Appena aprii la porta di casa, potei sentire un leggero tepore.
Sospirai, facendo uscire dai miei polmoni l'aria congelata.Quando, come al solito, diedi un calcio alla porta per chiuderla, mi accorsi che Jason mi stesse fissando.
Era seduto sul divano e aveva un'espressione stralunata in viso.
"Sì lo so, scusa Jason." lo precedetti, i suoi occhi erano particolarmente eloquenti in quel momento.
"Eri con Tom, ora hai la sua giacca...cosa è successo?" chiese accigliato.
Tolsi d'istinto la giacca e, colpevole, la misi rapidamente sull'appendiabiti, poi mi andai a sedere su di una poltrona.
"Cosa vuoi che sia accaduto? Abbiamo fatto una passeggiata e un giro in macchina, tutto qui." dissi brevemente.
In sottofondo c'era la televisione accesa su un canale casuale.
"Perché proprio Tom?"
"L'ho incontrato per caso, okay?" affermai infastidita "Non avevo il cappotto e mi ha chiesto se volessi un passaggio, poi però abbiamo deciso di passare qualche ora lontano dai nostri problemi."
"E come avete trascorso questo ore?" indagò maggiormente.
Sapevo bene cosa stesse pensando ma, al contrario, io non lo avrei mai tradito.
Di sicuro non con Tom."Jason per favore, non è successo nulla!" esclamai "Abbiamo parlato, sentito la radio, passeggiato e ovviamente siamo stati in macchina. Alla fine ognuno è tornato a casa propria, ma prima di scendere mi ha lasciato la sua giacca...ne ha tante." conclusi facendo una smorfia.
"Mi hai fatto preoccupare e mi hai lasciato in una situazione di merda." considerò lui accigliato.
"E io stavo soffocando in tutta quella merda, dovevo prendere qualche ora di respiro, non credi?" risposi alterata.
"Okay..." sospirò cercando di scaricare il nervosismo "Senti, lo capisco che tutto questo non è facile, hai fatto bene a trascorrere qualche ora con quel tuo 'amico' molto simpatico.
Almeno hai sorriso oggi." fece spallucce con un sorriso amaro."Jason...lo sai che sei la persona con cui preferirei trascorrere il mio tempo in assoluto, mi ha fatto solo piacere rivedere Tom. Chissà se ci sarà una prossima volta, chissà se la nostra amicizia finirà oggi e verrà dimenticata." sorrisi dolcemente "Io so che noi possiamo vederci sempre, ma lui è stato solo un piacevole caso, tutto qui. Anche tu mi avresti fatto sorridere." mi chiedevo se quell'ultima frase fosse vera.
Probabilmente no: mi ero trovata bene con Tom perché non sapeva in che situazione mi trovassi, con lui potevo parlare tranquillamente senza finire nel discorso che non sopportavo.
Gli presi una mano e lui la strinse.
"Beh però i tuoi genitori se ne sono andati." affermò "Penso che tu li abbia delusi o qualcosa del genere...non so." ridacchiò alla fine.
"Di certo non per essere scappata dal pranzo di Natale...almeno spero." risi per l'importanza che probabilmente avevano dato a questa tradizione.
"Penso che sia per il litigio..." affermai alla fine.
"Allora prova a parlare con loro, dovete chiarire."
"Sai, non c'è nulla da chiarire, è semplice: mio padre non vuole dirmi chi sia lo stalker." conclusi pronunciando quelle parole con amarezza.
***
Continuavo a vedere sempre la stessa schermata, squillava ma non rispondeva mai nessuno.

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Fallen In Florida
Mystery / Thriller[ COMPLETA ] Nicole, giovane donna di quasi vent'anni, è costretta ad accettare una borsa di studio in un ambito istituto in Florida, a Miami, e ad abbandonare la sua vita a Londra. Lì dovrà ambientarsi nella vita da collegiale, scoprire nuovi amor...