Capitolo 49

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"Sei pronta ad entrare?" mi domandò Jason, accorgendosi della mia esitazione.

"Non è quello che mi spaventa." affermai, mentre fissavo distrattamente l'edificio.

"Che cosa allora?"

Mi girai verso di lui e gli presi le mani esaminandole.

"Non lo so, forse la possibilità di perdere." feci un mezzo sorriso.

"Ma tu sei bravissima, ti hanno scelta tra molti per partecipare, ci sarà un motivo, non credi?" domandò retoricamente.

"Sì, hai ragione." sospirai sorridendo.

Per la prima volta dopo tanto tempo quel timore mi rendeva felice.
In fondo avrei potuto perdere un concorso e nient'altro.
Rischiavo di rimanere così com'ero, nulla mi sarebbe stato portato via.

"Mi accompagni dentro?" chiesi con dolcezza al mio ragazzo, lasciandogli le mani.

"Certo." sorrise anche lui.

Ci girammo verso le porte ed entrammo mentre lui mi teneva la mano sinistra stretta nella sua.
Adoravo avere quel contatto con lui.

I corridoi erano vuoti, del resto era pomeriggio e nessuno studente si sarebbe mai trattenuto così a lungo dentro la scuola.

Durante il tragitto incontrammo il professor Law.
Sentii la tensione di Jason raggiungermi.

Non avevo pensato al fatto che sapesse che il professore aveva capito la faccenda dello stalker da molto più tempo rispetto a lui.
Glielo avevo raccontato molte settimane prima e non ne avevamo più parlato.

"Ricorda sempre di essere te stessa, non scrivere un tema noioso e banale. Scrivi qualcosa che ti esca dal cuore, proprio come hai fatto durante le mie lezioni." fu questo il suo consiglio prima di entrare nella sala adibita al concorso.

"Lo farò."

"In bocca al lupo." disse invece Jason.

"Crepi." gli diedi un bacio a fior di labbra e poi sparii dalla vista di quei due.

***

Finalmente dopo tre stancanti ore di competizione uscii da lì.

Non trovai nessuno ad aspettarmi, così mi diressi verso l'esterno dove vidi Jason e il professore che chiacchieravano come se fossero amici.

"Hey." li chiamai cercando di farmi notare.

Avevo un sorriso a trentadue denti stampato in volto, non potevo essere più felice.

"Nicole com'è andata?" chiese subito il professor Law sorridendo.

"È andata benissimo." affermai euforica "Non ho mai scritto un testo migliore in vita mia!"

"Lo sapevo che ce l'avresti fatta!" mi abbracciò Jason.

"Non vedo l'ora di dirlo agli altri." esclamai staccandomi da lui dopo pochi secondi.

Mi avvicinai al professor Law.

"È stato un piacere." ci stringemmo la mano.

"Anche per me, passate una bella giornata." si congedò con un sorriso soddisfatto sul viso.

"Grazie anche lei." rispose Jason.

Apenna rimanemmo soli lo fissai maliziosa.

"Cosa c'è?" chiese ridacchiando.

"Di che avete parlato tutto questo tempo?" sorridevo ancora.

"Per lo più di te." fece spallucce.

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