"Ho paura che tutto questo non finirà mai." dissi sospirando e con lo sguardo fisso nel vuoto.
"A capodanno ti ha detto che non avresti dovuto aspettare ancora molto...penso che queste siano le sue ultime mosse." affermò Jason, ma non lo guardai.
Eravamo seduti sul divano e stavamo distrattamente guardando la televisione, era accesa perché altrimenti ci sarebbe stato troppo silenzio.
Eravamo soli in casa.
Jason mi prese la mano ed io spostai il mio sguardo su di lui.
Sorrisi debolmente."Perché ti ha sconvolta tanto quella scritta? Pensavo che ormai sapessi che lui...sì, beh, riesca ad entrare ovunque voglia."
"Perché...ho paura." lo fissai, cercando di non far trapelare troppe emozioni dal mio sguardo.
"Paura?" ripetè incredulo.
Annuii.
"Sai, all'inizio di tutto ero spaventata a morte al solo pensiero che potesse manipolarmi, poi in un certo senso mi sono abituata o forse ho accettato la situazione. Ma ora sono tornata ad essere spaventata, proprio perché mi ha detto che tutto sta per finire...beh io morirò, Jason." spiegai e vidi un lampo di terrore attraversare i suoi occhi.
"Perché pensi che morirai? Te l'ha detto lui? Farò di tutto per proteggerti, Nicole, quel bastardo non può vincere." parlò rapidamente.
"Jason, stai calmo. Lui non mi ha detto che morirò, ma è così chiaro: dopo tutto questo pensi che mi lascerà vivere in pace? Dopo tutto quest'odio? Non avrebbe senso farmi tornare a vivere tranquilla, ma io l'ho considerato solo ora." feci un respiro profondo "Prima di capodanno non ci avevo mai pensato troppo seriamente, lui mi ha scombussolata quando mi ha detto che stiamo per arrivare alla fine dei giochi. Penso continuamente a tutto e...io non sono pronta a lasciare questo mondo.
Ho paura di morire, ho paura che sia lui ad uccidermi." conclusi con gli occhi lucidi."Io...non so cosa dire.
Non può fare questo, ci sono io con te, non sei sola. Nessuno gli permetterà di farti del male." parlò lentamente, era abbastanza sconvolto."Se lo ostacolerai...ti toglierà di mezzo. Lo sai che non si fa scrupoli, tu non devi proteggermi o te la farà pagare. Me lo prometti?" affermai ansiosa.
"Nicole..." si lamentò "Per averti spaventata così tanto, quella scritta ha un significato particolare?" domandò, cambiando discorso.
Sospirai.
"Non ha nessun significato.
È solo che...ora sta ricominciando i giochi." Jason mi guardò confuso."Dopo capodanno è sparito, ma ora che è tornato vuole finire ciò che ha iniziato. Quella scritta, indica il suo ritorno, indica che la partita ha ripreso e che tra non molto finirà tutto. Tra non molto morirò." lo fissai afflitta.
"Ma io non posso perderti. Lui vuole che ti autodistrugga, ormai pensi con questa logica da giocatrice d'azzardo...tutto questo a causa sua! Ti sta manipolando, lo fa fin dall'inizio, ma tu devi continuare a combattere.
Puoi ancora vincere, lui è da solo, tu no." mi abbracciò dolcemente.Mi accoccolai tra le sue braccia.
Mi sentivo protetta."Mi vuole portare via tutto proprio per questo, per isolarmi e poi attaccarmi con l'ultima mossa. Non so cosa abbia in mente, ho paura del modo in cui mi ucciderà e del modo in cui mi-" Jason mi interruppe.
"Non pensarci ora. Tutto ciò che devi fare è non autodistruggerti, ricordatelo sempre."
In quel momento sentivo di poter affrontare qualunque cosa e chiunque.
Fu grazie a lui se poi riuscii a risalire dal fondo, ma non quel giorno.Mentre eravamo abbracciati, un suono fragoroso provenne dalla mia stanza.
Io e Jason ci staccammo subito l'uno dall'altra e ci guardammo negli occhi confusi."Cosa è stato?" domandai retorica.
"Siamo soli in casa, forse è tornato qualcuno e non ce ne siamo accorti?" propose Jason.
Non pensai che quel qualcuno potesse essere Nora o Lucas, ma pensai subito allo stalker, probabilmente Jason fece lo stesso.
"Beh Nora o Lucas ci avrebbero almeno salutato...chi pensi che ci sia?" chiesi con uno sguardo eloquente.
"Vado a controllare." affermò dopo qualche secondo.
Nonostante la televisione fosse accesa, eravamo riusciti ad udire quel rumore.
"Cosa? No, scordatelo! Se ci fosse davvero..." non terminai la frase.
"Allora cosa vorresti fare? Se chiamassimo la polizia, ci impiegherebbe troppo tempo ad arrivare. Magari è solo caduto qualcosa, forse si è aperta la finestra. Io vado a controllare." Jason fece per alzarsi, ma io lo precedetti.
Mi alzai di scatto e subito dopo il mio ragazzo fece lo stesso.
"La camera è mia, controllo io." dissi poco convinta, mentre entrambi ci avvicinavamo lentamente alla porta della mia stanza.
"Smettila di avanzare." si lamentò Jason, ma lo ignorai.
Alla fine ci ritrovammo entrambi accanto alla porta, senza il coraggio sufficiente per entrare.
Eravamo disarmati.Ci scambiammo delle brutte occhiate, entrambi non volevamo che l'altro entrasse.
Prima che potessimo pronunciare un'altra parola, sentimmo dei passi veloci avvicinarsi alla porta.
Non facemmo in tempo a muoverci che ci ritrovammo davanti una figura scura e incappucciata.La felpa nera era abbinata ai pantaloni, alle scarpe e ai guanti, ero convinta di avere davanti la stessa persona che mi aveva spaventato le volte precedenti.
Non riuscimmo a vederne il volto perché immediatamente scappò all'esterno del loft.Non seppi mai perché, ma una scarica di adrenalina improvvisa mi permise di inseguire lo stalker.
Avevo così tanta paura di morire a causa della fine dei giochi che vidi quella come una scappatoia: se avessi scoperto l'identità dello stalker forse mi sarei salvata.Sentivo Jason correre dietro di me, mentre ci stavamo inseguendo per le scale.
Lui non disse nulla durante quella corsa, non fece semplicemente in tempo a dirmi che dovevo fermarmi.Mi stupii di quanto fossi veloce quando avevo paura: stavo raggiungendo lo stalker.
Riuscii a bloccare quella figura ad un angolo delle scale quadrate dell'edificio.Jason era accanto a me e tenemmo per le braccia quella persona.
Ciò che scoprii quando tolsi il cappuccio allo stalker fu sconvolgente, io e Jason eravamo completamente esterrefatti.
Ci sentimmo traditi nel profondo ed io non potei far altro che mettermi sulla difensiva, mentre troppe idee e congetture si formavano nella mia testa.
"Non è come sembra, ve lo giuro, credetemi." fu ciò che disse Nora.

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Fallen In Florida
Mistero / Thriller[ COMPLETA ] Nicole, giovane donna di quasi vent'anni, è costretta ad accettare una borsa di studio in un ambito istituto in Florida, a Miami, e ad abbandonare la sua vita a Londra. Lì dovrà ambientarsi nella vita da collegiale, scoprire nuovi amor...