Lily e James entrarono in sala comune e la trovarono vuota: erano ancora tutti a cena. Loro si erano allontanati per cercare Marlene non vedendola tornare dai sotterranei. Sirius aveva aspettato un po, poi si era alzato dicendo che le sarebbe andato incontro, e ovviamente Lily e James non lo avevano mandato da solo nei sotterranei. Quando erano giunti nell'aula di pozioni e non l'avevano trovata si erano subito preoccupati.
Sirius era andato nel panico e per fortuna Lily e James erano con lui.
Subito la ragazza propose di andare a prendere la Mappa del Malandrino, così da poterla individuare in fretta.
Erano diretti al dormitorio maschile quando si erano trovati davanti Regulus tutto coperto di sangue.
Certo tutto si sarebbero aspettati tranne che lui avesse salvato Marlene portandola in infermeria, ma era grazie a lui che la loro amica era viva.
«Chi può essere stato secondo te?» chiese Lily appoggiandosi al petto di James seduti sul divano.
Lui strinse i pugni cercando di contenere la rabbia e rispose «non lo so, Lils. Il sectumsempra è tipico di Piton ma che motivo avrebbe avuto lui di attaccare Marlene?»
«Si hai ragione, ma conoscendo Marlene potrebbe anche aver risposto male ad una sua provocazione e iniziato a litigare. E poi magari lui l'ha colpita.»
«Si può essere Lily, ma qualcosa mi dice che sta volta Mocciosus non c'entra. Chiunque l'ha ridotta in quel modo doveva essere furioso per lanciare una maledizione così potente. Deve essere qualcosa di personale» stava dicendo James quando Lily esclamò «Mulciber!»
«Deve essere stato lui. L'ha minacciata il primo giorno di scuola e Marlene mi ha raccontato anche della discussione che hanno avuto il giorno della prima uscita con Sirius. Lui l'ha sempre odiata. Sono sicura che è stato lui!»
James stava per controbattere quando il buco del ritratto si aprì ed entrarono i loro amici.
«James, Lily, che è successo? Dove sono Sirius e Marlene?» chiese Remus che aveva il fiatone.
«Abbiamo visto la McGranitt lasciare la Sala Grande di corsa e voi non siete tornati. Che è successo?» continuò Emmeline. Mary guardò Lily in faccia e si accorse subito che era accaduto qualcosa di grave, così si inginocchiò davanti a lei, le prese una mano e disse «Lily, che cosa sta succedendo?»
A quel punto l'amica scoppiò in lacrime e James disse «Marlene è stata attaccata. L'hanno colpita in pieno con un sectumsempra e con la cruciatus, e ora è in infermeria. Sta male ragazzi, molto male.»
«Oh mio Dio» sussurrò Mary abbracciando forte Lily.
«Chi è stato?» chiese Alice lasciandosi cadere sul divano accanto a Lily, sconvolta.
«Non lo sappiamo. Regulus l'ha trovata nei sotterranei in una pozza di sangue e l'ha portata da Madama Chips» rispose James con voce tetra.
«Regulus? E perché l'avrebbe fatto?» domandò Remus.
«Già, potrebbe averla colpita lui» suggerì Emmeline.
«No non credo ragazzi. Madama Chips ha confermato che lui l'ha salvata. Che senso aveva colpirla e poi portarla in infermeria? E poi mi è sembrato sinceramente sconvolto quando l'abbiamo visto. Anche se non lo ammette vuole molto bene a Sirius e non gli farebbe mai una cosa del genere» disse James.
Anche gli altri si accasciarono sulle poltrone e sui divani, incapaci di parlare. Erano tutti persi nei propri cupi pensieri, sperando con tutto il cuore che da un momento all'altro entrasse Sirius dicendo che la loro amica era fuori pericolo e stava bene.
Ma le ore passarono e di Sirius neanche l'ombra. Ogni tanto qualcuno chiedeva che ora era, o facevano congetture su chi era stato, ma la maggior parte del tempo rimasero in silenzio, l'uno accanto all' altro cercando di farsi forza a vicenda.Nel frattempo Sirius era in infermeria, seduto accanto al letto sul quale giaceva Marlene, ancora svenuta. Le teneva stretta la mano e con l'altra le accarezzava la testa, quando la porta si aprì ed entrò la McGranitt di corsa.
Trattenne il fiato quando vide la ragazza in quelle condizioni, poi chiese «Black, che cosa è successo?»
Sirius alzò lo sguardo e con voce tetra disse «non lo so professoressa. È andata nei sotterranei a prendere il suo libro di pozioni prima di cena. Quando non l'ho vista tornare io, James e Lily la siamo andati a cercare ma non l'abbiamo trovata. Perciò stavamo andando a vedere in sala comune quando abbiamo incontrato Regulus, pieno di sangue, che ci ha detto che l'aveva trovata e portata qui.»
«Regulus? Tuo fratello? E non ha detto chi è stato?» gli chiese lei sconvolta.
«No, non ha detto niente» rispose lui tornando a guardare il viso pallido della ragazza.
«Minerva!» esclamò Madama Chips entrando nella stanza.
«Come sta?» le chiese la McGranitt.
«Non bene ancora. Le ho richiuso le ferite ma ha perso molto sangue. È stata una Maledizione Cruciatus molto potente, e l'ha colpita dritta alla schiena, e il sectumsempra poi ha peggiorato solo la situazione. Qualche altro minuto e non ce l'avrebbe fatta.
Ora dobbiamo sperare che sia forte e che non si lasci andare» spiegò la donna tristemente.
«No! Lei combatterà! È forte Marlene. Non si lascerebbe mai andare così, io lo so» disse Sirius trattenendo le lacrime. Le due donne si guardarono, ancora sconvolte, poi la McGranitt disse «bene Black, tu rimani pure con lei. Io avverto il professor Silente e scrivo ai suoi genitori, devono sapere che è successo.»
Si voltò e uscì. Anche Madama Chips si allontanò andando nella sua stanza e lasciandoli soli.
A quel punto Sirius scoppiò in lacrime. Appoggiò la testa sul braccio di Marlene e pianse.
«Marlene, svegliati, ti prego. Non puoi morire, non puoi lasciarti andare. Tu devi combattere, ok? Devi combattere per me e per noi. E lo so che starai pensando che sono un egoista, ma io non posso più vivere senza di te. Mi hai capito, McKinnon? Tu sei la mia vita, ora. E se tu te ne vai, io non avrò più nulla. Non varrà più la pena vivere se tu non sarai con me. Perché io ti amo, Marlene. Ti amo con tutto il cuore, e voglio stare con te per sempre. Voglio sposarti un giorno e avere dei figli con te. E so che sarai una madre fantastica, Marl, perché sei una persona fantastica. Perciò combatti! E torna da me, ti prego...»
Le sue parole furono interrotte dai singhiozzi che non riuscì più a trattenere. E il tempo passò lentamente in quel modo.
Lui sempre accanto a lei non riuscendo neanche a dormire, lei sempre pallida e priva di sensi e Madama Chips che ogni tanto entrava a controllarla ma che non dava mai buone notizie. Era stabile in quel modo: non peggiorava ma nemmeno migliorava. E ogni volta che la donna scuoteva il capo dopo averla visitata un pezzetto di cuore di Sirius si rompeva, lasciando un enorme dolore in lui.
Dopo quelle che parvero settimane, ma che in realtà furono ore, si fece mattina, ma Marlene rimaneva sempre priva di sensi.
A vederla sembrava morta da quanto era pallida e dal suo respiro quasi impercettibile. Ma per fortuna era ancora viva.
Alle 7.30 si udì un lieve bussare e quando Madama Chips aprì la porta si trovò davanti tutto il gruppo del settimo anno di Grifondoro.
«Come sta?» chiese Lily.
«Non ci sono stati miglioramenti ancora, è rimasta stabile in quel modo tutta la notte» rispose lei e poi vedendo le facce sconvolte dei ragazzi aggiunse «sentite, a me non piace mentire perciò sarò sincera con voi: non voglio darvi false speranze. La signorina McKinnon è grave, e per il momento non migliora ma non sta nemmeno peggiorando. Ma le sue ferite sono brutte e se sta combattendo, come credo che sia, ci vorrà del tempo. Non si guarisce da una cosa del genere in una notte, probabilmente ci vorrà qualche giorno prima che il suo corpo reagisca alle cure.»
Era stata decisa e sincera e i ragazzi, anche se sconvolti dalla notizia, gliene furono grati. Era meglio sapere la verità piuttosto che illudersi e poi magari perderla.
«Ora, vi farò entrare, ma dovrete promettermi di parlare a bassa voce e non fare troppo chiasso. Vi do dieci minuti» disse e poi si spostò per farli passare.
Il gruppetto avanzò fino al letto dove giaceva Marlene e dove Sirius era seduto a guardarla con lo sguardo perso. Non si era nemmeno accorto di loro, finchè James non gli posò una mano sulla spalla e mormorò «Felpato...»
