi io, così piccola ma così coraggiosa, eppure non agli occhi di tutti apparivo in quel modo. Ma le apparenze contano, ormai anche troppo.

Avevo abbandonato la mia vecchia vita per migliorare il mio futuro, nonostante sapessi che non sarebbe stato facile.

Avevo finito da qualche mese l'High School che avevo frequentato a Londra ed avevo già organizzato la nuova scuola con i miei due migliori amici: Clare e Jack. Ma durante l'estate mi era arrivata una lettera da un altro college che mi proponeva di prendere parte alla loro scuola, era una borsa di studio. Avrei immediatamente rifiutato se solo non avessi saputo che l'indirizzo era giornalistico-editoriale.
Questo sconvolse tutti i miei piani.

Mi informai a proposito dell'istituto e scoprii che era ambito da molti studenti e che era frequentato da giovani talenti dell'editoria. Sarebbe stata una grande opportunità, soprattutto per me che avevo delle potenzialità in quel campo, ma decisi comunque di rifletterci.

Non sapevo se fossi pronta ad abbandonare la mia città Natale, i miei amici, la mia vita.
La situazione precipitò quando i miei genitori vennero a sapere, non mi spiegai in che modo, di quella opportunità.
A quel tempo loro vivevano a Orlando, in Florida, a causa del trasferimento di lavoro di mio padre avvenuto cinque mesi prima - io ero rimasta a Londra per terminare l'anno scolastico e poi avrei deciso se raggiungerli o meno -.

Mi obbligarono ad accettare questa opportunità, non ricordo come riuscirono a convincermi, ma comunque dovetti abbandonare tutto e tutti.
Durante il mese di agosto viaggiai spesso per andare a trovare i miei genitori e lasciare alcune delle mie valigie ogni volta.
Mi stavo trasferendo a casa loro, ma durante tutto l'anno scolastico avrei dovuto alloggiare nei dormitori della scuola, infatti era troppo distante da Orlando per poterla raggiungere ogni mattina.

Appena vidi il cancello blu scuro recintante l'edificio scolastico e i dormitori, capii di essere arrivata e riposi quei movimentati ricordi nella parte nascosta della mia mente. Rallentai il passo, forse per timore o per sperare di realizzare che fosse tutto un sogno, e ne varcai la soglia.

Fallen In FloridaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora