Capitolo 45: Pensieri oscuri

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Volevo solo dirvi grazie... grazie a tutti voi che continuate a leggere la mia storia e grazie a chi l'ha appena cominciata! Siete importanti per me
Buona lettura

Dopo la sfuriata di Sirius, la reazione di Marlene e la rivelazione sull'aggressore nessuno aveva aperto bocca. Erano rimasti tutti senza parole, a guardarsi sconcertati.
Fu Lily a rompere quel silenzio carico di tensione: sospirò e alzò lo sguardo su James, ancora vicino a lei, e disse «vado da lei.»
Lui annuì e le scoccò un bacio sulla fronte, dopodiché lei uscì dalla stanza.
«Io sarà meglio che vada a cercare Peter» annunciò Remus e abbracciò Mary prima di prendere la Mappa e uscire. Anche gli altri uscirono per andare a pranzo e per lasciare a James e Sirius il tempo di parlare.
James prese un bel respiro, poi scostò le tende dal letto dell'amico e lo guardò: era steso a pancia in su con le mani che gli coprivano il viso e aveva ancora il respiro affannato.
James gli si sedette accanto e gli domandò «perché Marlene non voleva che si sapesse che aveva riacquistato la memoria?»
«Perché si vergognava di quello che le era successo» borbottò Sirius con la faccia ancora tra le mani.
«Pensavo che le ragazze si dicessero tutto» commentò James perplesso.
«Si, di solito è così. Ma Marlene fa fatica a confidarsi, soprattutto di cose così personali, e non voleva che le amiche la compatissero o la trattassero in modo diverso. Ha questa convinzione radicata dentro di sè secondo la quale deve farsi vedere sempre forte, che niente la scalfisce, anche se non è così. E ora io ho tradito la sua fiducia, due volte: le avevo promesso che non avrei fatto niente che avrebbe potuto dividerci e che non avrei detto a nessuno quello che le era accaduto, e non ho fatto nessuna delle due cose.»
James rimase qualche attimo in silenzio e poi disse «Sirius, avrei reagito esattamente allo stesso modo se si fosse trattato di Lily, anzi sai che è così perché mi hai visto tu stesso picchiare Lestrenge. La ami ed è normale che vorresti sempre proteggerla e farla pagare a chi le fa del male. Io prenderei a schiaffi Mocciosus un giorno si e l'altro pure solo perché ha fatto soffrire Lily due anni fa, figurati. Siamo molto simili io e te in questo.
Per quanto riguarda Marlene, io credo che ti perdonerà. È solo arrabbiata, ma appena avrà sbollito la rabbia tornerà tutto come prima, fidati di me.»
«Tu non ha visto la faccia delusa che aveva quando mi ha guardato prima di uscire» disse Sirius, e poi continuò «e ho ancora le parole di Peter che mi ronzano in testa. So che ha ragione quando dice che penso solo a me stesso, non mi ero accorto che lui così stesse male, e questo mi manda in bestia, davvero.»
Ripensò alla sera della punizione con Lily, quando le aveva promesso che avrebbe indagato sulla presunta cotta di Peter, ma con tutti i pensieri che aveva avuto in quel periodo non se ne era minimamente preoccupato, lo aveva proprio rimosso. Perciò tolse le mani dal viso e guardò l'amico, poi chiese «tu ti eri reso conto che fosse un po strano ultimamente?»
James riflettè un attimo e rispose «bè, qualcosa avevo notato, ma immaginavo che fosse perché non ha una ragazza. Non pensavo che celasse tutta quella rabbia però.»
Dopo qualche attimo aggiunse «Sirius, secondo te perché se l'è presa tanto con Lily? È stato solo un caso per te?»
Sirius guardò l'amico negli occhi e notò la preoccupazione e il dolore che provava: aveva paura della sua risposta. Perciò non se la sentì di rivelargli la sua conversazione con Lily, almeno finchè non avesse avuto qualche certezza in più. Cercò di usare un tono perplesso per non agitarlo e disse «io penso di si, James. Che motivo avrebbe avuto di prendersela con Lily? Credo che lo abbia fatto perché è stata lei a rivolgergli la parola per prima, ma se fosse stata Mary o Marlene credo che il risultato sarebbe stato lo stesso.»
James tirò un sospiro di sollievo e disse «oh bene, grazie Sirius. Temevo di star diventando paranoico, ma quando gli altri hanno raccontato quello che ha detto a Lily ho pensato davvero che ce l'avesse con lei, anche se non ne vedo davvero il motivo, lei è sempre stata gentile con lui.»
«Ehm... Si infatti... non credo che tu debba preoccuparti, e in ogni caso ora mamma Remus è con lui e riuscirà ad estorcergli qualche spiegazione» sorrise Sirius e James lo seguì a ruota dicendo «già, hai ragione. Lo perdonerai vero?»
«Lo sai che per me non è così facile perdonare, James. Le sue parole, anche se alcune erano vere, mi hanno fatto male, perciò mi ci vorrà un po di tempo per mandarle giù» rispose lui.
«Già, lo immaginavo. Che ne dici di andare a cercare Marlene ora?»
«Credo che la farò sbollire ancora qualche altro minuto e poi la andrò a cercare» rispose Sirius.
«Va bene amico» disse James alzandosi dal letto.
«Ehi, James» lo richiamò Sirius quando lui era arrivato già alla porta.
«Grazie di tutto» aggiunse.
James gli fece un gran sorriso e disse «di niente, Felpato.»

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