Lui alzò lo sguardo e lo guardò negli occhi.
Poi si alzò e lo abbracciò forte.
Non era mai accaduto in sette anni che Sirius abbracciasse qualcuno di sua spontanea volontà, nemmeno quando era scappato da casa ed era andato a casa dell'amico, sconvolto.
Lui odiava quelle cose smielate, come le chiavama lui. Perciò in quel momento tutti capirono quanto lui tenesse a quella ragazza, e quanto male stesse vedendola così.
James strinse forte l'amico mormorando parole di conforto, mentre gli altri restavano in silenzio.
Lily accarezzava il braccio di Marlene accanto ai due ancora stretti nell'abbraccio. Li guardò separarsi e vide il volto di Sirius distrutto.
Non erano mai stati grandi amici ma in quel momento era come se vedesse soffrire suo fratello, e non riusciva a sopportarlo. Avrebbe voluto abbracciarlo ma non sapeva se lui ne sarebbe stato contento, così si limitò a a prendergli la mano e a stringerla forte. Lui la guardò negli occhi e cercò di ringraziarla in silenzio, stringendole dolcemente la mano e accarezzandola con il pollice.
Rimasero in quel modo, in silenzio per un po, tutti incapaci di dire qualcosa, fin quando Madama Chips gli disse che era ora di andare.
Perciò, affranti, salutarono Sirius con una pacca sulla spalla e Marlene con una carezza, e se ne andarono.
Fuori nel corridoio Remus mormorò «non possiamo lasciarlo solo in quelle condizioni. È distrutto e penserà sicuramente che è colpa sua. Dobbiamo fare qualcosa.»
«Hai ragione Remus. Potremmo parlare con la McGranitt per chiedergli di poter fare a turni per tenergli compagnia, assicurarci che mangi e portargli i compiti» propose Alice.
«Si è un ottima idea, glielo chiederemo alla fine della lezione di oggi» disse Emmeline.
Fecero colazione (in realtà nessuno mangiò niente) e andarono a Trasfigurazione.
Passarono l'ora cercando di ascoltare quello che la professoressa diceva, ma con scarsi risultati. Lily continuava a guardare il banco di fronte, di solito occupato da lei e Marlene, cercando di non piangere. James l'aveva fatta sedere al posto di Sirius per non lasciarla sola, ma anche lui non riuscì a non pensare ai suoi amici.
Alla fine della lezione James chiese alla professoressa se potevano aiutare Sirius e lei, lasciando tutti sbalorditi, acconsentì dicendo che era un ottima idea. Avrebbe incominciato il turno Peter, che odiava Pozioni e che voleva cercare di riallacciare il rapporto con il suo amico, mentre gli altri si diressero nei sotterranei.
Erano arrivati con dieci minuti di anticipo e rabbrividirono pensando a quello che era successo li quella notte. Qualche istante dopo arrivarono i Serpeverde. Avevano tutta l'aria contenta e parlavano e ridevano a voce alta, e quando arrivarono davanti ai Grifondoro, Lestrenge disse «ehi Evans, dov'è la tua amichetta? Ho saputo che qualcuno gli ha dato finalmente una lezione. Non si è ancora ripresa?»
Subito tutti scattarono: le ragazze dovettero trattenere i ragazzi per evitare che li prendessero a pugni mentre gli altri ridevano di gusto.
«Lasciali stare James, non rispondere» sussurrò Lily.
«Bè comunque non è una gran perdita, è solo una traditrice del suo sangue» continuò Lestrenge con un'alzata di spalle.
«Già, non so se sono peggio loro o i sanguesporco» continuò Avery.
«Secondo me meritano di morire tutti, compresi i babbani. Vorrei proprio stringere la mano a chi sta cercando di pulire il mondo da quella feccia.»
Era stato Severus a parlare, con una furia nella voce che gli si scatenava quando vedeva Lily e James insieme.
Non riusciva a tollerare che lui potesse toccarla e stringerla; che lei sorridesse per quel ragazzo arrogante come non aveva mai fatto per lui.
Non tollerava il fuoco che vedeva nei suoi occhi quando lui la stringeva a sè e di conseguenza l'ira prendeva il sopravvento e aveva solo voglia di fargliela pagare a entrambi. A lui per avergliela portata via e a lei per aver scelto lui, per essersi fatta abbindolare da quell'arrogante.
Lily si immobilizzò e la rabbia incominciò a ribollire in lei: lasciò andare James, si voltò e puntò gli occhi in quelli neri di lui che conosceva così bene.
