25 dicembre 1978
Se un paio di natali prima avessero detto a Lily Evans che quel Natale del '78 avrebbe fatto quello che stava per fare, probabilmente avrebbe riso fino alle lacrime per poi scagliare schiantesimi a chiunque avesse solo provato a ripetere a voce alta tale assurdità. E invece, quel giorno stava proprio per farlo. Stava per compiere quell' enorme passo che le avrebbe cambiato la vita.
Tantissime cose erano cambiate nel corso degli ultimi due anni.
Era stata una ragazzina forte e determinata, sempre pronta a combattere, fiera e orgogliosa. Aveva dimostrato a tutti di saper portare avanti da sola le proprie battaglie, di saper tenere testa a tutti senza essere scalfita da niente e nessuno.
Aveva imparato a difendersi presto dalle persone che volevano sminuirla e che la giudicavano.
E poi ci aveva pensato la vita a colpirla nel profondo con la sua prima grande batosta: il suo migliore amico, la sua ancora, la sua connessione con il mondo magico, il suo braccio destro da quando erano solo due bambini, l'aveva tradita, abbandonata. Aveva scelto la via più facile, la via della gloria, del potere, invece che rimanere al suo fianco e combattere.
Severus Piton le aveva voltato le spalle, abbandonandola senza guardarsi indietro; lei che lo aveva sempre sostenuto, che lo aveva sempre aiutato, che le era stata vicino senza mai giudicarlo, si era vista messa da parte per la sete di potere, di gloria, per uscire da quell' ombra nella quale si era sempre rifugiato dal mondo per proteggersi.
Come se la loro amicizia non fosse nulla a confronto di quello che avrebbe potuto ricavare schierandosi dalla loro parte.
E così Lily Evans si era sentita abbandonata per la prima volta nella sua vita nel mondo magico ed aveva iniziato a costruire intorno a sé stessa delle barriere così da non dover più soffrire.
Ma la vita non aveva ancora finito con lei: quando stava abbassando la guardia, concedendosi di provare a vivere come un adolescente normale, i suoi genitori vengono uccisi, e lei, inevitabilmente, si spezza.
Si spezza dentro e una parte di lei muore insieme ai suoi.
Quell' evento l'ha segnata nel profondo e l'ha cambiata. In quel momento ha capito di non essere invincibile, di non essere forte. Ha capito di potersi spezzare come chiunque altro, cadendo in un mare di disperazione troppo difficile da superare da sola. Ma ecco che in tutte quelle tenebre è apparso lui, James Potter, la sua nemesi da sempre, che come un faro nell'oscurità le ha mostrato la via per uscire e rialzarsi.
È stato lui a rimettere insieme i pezzi della vita della giovane Lily Evans.
Lui è stato il collante che li ha tenuti insieme. L'ha presa per mano e l'ha aiutata a rialzarsi, e da quel momento non l'ha più lasciata andare.
Buffo come il destino riesca ad unire due persone da sempre impegnate ad odiarsi, ma questo è proprio quello che è successo ai due giovani Grifondoro. Nonostante la guerra, nonostante i duri colpi della vita, loro non hanno mai smesso di tenersi per mano da quando si sono trovati. E nonostante Lily sia cambiata molto, o forse proprio per questo, sono riusciti a superare ogni sfida che si sono trovati davanti.
È per questo che ora Lily si trovava lì, in quella veranda, a guardare l'alba prendere il posto delle stelle e pensando alla sua vita e a tutto quello che aveva passato, avvolta in un cappotto pesante per proteggersi dal freddo.
«Ansia per il grande passo Lily?» disse una voce calda e gentile facendola sobbalzare.
«Fleamont! Ero sovrappensiero e non ti ho sentito uscire. Che ci fai sveglio a quest'ora?» esclamò Lily guardando l'uomo.
«Porto una cioccolata calda alla mia dolce nuora» sorrise e poi aggiunse «anche se lei non ha risposto alla mia domanda, ma farò finta di nulla.»
Lily sorrise e prese la tazza che l'uomo le porgeva e poi tornò a guardare l'alba mentre lui si sedeva accanto a lei sul dondolo, in silenzio.
«Hai avuto paura il giorno del matrimonio con Euphemia?» chiese Lily sorseggiando la bevanda calda.
L'uomo sorrise ammirando il cielo di mille colori e poi rispose «un po si, Lily. Credo sia normale per tutti avere l'ansia il giorno del proprio matrimonio. E il mio, proprio come il tuo, si è svolto in una situazione un po particolare. Credo che Euphemia ti abbia raccontato qualcosa della nostra storia. Il nostro non è stato un matrimonio normale e spensierato come quello dei tuoi amici Alice e Frank. Euphemia ha dovuto voltare le spalle alla famiglia quando ha scelto me e non è stato facile per lei. È passata da avere la protezione e i benefici che una famiglia come i Black comporta, al non poterli più nemmeno salutare. Quando è stata diseredata le hanno tolto tutto, e non solo a livello materiale, che le importava ben poco, ma le hanno tolto il rispetto, il saluto, ogni cosa. Immaginati una giovane ragazza costretta a non poter più nemmeno salutare sua sorella, a dover trasferirsi a casa di una famiglia estranea come la mia, con abitudini, modi di pensare totalmente diversi dai suoi. Non è stato facile. Nonostante i miei genitori la accolsero e la trattarono come una figlia lei soffrì parecchio.»
Per un lungo momento Fleamont rimase in silenzio, perso nei suoi pensieri, poi riprese a raccontare.
«Il giorno del nostro matrimonio mi chiesi se avessi fatto la scelta giusta chiedendole di scegliere tra me e loro. E visto che il dubbio mi stava uccidendo andai contro la tradizione e decisi di parlarle prima della cerimonia. Lei rimase stupita dalle mie parole e mi rassicurò dicendomi che la sua era stata la scelta migliore che avesse mai preso perché il suo posto, lei lo sapeva, era accanto a me. E così ci sposammo, più o meno alla vostra età e da allora non ci siamo mai separati e non ho avuto mai più alcun dubbio. Quando poi è nato James ho capito che aveva ragione: il nostro posto era uno accanto all'altra ad amarci e prenderci cura del nostro amato bambino.»
Fleamont le sorrise dolcemente e lei non poté non ricambiare.
«So che per il matrimonio tuo e di James è lo stesso. La situazione non è delle migliori, lo so, ma voi siete fatti l'uno per l'altra e il vostro destino è stare insieme, perciò Lily non avere paura e non avere dubbi perché ti assicuro che è la scelta giusta da fare. Perché un amore come quello tuo e di James è troppo raro per non celebrarlo e festeggiarlo.»
Lily era rimasta senza parole. Fleamont aveva la stessa sincerità disarmante di James e la stessa passione quando parlava tanto che alla ragazza sembrò di averlo davanti e star parlando proprio con lui.
«Grazie mille del conforto Fleamont» disse sorridendo grata.
«Di nulla cara, sono contento di averti tirato un po su di morale» disse lui restituendole un sorriso gentile.
«Mi dispiace per tutto quello che hai passato Lily. James ci ha sempre parlato di te, ti descriveva come la persona più forte che conoscesse e nonostante all' inizio non volesse ammetterlo, io avevo capito che per lui eri molto di più di una conquista. Quando siete tornati da Hogwarts a giugno l'ho trovato cambiato. Nei suoi occhi ora c'è una luce diversa che prima non c'era, Lily. Tu forse non ti rendi conto di come ti guarda sempre, di come ti cerca continuamente, dello sguardo preoccupato che ti rivolge quando sul tuo volto non c'è il sorriso, ma io essendo suo padre lo vedo. Vedo l'uomo che è diventato e sono orgoglioso di lui, ma devo anche chiederti un favore, Lily. James non è forte come vuole dimostrare, ne ho avuto la dimostrazione dopo l'attacco ad Hogsmede. Era distrutto, devastato dal dolore nel vedere Remus soffrire in quel modo, per la perdita di Mary e per la paura di perdere te e Sirius. In quel momento ho capito che anche lui è fragile, che anche se cerca in tutti i modi di non darlo a vedere occupandosi del dolore dei suoi amici, anche lui può spezzarsi. Perciò ti chiedo, se dovesse succedere un qualcosa che lo porti a spezzarsi, stagli vicino e fai in modo che si rialzi. Aiutalo ad uscirne, per favore. Posso contare su di te Lily?»
«Non hai nemmeno bisogno di chiedermelo, Fleamont. Lo amo così tanto che non potrei mai abbandonarlo. Vederlo soffrire mi fa male al cuore e farei qualsiasi cosa per far si che non soffra mai. Gli starò accanto qualsiasi cosa accada e ti prometto che non lo lascerò mai. Non potrei farlo nemmeno se lo volessi davvero: dipendo da James come dall'aria che respiro, senza di lui mi sgretolo in mille pezzi» rispose Lily con gli occhi lucidi.
L'uomo la guardò e le strinse una mano, poi disse «è incredibile come dipendiate l'uno dall'altra. Guardare amarvi è qualcosa di meraviglioso e ti ringrazio per aver scelto mio figlio, ti ringrazio con tutto il cuore.»
«E io ringrazio te ed Euphemia per averlo messo al mondo. Questo dannato mondo sarebbe terribilmente triste senza James Potter» rispose Lily sorridendo e facendo ridere anche lui.
Dopo di che tornarono a guardare il cielo, ormai si era fatto quasi giorno, e a bere la loro cioccolata, poi rientrarono in casa.
«Buon Natale Lily» le disse il signor Potter una volta arrivati davanti la porta della stanza che divideva con Marlene.
«Buon Natale anche a te Fleamont» sorrise lei e dopo aver ricevuto un buffetto affettuoso sulla guancia tornò in stanza. Era incredibile come si sentisse a casa in quell'enorme villa e con quella strana ma fantastica famiglia, si ritrovò a pensare Lily Evans quando si stese di nuovo a letto. Le sembrava di aver appena avuto una conversazione con suo padre e con questa sensazione di pace e serenità si addormentò di nuovo.
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Il Legame Che Ci Unisce
FanfictionMi sono immaginata molte volte come potesse essere la storia prima di Harry Potter, la storia dei suoi genitori, di come si sono conosciuti e innamorati. Ma anche la storia e le avventure dei Malandrini. E così mi trovo qui, a mettere nero su bianco...