Aprii la bocca per dire qualcosa, ma non uscì alcun suono, così la richiusi.
"Nicole dove hai preso questa fotografia?" alzò la voce.
"Papà stai calmo." dissi con un filo di voce.
"Stare calmo? Mi stai dicendo di stare calmo?" disse agitato come non lo avevo mai visto.
Chiusi la porta.
"Chi diavolo ti ha mandato questa roba?" scandì ogni parola.
"Io...non lo so." sospirai "Papà parliamone dopo."
"No, ne parliamo ora."
"Cosa vuoi che ti dica? Io non sto capendo nulla, casomai dovrei essere io quella arrabbiata e pretendere spiegazioni da te!" esclamai.
"Io non devo dirti proprio nulla, questi non sono affari tuoi." disse troppo duramente.
Per qualche secondo rimanemmo in silenzio.
Mi stava ferendo e non volevo piangere."Sì che lo sono, in quella foto ci sono io e c'è anche Clare!" risposi a tono.
"Qui avete tre anni, non è possibile che ricordiate qualcosa e non dovete sapere nulla." affermò "È un capitolo chiuso e non ho intenzione di riaprirlo." fece per uscire.
Aveva abbassato già la maniglia quando parlai.
"A quanto pare questo capitolo è arrivato comunque a noi." dissi e mio padre fermò i suoi passi.
Mi dava le spalle, lo sentii richiudere la porta, mentre io mi avvicinavo alla scrivania.
Le nostre posizioni si erano scambiate."Che cosa vuol dire?" chiese a bassa voce.
Tornò a guardarmi.
Io lo fissai con aria di sfida."Nicole, che cosa intendi con ciò che hai detto?" ripetè.
"La persona della foto, il bambino cancellato, mi ha contattato mesi fa." affermai.
"Cosa? Come ha fatto? Che ti ha detto?"
"No papà, non è come pensi. Non so chi sia." mi guardò confuso.
"Io...non capisco."
"Papà lui mi perseguita, mi sta stalkerando e ha fatto del male a me e ai miei amici.
Si sta vendicando, ma io non so cosa posso avergli fatto, perché ce l'ha tanto con me?" parlai schietta.Lui mi fissò colpevole.
"È pericoloso, dimmi cosa è successo, per favore. Tutto questo potrebbe finire ora se me lo dicessi." provai a convincerlo.
"Siamo in ritardo, dobbiamo andare."
"Papà." lo chiamai a denti stretti "Lui sta perseguitando me, Jack, Clare e una mia amica." feci allusione a Jill "Non ha scrupoli, non posso fare in modo che termini il suo piano, potrebbe uccidermi."
Mio padre esitò.
"Ti ho già detto che non possiamo parlarne." disse a bassa voce.
"Ascoltami, ti prego.
Lui mi ha fatto del male, non solo psicologicamente." i miei occhi cominciarono ad appannarsi."Questo che vuol dire? Nicole che ti ha fatto?" vidi il terrore scorrergli negli occhi.
Mi presi un attimo di pausa.
Era arrivato il momento di parlare."Sono stata in coma tre giorni per colpa sua." dissi tutto d'un fiato e mio padre provò a dire qualcosa invano.
"Mi ha aggredita in un cinema e non so cosa avrebbe fatto se non fossero arrivati i miei amici. Ha bruciato il dormitorio per un futile motivo e ora ho quattordici ragazzi morti sulla coscienza. Quella stessa sera ha picchiato a sangue un mio amico e gli ha provocato un trauma cranico." non riuscii a continuare perché scoppiai a piangere e mi buttai tra le braccia di mio padre.

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Fallen In Florida
Misterio / Suspenso[ COMPLETA ] Nicole, giovane donna di quasi vent'anni, è costretta ad accettare una borsa di studio in un ambito istituto in Florida, a Miami, e ad abbandonare la sua vita a Londra. Lì dovrà ambientarsi nella vita da collegiale, scoprire nuovi amor...