«Ah quindi ora sono solo feccia? E sentiamo un po, hai mai raccontato ai tuoi amichetti di tutte le volte che quella feccia dei miei genitori babbani ti ha accolto in casa loro perché tu eri troppo codardo per affrontare tuo padre? Quando i miei genitori ti sfamavano perché avevi paura di tornare a casa da quell'ubriacone? Queste cose non le dici ai tuoi amici, Mocciosus?»
Senza nemmeno rendersene conto si era avvicinata a lui e ora erano ad un palmo di distanza e si guardavano dritti negli occhi, lei con disgusto e lui con rabbia.
«Li ho sfruttati finchè ne ho avuto bisogno, è vero. Ma meritavano la fine che hanno fatto e mi dispiace solo di non essere stato lì a vederli supplicare» stava sibilando Piton, ma non terminò la frase perché un forte pugno lo colpì sul suo lungo naso, tanto da fargli perdere l'equilibrio. Lily aveva ancora il pugno chiuso e arrossato e il fiato corto. Per qualche secondo tutti rimasero sbalorditi, poi successe tutto in un attimo: i Serpeverde sfoderarono le bacchette e altrettanto fecero i Grifondoro, e James, che aveva seguito Lily quando si era avvicinata a Piton, la afferrò velocemente tirandola verso gli amici e prendendo a sua volta la bacchetta.
Partì subito una battaglia molto serrata.
Lily e James combattevano rispettivamente contro Piton e Lestrenge; Remus e Mary contro Mulciber; Alice e Frank contro Narcissa e Avery; ed Emmeline contro Nott. Lottavano tutti con una determinazione incredibile, tutti decisi a vincere e a farla pagare agli avversari.
In poco tempo già si vedevano i risultati che quei duelli avevano creato: Mulciber giaceva a terra schiantato da Mary; Nott cadde pietrificato da Emmeline; Frank ebbe la meglio su Avery e James su Lestrenge.
Erano rimaste solo Lily a combattere con Piton e Alice contro Narcissa.
Erano tutti molto abili quindi fu un vero scontro e quando James e Frank fecero per intervenire le due ragazze si opposero: volevano farcela da sole.
Lily era così infuriata che, rispetto al duello avuto con lui qualche tempo prima, sta volta non aveva pietà.
Se la prima volta aveva avuto timore nel colpirlo, questa volta ne era del tutto priva, e infatti poco dopo urlò «stupeficium!»
E Piton crollò a terra, sotto la potenza dell'incantesimo.
In quell' istante una voce gridò «ma che sta succedendo qui?!»
Era Lumacorno, arrivato di corsa per vedere cosa accadeva.
Tutti abbassarono le bacchette e guardarono il professore, infuriato, che avanzava guardandoli uno per uno.
«Signorina Evans! Cosa le è preso? E a voi altri?» strillò l'omone guardando gli altri: chi giaceva a terra svenuto, chi pietrificato, chi aveva qualche graffio che sanguinava.
Con un colpo di bacchetta risvegliò i ragazzi svenuti e li fece entrare tutti in classe. Curò velocemente i tagli che avevano gli altri e il naso ancora sanguinante di Piton e poi cominciò la ramanzina «ma si può sapere che diavolo vi prende?! Ingaggiare una battaglia nel bel mezzo del corridoio! È inaccettabile! Toglierò 100 punti a entrambe le Case per il vostro atteggiamento oltraggioso! E vi beccherete anche una punizione! E non voglio sentire un fiato a riguardo!»
Così, affranti e ancora furiosi, tutti si sedettero e presero i libri, mentre il professore prendeva con rabbia l'occorrente per spiegare la lezione.Lo so, lo so... vi ho fatto aspettare un po... chiedo umilmente scusa per avervi lasciato così a chiedervi che cosa ne è stato di Marlene... bè ancora non si sa in realtà, ma è viva. Ho voluto dedicare questo capitolo al nostro Sirius e al suo dolore, perciò ancora non si sa come andrà a finire. Però sono abbastanza soddisfatta di come è venuto 😁 voi che ne dite? Mi fate sapere i vostri pareri? Mi raccomando, aggiungete tante ☆☆ così saprò che vi piace la storia!😉 a presto con il prossimo capitolo!❤
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Il Legame Che Ci Unisce
FanfictionMi sono immaginata molte volte come potesse essere la storia prima di Harry Potter, la storia dei suoi genitori, di come si sono conosciuti e innamorati. Ma anche la storia e le avventure dei Malandrini. E così mi trovo qui, a mettere nero su bianco...