"Possiamo farlo sparire per sempre." propose Ray.
"Voglio solo che se ne vada." affermai.
"Puoi liberarti di lui, se vuoi." mormorò Lucas ormai a pochi passi da me.
"Non voglio ucciderlo." dissi contrariata.
"Non siamo qui per questo. Deve pagare." disse Lucas agitato.
"Sta già pagando. Non gli parlerò mai più in vita mia, questo basta."
"Quanto sei ingenua, puoi farlo soffrire di più, perché limitarsi a questo?"
"Lucas, nonostante tutto è mio padre. E poi non mi sembra che io sia in grado di uccidere qualcuno." mossi le catene che mi tenevano bloccata.
"Posso rimediare." si avvicinò ancora a me con aria maliziosa.
"Non lo perdonerò mai, ma pagherà andando in galera." affermai sostenendo la mia idea "Ma oggi morirò anche io, vero?" chiesi dopo poco.
Sapevo che Lucas e Ray lo avrebbero voluto uccidere, ma io che fine avrei fatto?
"Dipende...tu in fondo non hai colpe, giusto?" domandò mentre io stavo indietreggiando impercettibilmente.
"Io sono come te e come Grace, non ho deciso di nascere. Avrò pur avuto la vita migliore tra tutti e tre, ma io non immaginavo che sarebbe mai accaduto tutto questo." risposi "Che dovrei risponderti?"
"Non lo so, prova a pararti il culo." propose divertito da quella situazione.
"Lo sai come stanno le cose, non voglio più giocare. Tanto sarai tu a decidere per me, no?"
Lucas ridacchiò.
"Puoi giurarci. Dopo tutto questo io e Ray spariremo per sempre, ne sei cosciente?"
"Lo immaginavo...ma se sparirete che senso avrà uccidere me e mio padre?"
"Tuo padre è pieno di colpe, ha rovinato la vita a moltissime persone. Oltre a me, avrebbe potuto salvare anche il resto dei bambini rapiti da Michael."
"Tu hai motivi per ucciderlo, io no. Vorrei solo che finiste tutti e tre in galera."
"Ognuno ha i proprio desideri. Non troveremo mai un accordo." affermò Lucas.
"Allora fai quello che devi fare e risolvi tutto a modo tuo. Tanto sai usare solo la violenza, non è così?"
"Nicole ti sto dando la possibilità di salvarti, non sprecarla facendomi cambiare idea." si alterò.
"Non mi hai in pugno, Lucas." affermai.
"Vorresti vedere tuo padre morire?" domandò quasi come una minaccia.
"Non sei corretto."
"E quando mai lo sono stato?" chiese retorico "Per vincere bisogna barare."
"È più soddisfacente vincere lealmente." sospirai "Lascia andare me e mio padre, voi sparite nel nulla."
"Non mi sembra un buon compromesso. Se invece uccidessimo tuo padre, e noi restassimo liberi? Potresti anche venire con noi se preferisci."
"Dopo tutto ciò che mi avete fatto?"
"Ci odiamo a vicenda, ma non vuol dire che non ci sia un legame." affermò Lucas, avvicinandosi di un passo.
"Eravamo amici, avevamo un rapporto stupendo, quasi come fratelli.
Invece hai rovinato tutto." gli feci notare."Io non ho rovinato nulla. Fingevo, ma anche se ti odiavo, in fondo eravamo amici."
"Voglio dirti una cosa. Apprezzo questo senso della famiglia che porti dentro, è l'unica cosa che al momento mi piace di te. Per il resto ti odio con tutta me stessa per avermi fatto questo." il tintinnio delle catene riempì la stanza.
"Le nostre strade si separeranno, ma davvero pensi che non si incontreranno mai più?" chiese.
"Lo spero, almeno per molto tempo."
"Tipo?"
"Anni." affermai.
"Allora ci vediamo tra qualche anno, principessa."
"Chiamerò la polizia." lo avvertii.
"Non hai detto tu stessa che sono troppo abile per essere preso dalla polizia?"
"Non vuol dire niente, la prossima volta saprò cosa fare." affermai con veemenza.
"Vedremo." sussurrò prima di allontanarsi.
In quel momento mi resi conto che praticamente tutto questo non sarebbe mai finito.
Lucas avrebbe continuato fino alla fine della sua vita a tornare ogni un certo totale di tempo.
Non sapevo cosa aspettarmi.Ad un tratto Lucas mi tolse le manette.
"Scappa più lontano che puoi." mormorò prima di darmi le spalle.
Quel gesto mi lasciò sorpresa, in un primo momento non riuscii a capire cosa stesse per accadere.
Si avvicinò a mio padre.
"Ora facciamola finita, questa storia è durata fin troppo a lungo."
Ray si avvicinò a me.
Pensavo che volesse farmi del male, così cominciai ad allontanarmi, ma poi mi accorsi che il suo intento fosse un altro.Egli tagliò un lato del materasso e cominciò a svuotarlo finché non tirò fuori una pistola.
"Era sempre stata accanto a te. Avresti potuto mettere fine a tutto questo già qualche tempo fa." mi disse Ray, prima di consegnare la rivoltella a Lucas.
Ovviamente era stato tutto organizzato.
Avevano posizionato l'arma che avrebbe potuto salvarmi proprio accanto a me, eppure non l'avevo vista.Se solo avessi fatto più attenzione a quel maledetto materasso forse avrei potuto cambiare le cose.
Ma il fatto che fosse così sporco mi aveva scoraggiata dal fare una cosa del genere.
Erano decine di passi davanti a me, come sempre."Porrai fine a tutto il mio dolore in un attimo, che vendetta è questa?" chiese mio padre.
"La paura prima della morte è la vera vendetta. Potrei condannarti a molti anni di carcere, ma questa paura che ti sta attraversando è qualcosa di ancora più soddisfacente."
Ad un tratto sentii Lucas caricare la pistola.
"Lucas, così passerai dalla parte del torto." dissi, cercando di dissuaderlo.
"Mi sto facendo giustizia da solo." egli puntò la pistola contro mio padre.
La tensione era altissima, un silenzio tombale avvolgeva l'aria, eravamo tutti immobili.
Lucas stringeva l'arma nella mano destra, non sembrava essere inesperto, sapeva bene come funzionasse una pistola.
In passato aveva mai utilizzato delle armi?Era sul punto di far partire il colpo quando ad un tratto la porta si aprì.
"Oh mio Dio, Lucas..." tutti ci voltammo a vedere chi fosse ad aver pronunciato quelle parole.
Mio fratello si girò.
"Mamma?" chiese confuso.

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Fallen In Florida
Mistério / Suspense[ COMPLETA ] Nicole, giovane donna di quasi vent'anni, è costretta ad accettare una borsa di studio in un ambito istituto in Florida, a Miami, e ad abbandonare la sua vita a Londra. Lì dovrà ambientarsi nella vita da collegiale, scoprire nuovi amor...