Hogwarts Experess, 1 settembre 1971
Era una mattinata calda, con il sole alto e un cielo di un azzurro intenso, e una bambina di undici anni era seduta in uno scompartimento di un treno diretto alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts. Aveva i capelli rossi scuro e gli occhi di un verde così intenso da potercisi perdere dentro, anche se in quel momento erano velati di lacrime. La bambina se ne stava seduta, con la testa appoggiata al finestrino e guardava fuori ripensando tristemente a quello che era accaduto poco prima con sua sorella.
Flashback
Mentre i signori Evans si guardavano in giro emozionati, le loro due figlie, Lily e Petunia, continuavano a battibeccare:
«E dai Tunia, ti prego non essere arrabbiata con me! Non è colpa mia se io sono una strega e tu no!» disse Lily, la più piccola delle due.
«Di certo non mi importa niente, non ci tengo mica ad essere un mostro come te e quello strambo del tuo amico Piton!» le rispose la sorella. Petunia sapeva bene che dicendo quelle parole alla sorella le avrebbe fatto male, ma era talmente invidiosa di lei che ormai non riusciva nemmeno più a guardarla come una volta. In quel preciso momento qualcosa tra le due sorelle si ruppe irrimediabilmente. Lily la guardò con le lacrime agli occhi e la faccia disgustata e si voltò per andare a salutare i genitori senza più dirle una parola. Una volta baciato e abbracciato i suoi, si incamminò in cerca di uno scompartimento vuoto, finché non ne trovò uno.
Fine flashbackEra ferma in quella posizione, persa nei suoi pensieri da un po, quando la porta dello scompartimento si aprì ed entrarono due bambini: il primo aveva i capelli scuri e degli occhi color nocciola circondati da delle lenti rotonde e aveva un enorme sorriso sul volto, come se fosse il giorno più bello della sua vita; l'altro aveva i capelli neri come l'ebano, gli occhi grigi e una faccia indifferente, sembrava quasi annoiato.
«Ciao, io sono James, James Potter» si presentò il ragazzino con gli occhiali tendendo la mano alla bambina che la strinse dicendo «ciao, io sono Lily Evans.»
Il bambino le sorrise e, indicando l'altro, le disse «lui è Sirius Black, ci siamo appena conosciuti e stiamo cercando uno scompartimento, possiamo sederci qui con te?»
Lily annuì e gli face cenno di accomodarsi. Subito i due bambini iniziarono a farsi domande per conoscersi, ma Lily era così giù di corda che non partecipò molto alla conversazione. Poco dopo la porta dello scompartimento si aprì di nuovo, e apparve un bambino dagli occhi scuri, la pelle pallida e dei lunghi capelli neri unticci. Subito il volto della bambina di aprì in un sorriso ed esclamò «ciao Severus! Ti ho cercato al binario, ma non riuscivo a trovarti!»
«Scusami Lily, sono salito subito sul treno e sono andato a cambiarmi e poi ti sono venuto a cercare» le spiegò il bambino sedendosi vicino a lei. Lily sapeva che il suo amico avrebbe approfittato della prima occasione per togliersi quegli orrendi abiti che era costretto ad indossare dalla madre e mettere la nuova divisa scolastica. A quel punto James e Sirius, che stavano parlando delle case di Hogwarts, si girarono e il primo disse «voi in che Casa sperate di finire? Io a Grifondoro ovviamente, come mio padre!»
Mentre James era evidentemente orgoglioso della casa di appartenenza del padre, Severus trattenne a stento una risata e ribattè «Grifondoro certo, che scelta scontata! Io sono sicuro di finire a Serpeverde! Quello si che sarebbe un onore!»
Dalla faccia che fece James si capì subito quanto fossero discordanti le loro idee, infatti con il disgusto dipinto sul volto disse «un onore, come no! Quasi tutti i maghi e le streghe che poi sono diventati malvagi erano di Serpeverde! Io piuttosto lascerei la scuola se dovesse succedere! Tu che ne dici amico?»Chiese poi rivolgendosi a Sirius. Il ragazzino lo guardò con uno sguardo divertito e disse «in realtà tutta la mia famiglia è Serpeverde.»
A quelle parole, James avvampò per la vergogna e borbottò «cavolo amico... e pensare che sembravi un tipo apposto!»
