Capitolo 90

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Jason's POV
Dopo quella rivelazione, il solo fatto di dover aspettare ancora chissà quanto tempo per ottenere una risposta a tutte le mie domande mi risultava essere una tortura.

Durante il lungo tragitto continuai a ripensare a quello che consideravo uno tra i miei amici più fidati.
Mi chiedevo se Nicole avesse provato ciò che in quel momento sentivo io.

Doveva essere stato terribile per lei che era coinvolta in prima persona.

Jill ed io arrivammo in un quartiere a me quasi completamente sconosciuto e mi ritrovai all'interno di un appartamento.
La mia amica mi spiegò che durante quei giorni aveva alloggiato in quel luogo e mi assicurò che fosse privo di pericoli.
Lì nessuno poteva spiarci.

Trascorsi le ore più lunghe della mia vita ad ascoltare la mia amica parlare e rispondere a tutte le mie domande.
Ero sconvolto.

Spesso le chiedevo di fare delle pause, non potevo sopportare di apprendere tutto ciò in così poco tempo.
Jill mi comprendeva, anche per lei era stato abbastanza doloroso scoprire questo lato di quello che consideravamo un nostro grande amico, inoltre lei aveva legato molto con Lucas.

Tutti avevamo legato molto con lui durante quei mesi, addirittura io lo avevo conosciuto ancora prima rispetto agli altri.

Mi sembrava di essere in un sogno, non potevo credere che fosse proprio lui il soggetto della nostra conversazione.
Non avrei mai pensato che Lucas potesse fare quelle cose orribili, non avevo mai notato quanto fosse afflitto internamente.
Egli ci aveva perseguitato per mesi e nessuno aveva mai sospettato di lui.

Del resto come potevamo?
Non aveva mai mostrato nulla che potesse tradire la sua copertura da semplice ragazzo.

Fui costretto a considerarlo veramente bravo, quindi assolutamente folle.
Trovavo la situazione assurda.
Aveva gestito quella grande situazione anche nei dettagli più particolari.

"Come pensi che agirai adesso? Siete coinquilini..." mormorò triste.

Sospirai frustrato.

"Ti giuro, io...non ne ho la minima idea. Mi scoppia la testa." affermai, nascondendo il viso tra le mani.

"Hey," sentii la mano di Jill appoggiarsi sulla mia spalla per confortarmi "se vuoi puoi restare qui." propose.

Alzai la testa e la guardai.
Ero seduto e lei si trovava accanto a me in piedi.

"Non posso fuggire dai problemi...forse dovrei affrontarlo."

"Jason, è pericoloso. Ora più che mai." affermò preoccupata "Si sta scatenando su Nicole e...ha lasciato uscire ciò che è veramente. Potrebbe non importargli più che tu scopra chi sia in realtà, potrebbe farti del male senza sapere che in verità conosci tutto."

"E se fingessi? Potrei continuare la sceneggiata e nel frattempo provare a seguirlo fino ad arrivare a Nicole." proposi.

"Credi che ne saresti in grado?" mi scrutò per qualche secondo.

In quel momento probabilmente non sembravo abbastanza credibile.

"Dammi solo un po' di tempo per riprendermi...vedrai che ce la farò." sospirai "Devo farcela...per Nicole darei tutta la mia vita."

Jill sospirò guardandomi titubante, spostai lo sguardo sul pavimento.

Afferrò una sedia e la trascinò accanto a me, sedendosi.

"Cerca solo di non fare stupidaggini.
Già questo è troppo, non voglio perdere anche te e Nora."

"Ma non abbiamo perso Nicole, lei è viva. Forse non starà bene, ma è viva e tornerà a casa." Mi agitai, tornando a guardarla.

"Non intendevo in quel senso...lo sai cosa voglio dire. Lei non è qui con noi, nemmeno Lucas. Possiamo riportare Nicole indietro, ma Lucas..." lasciò cadere la frase.

Trascorsero vari secondi di silenzio.

"Pensi che avesse capito che lui c'entrasse qualcosa?" chiesi, cercando conforto.

"Credo che non sospettasse minimamente di lui. Avevano un bel rapporto...simile a quello fraterno." rispose, accorgendosi del senso delle sue parole.

Si erano rapportati stranamente come fratelli per tutto quel tempo, eppure in realtà lo erano.
Il problema era che sono uno dei due ne era sempre stato cosciente.

"Alla fine tutto portava a questo." considerai.

"A volte mi chiedo che cosa sarebbe potuto accadere se invece-" la interruppi.

"Fa già male così, non parlare di utopie, di quello che sarebbe potuto essere ma non è. Appare come una prospettiva troppo bella in questo momento." affermai con troppa freddezza "Scusami, non volevo." sospirai.

"Tranquillo, siamo sulla stessa barca, ti capisco." disse Jill.

"Una barca che affonda." specificai.

"Allora affonderemo insieme e trascineremo giù con noi anche Lucas e Ray."

Fallen In FloridaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora