Deglutii ansiosa.
"Cosa? Erano trascorsi sei mesi, la polizia ormai ci aveva rinunciato. Eravamo rimasti noi della famiglia a volerti trovare." ripetè mio padre.
"Hai convinto tua moglie a smettere di cercarmi." disse a denti stretti.
"Lucas, ormai non c'era più nulla da fare." mio padre cercò di farlo ragionare.
"Ascolta, io so tutto della tua vita. Sappiamo entrambi le tue colpe, ma tua figlia no. Posso benissimo raccontarle tutto e rovinare il vostro rapporto." abbassò la voce, ma ovviamente riuscii ad udire ogni singola parola.
Come ho già detto, in quel luogo l'acustica era particolare.
Mio padre sospirò.
"Avresti potuto trovarmi facilmente se solo lo avessi voluto. Pensi che io non lo sappia?" chiese Lucas.
"Di che stai parlando?" mi rivolsi a mio fratello.
Egli lanciò uno sguardo a me e poi tornò a fissare mio padre.
"Vuoi che lei lo sappia? Che lo sappiano tutti?" mormorò.
"No." rispose deciso.
"Papà..." lo chiamai.
"Nicole, è meglio così, altrimenti non mi guarderesti più in faccia."
Lucas rimase a scrutare me e mio padre per qualche secondo, pensando alla sua prossima mossa.
"Beh, tuo padre ha lasciato che mi portassero via e non ha nemmeno provato veramente a salvarmi." Lucas si rivolse a me.
"Ti prego..." mio padre cercò di fermarlo.
Cominciai a pensare che io, Lucas e Ray fossimo dalla stessa parte contro mio padre.
"Poteva impedire tutto questo...e non parlo di una speranza, parlo di una certezza. Solo lui tra tutti poteva farlo, ma era stato proprio lui a causare il mio sequestro. Aveva paura di rimediare ai suoi errori e mi ha lasciato andare." continuò "Avremmo potuto avere una vita normale, ma tuo padre non l'ha reso possibile. Credi che non mi sarebbe piaciuto evitare tutto ciò che mi è accaduto nella vita? Persino tutto questo...se solo lui avesse rimediato." si rivolse a me.
"Io continuo a non capire..." mormorai.
"Lucas." mio padre lo richiamò.
"Non hai potere su di me." mio fratello si alterò.
"Lucas parla con me." intervenni.
Volevo sapere tutto.
Non mi importava se il rapporto con mio padre si sarebbe rovinato, preferivo sapere con chi avessi avuto a che fare tutta la vita."Nicole, non lo ascoltare." disse mio padre.
"No, voglio sapere chi sei veramente." risposi con veemenza.
"Dopo tutto quello che ti ha fatto, gli credi ancora?" chiese incredulo.
"Perché non dovrei? Tu mi hai nascosto più cose rispetto a lui, hai cercato di non farmi conoscere Grace e Lucas...cosa dovrei pensare di te?" chiesi "Mi hai nascosto l'esistenza dei miei due fratelli per tutta la vita...poi lo scopro così. Ora voglio sapere tutto, quindi sì, gli credo. Mi avrà pur ferita, ma a quanto pare non sta mentendo."
Con ciò non intendevo dire che avrei perdonato Lucas o che mi sarei mai fidata di lui.
Data la reazione di mio padre alle parole di mio fratello, sembrava che non stesse mentendo."Hai avuto tre possibilità per essere padre, stai perdendo anche l'ultima che hai. La vita ti ha dato troppe possibilità e tu hai sbagliato ogni singola volta." affermò mio fratello.
Mio padre si passò nervosamente le mani tra i capelli.
"Ho sempre fatto di tutto per riuscire ad essere un buon padre. Io vi voglio bene, nonostante forse non sia stato il meglio per voi."
"Quello che mi hai fatto è imperdonabile. Grace si sentiva oppressa ed è andata via di casa ma, se vuoi giustificarti, capita in molte famiglie. Con me hai sbagliato tutto, sei stata una persona orrenda. Invece Nicole è stata probabilmente quella più fortunata, ma ha subito le sofferenze del tuo passato...intendo il fatto che per i primi anni della sua vita tu non sia stato accanto a lei." affermò Lucas "Ora lei deve sapere che pezzo di merda tu sia."
"Pensi che così risolverai tutto?" chiese mio padre agitato.
"No, ma dopo tutto il male che le ho fatto, mi sembra giusto aprirle gli occhi su di te.
La odio, ma odio di più te." concluse."Il tuo sentimento è reciproco." mi intromisi.
Lucas fece lentamente dei passi verso di me.
"Sai, tuo padre è un gran pezzo di merda." introdusse avvicinandosi "Aveva un amico, si chiamava Michael e gestiva illegalmente un commercio di bambini." si fermò a fissarmi.
In pochi istanti compresi tutto.
Lucas potè leggere nei miei occhi la delusione e il disprezzo che ora provavo nei confronti di mio padre."Questo amico era interessato a me, era convinto di potermi vendere a buon prezzo. Assillava Douglas, mi voleva a tutti i costi.
Un giorno i due amichetti litigarono e Michael minacciò di rapirmi per aggiungermi al suo mercato di bambini. Sai, poi venni sequestrato veramente, ma tuo padre sapeva che la polizia non ci avrebbe mai trovati. Doveva solo contattare il suo amico e trovare un accordo per riavermi indietro. E invece?" domandò."Non lo fece." risposi, guardandolo negli occhi.
Lucas annuì con un sorriso amaro.
Volsi lo sguardo verso mio padre, era disperato.
"Come hai potuto fargli questo?" domandai incapace di concepire un'idea del genere.
"Avrebbe dovuto dire a tutti che aveva un amico del genere, che era stata colpa sua se ero stato rapito...sarebbe stato vergognoso per Douglas ammettere una cosa del genere." rispose Lucas al suo posto.
Mio padre era senza parole.
"Mio Dio..." mormorai "È la verità?" domandai a mio padre.
Lui mi fissò.
"Io..." provò a parlare, ma non ci riuscì.
"Papà, è la verità? Voglio sentirtelo dire." affermai con veemenza mentre gli occhi mi divenivano lucidi.
"Sì, è la verità." rispose.
Trascorsero degli istanti di silenzio tombale.
"Mi fai schifo, vattene da qui." le lacrime cominciarono a scendere.
Non riuscivo a credere che persona orribile fosse mio padre in realtà.

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Fallen In Florida
Mystère / Thriller[ COMPLETA ] Nicole, giovane donna di quasi vent'anni, è costretta ad accettare una borsa di studio in un ambito istituto in Florida, a Miami, e ad abbandonare la sua vita a Londra. Lì dovrà ambientarsi nella vita da collegiale, scoprire nuovi amor...