Capitolo 43

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Ricordo ancora la sera che accadde, fu una tragedia.
Era l'ultima settimana di novembre, come dimenticare...

Eravamo tutti ai dormitori, del resto in mezzo alla settimana nessuno studente si poteva permettere di uscire.

Il nostro gruppo era riunito come al solito e ci trovavamo nella nostra stanza quando gli allarmi erano scattati.

Ero stata la prima ad uscire dalla stanza e guardando a destra e a sinistra della porta scorsi altre teste curiose che si erano affacciate.

I miei amici mi raggiunsero e tutti decidemmo di uscire come avevano fatto gli altri.

Ad un tratto ci trovammo tutti riuniti nella sala principale dei dormitori e la trovammo colma di studenti.
Nessuno riusciva a capire cosa stesse accadendo: le centraline antincendio si erano attivate ma non funzionavano correttamente.

Avrebbero dovuto far disperdere dell'acqua, ma continuavano a lampeggiare e non smettevano di suonare.

Ad un tratto cominciai a sentire un vago odore di fumo.

"Ragazzi sta bruciando qualcosa o lo sento solo io?" mi rivolsi ai miei amici.

"No hai ragione..." biascicò Nora annusando l'aria.

"Non dovremmo tipo...uscire?" domandò Jill.

"Penso proprio di sì. Andiamo." affermò Lucas e ci guidò verso l'uscita di emergenza più vicina, mentre altre persone ci seguivano.

C'era qualcosa che non andava e tutti lo avevano capito, nonostante non ci fosse nessuno ad aiutarci.

"Bene ora usciamo via di qui." parlò tra sè Lucas quando finalmente arrivammo alla porta.

La spinse, ma non si aprì.
La spinse ancora, ma fallì di nuovo.

"Che succede?" chiesi avvicinandomi.

"È bloccata." affermò cominciando a spingerla con più veemenza e dopo a tentare di buttarla giù.

"Amico è inutile, non riuscirai a sfondarla." si intromise Jason.

"Troviamone un'altra, basta seguire il corridoio." affermò Lucas convinto.

Andammo avanti e nel frattempo provai a controllare la linea del telefono: era assente.

Nel frattempo i corridoi cominciarono ad assumere un clima caotico.
L'odore di fumo era molto forte e si potevano udire le persone che parlavano agitate per tutto il dormitorio.
Cominciava a fare veramente caldo e se non fossimo usciti in tempo saremmo morti bruciati tutti quanti.

Uno scenario apocalittico per una scuola.

Quando arrivammo alla porta successiva, trovammo già altri ragazzi intenti a sfondarla.

"Siamo intrappolati qua dentro." concluse Jill "Ora che cazzo facciamo? Qualcuno si sarà accorto che un fottuto dormitorio sta andando in fiamme, no?"

"Jill cerca di calmarti, troveremo una soluzione." Jason provò a rimanere calmo.

"Non troveremo proprio un cazzo, Jason!" sbottò Lucas.

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