Capitolo 91

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Appena aprii gli occhi una luce mi accecò.
Feci una smorfia, cercando di abituarmi a quel bagliore sbattendo più volte le palpebre.

Gli occhi cominciarono a lacrimare, così mi sedetti e li strofinai con la manica della giacca.

Improvvisamente ricordai cosa fosse accaduto poco prima.
O meglio, qualche giorno prima.
Almeno secondo ciò che aveva detto Lucas prima che perdessi i sensi definitivamente.

Mi accorsi di non avere sete, ma solo molta fame.
Cosa mi avevano fatto mentre per tutto quel tempo ero stata incosciente?

Mi guardai attorno e solo in quel momento mi resi conto di trovarmi sopra un lettino.
Anzi, un semplice materasso appoggiato direttamente sul pavimento e senza coperte, ma solo con un cuscino.

Aveva un aspetto trasandato.
Avrei desiderato alzarmi da lì, ma non ero sicura di riuscire a rimanere in equilibrio.

Ancora con la vista un po' sfocata osservai lo spazio attorno a me.
Al lato opposto della stanza vidi una gabbia molto grande.

Conclusi di trovarmi nuovamente nella camera in cui ero stata rinchiusa qualche giorno prima.
Ciò voleva dire che il mio corpo era stato spostato ancora una volta.
Ma chissà cos'altro mi era accaduto.

Sospirai frustrata e rimasi seduta a guardare nel vuoto e a perdermi nei miei pensieri.

Avevo rinunciato ad una possibile via di salvezza, non volevo che qualcuno tornasse in quella stanza ed ero talmente scoraggiata da non volermi alzare per cercare di aprire la porta.

Sapevo che sarebbe stato inutile.

***

Jason's POV
Mi svegliai di soprassalto in un bagno di sudore.
Le tende attenuavano la violenza della luce del sole, ma la stanza era ben visibile.
Il mio letto era completamente distrutto: le coperte quasi completamente sul pavimento e il cuscino non più sotto la testa, ma di lato al mio corpo.

La paura causata dall'incubo non scomparve quando mi accorsi della presenza di Lucas accanto a me.

Egli si trovava in piedi accanto al letto e mi stava fissando.
Ma non aveva uno sguardo cattivo, sembrava preoccupato per me.

"Che ci fai qui?" esclamai spaventato, spingendomi a sedere.

Egli ignorò la mia domanda, probabilmente pensando che fossi ancora scosso da quella nottata atroce.

Lucas si sedette su di una porzione di letto.

"Hey amico, tutto bene? Stavi facendo un brutto sogno e ti ho svegliato." spiegò.

Lo guardai negli occhi per qualche istante.
Non aveva idea che io sapessi chi fosse veramente: potevo iniziare a recitare anch'io.

Sospirai profondamente.

"Sì, grazie per avermi svegliato. Con la scomparsa di Nicole mi è diventato impossibile dormire bene. Mi sveglio continuamente durante la notte e faccio questi incubi..."

"Già, ti capisco." affermò affranto.

In quel momento un sottile sentimento di odio e delusione nei confronti di Lucas cominciò a farsi spazio in me.
Era tutta colpa sua.

"Ormai sto cominciando a perdere le speranze...pensi che sia ancora viva?"

Sapevo che mi avrebbe risposto sinceramente: avrebbe inventato una menzogna, ma probabilmente si sarebbe basato sulla realtà dei fatti.

"È viva, non devi nemmeno pensare il contrario, okay? Vedrai che riusciremo a salvarla." solo in quel momento notai la sua bravura nel fingere.

Era qualcosa di impressionante.

"Va bene." sospirai, abbassando lo sguardo.

"Io ora vado in università, sai, dovresti ricominciare ad andarci anche tu. Non rovinarti la vita ancora di più." mi consigliò.

Per un attimo cominciai a dubitare delle parole di Jill...era possibile che mi trovassi davanti ad un pazzo psicopatico?
Il mio migliore amico era un folle?

"Lo so, ma non ce la faccio. Mi sto facendo passare almeno gli appunti e le cose da studiare." affermai un po' a disagio.

"Okay...ci vediamo dopo." si alzò, scompigliandomi giocosamente i capelli.

"A dopo."

Uscì dalla stanza, chiudendo la porta alle sue spalle.

La nostra amicizia era sempre stata un legame forte, dopo un semplice dialogo già cominciavo a dubitare di Jill.
Sapevo che lei mi avesse raccontato tutta la verità, ma era difficile pensare che corrispondesse ad un altro lato di Lucas.

Anzi, al vero Lucas.

Sarebbe stato difficile, ma avrei dovuto imparare meglio a non farmi raggirare da lui.

Non esitai ancora.

Mi alzai dal letto e cominciai a prepararmi in fretta: dovevo seguire Lucas.

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