Sirius scoppiò a ridere e, tra una risata e l'altra, rispose «tranquillo, credo che io andrò contro la tradizione. Nemmeno io sarei così felice di finire in Serpeverde.»
Severus, che li aveva osservati bene per tutto il tempo, commentò con una faccia schifata «bè certo se preferite i muscoli al cervello.»
A quelle parole James non riuscì a trattenersi e scattò in piedi dicendo «e tu saresti quello con il cervello? Lo sanno tutti che le serpi sono capaci solo a strisciare! Pensa piuttosto a lavarti i capelli, Mocciosus!»
A quel punto balzò in piedi anche Severus; i due erano talmente vicini che le punte dei loro nasi potevano quasi toccarsi, ma prima che uno dei due potesse dire qualcosa, Lily si alzò, prese Severus per un braccio e gli disse «smettetela di litigare o prenderete una punizione ancor prima di cominciare la scuola! Andiamo Sev» e lo trascinò fuori scoccando un' ultima occhiata ai due ragazzini rimasti nello scompartimento. Durante il viaggio Lily cercò di capire se quei due gli piacessero o meno. Gli erano sembrati abbastanza gentili all'inizio, ma di certo non le era piaciuto il modo in cui avevano trattato il suo amico. D'altro canto, Sev non si era comportato molto meglio, e ora l'idea di finire a Serpeverde la spaventava. Pensava che se fosse finita nella stessa Casa di Sev avrebbe avuto sempre il suo sostegno e la sua amicizia, ma le parole di James l'avevano fatta riflettere e non le piaceva più molto l'idea di finire in una Casa dove le persone erano cattive e spregevoli. Alla fine comunque il treno rallentò e si fermò: erano arrivati finalmente.Arrivati al castello furono scortati dalla professoressa McGranitt dentro una grande sala dove erano posizionati quattro lunghi tavoli pieni di studenti già seduti, mentre in fondo alla sala, ad un altro tavolo erano seduti i professori. La professoressa li guidò attraverso i tavoli fino a che non li fece fermare davanti ai professori, poi prese posto davanti a loro e disse «ora vi chiamerò uno ad uno, verrete avanti e vi siederete su questo sgabello, vi metterò il Cappello Parlante in testa e lui vi smisterà nella vostra Casa.»
I bambini del primo anno erano terrorizzati e avevano tutti una faccia abbastanza preoccupata quando la McGranitt srotolò il foglio di pergamena e a voce alta pronunciò «Abbot, Katy.»
La ragazzina avanzò tremante e prese posto sullo sgabello, la donna le mise il Cappello in testa e quello le cadde fino agli occhi.
Poco dopo esclamò «Tassorosso!»
E dal tavolo al centro partì un applauso che si concluse quando Katy si sedette con i compagni. Ad uno a uno i ragazzini presero posto ai rispettivi tavoli, e quando la professoressa chiamò «Evans Lily» la bambina sobbalzò e si avviò impaurita verso di lei. Non appena il Cappello cadde sulla sua testa gridò «Grifondoro!», e sul suo volto apparve il primo vero, grande sorriso della giornata. Finalmente si rilassò e tutta la tensione accumulata lasciò il posto all'euforia e lei andò a prendere posto vicino a Sirius Black, anche lui smistato in quella casa. Ma mentre lei era felice, il suo migliore amico non potè non provare un senso di tristezza vedendola camminare sicura verso il tavolo sulla sinistra. Arrivati a «Piton Severus» il Cappello non esitò ad esclamare «Serpeverde!»
E lui tutto orgoglioso prese posto nel tavolo opposto a quello della sua migliore amica. Anche James Potter venne smistato in Grifondoro e il banchetto finalmente ebbe inizio, lasciando tutti i ragazzi del primo anno a bocca aperta dallo stupore.Ciao a tutti! È la prima fan fiction che scrivo quindi perdonatemi gli errori, spero solo che vi piaccia la storia. Voglio cercare di essere il più fedele possibile alla storia originale di Zia Row ma raccontandola come me la immagino io. Grazie a tutti e buona lettura! ;)
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Il Legame Che Ci Unisce
FanfictionMi sono immaginata molte volte come potesse essere la storia prima di Harry Potter, la storia dei suoi genitori, di come si sono conosciuti e innamorati. Ma anche la storia e le avventure dei Malandrini. E così mi trovo qui, a mettere nero su bianco...