Capitolo 49: Incontri professionali

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1 aprile 1978

Quel lunedì mattina a colazione tra gli studenti del settimo anno serpeggiava una certa ansia ed eccitazione.
Un paio di giorni prima erano apparsi in tutte le Sale Comuni dei volantini:
"Per tutti gli studenti del settimo anno, il giorno 1 aprile verranno organizzati degli incontri con alcuni delegati delle più importanti professioni del mondo magico. Vista l'importanza di tali incontri, è gradita la partecipazione di tutti gli studenti."
E come se non bastasse quasi tutti i professori avevano fatto loro un lungo discorso su quanto fosse importante partecipare, perché così avrebbero avuto le idee più chiare sulla scelta del loro fututo.
Era per questo motivo che quel giorno la Sala Grande era più rumorosa del solito.
«Voi a quali incontri parteciperete?» chiese Alice agli amici mentre si imburrava il pane tostato.
«Io andrò solo dagli Auror. So bene cosa voglio fare una volta usciti da qui, non mi serve sapere altro. Giusto Sir?» rispose James convinto.
«Giustissimo fratello. Sono sicuro di quello che voglio fare dopo Hogwarts: prendere tutti quei bastardi Mangiamorte e sbatterli al fresco!» fece Sirius battendo un pugno sul tavolo.
«Grande Sirius! Io sono con te» concordò Frank battendo il cinque all'amico.
«Io credo che dovreste prendere in considerazione anche altre professioni. La carriera da Auror è la più difficile, e dovreste avere un piano B nel caso non andasse bene» disse Lily mentre sfogliava un opuscolo sulla carriera da Medimago.
«Qual'è il tuo piano B, Lily?» le chiese Marlene.
«Prima di voler fare l'Auror avevo pensato di diventare una guaritrice, quindi voglio partecipare anche all'incontro con quelli del San Mungo» rispose lei.
«Io voglio andare anche a sentire che hanno da dire quelli della magisprudenza» disse invece Marlene.
«Ti ci vedo proprio a capo del Wizengamot, McKinnon» sorrise Sirius e poi continuò «poi pensa: io acchiapperei tutta quella feccia dei Mangiamorte e tu li sbatteresti ad Azkaban. Saremmo una coppia letale.»
«Hai proprio ragione, Sirius, saresti perfetta per quel ruolo Marl» disse Emmeline.
«Grazie ragazzi, sarebbe un sogno arrivare così in alto» mormorò Marlene con un sorriso.
«Oh ma dai, tu puoi arrivare ovunque, Marlene. Devi solo volerlo» la rassicurò Mary.
Continuarono a scambiarsi opinioni finchè non si fece l'ora di andare al primo colloquio, quello con gli Auror.
Si diressero tutti insieme nella classe di Difesa Contro le Arti Oscure, la più ampia, e quando arrivarono notarono che c'erano già un sacco di studenti.
Dopo aver preso posto, entrò il professore di Difesa, il signor Wilson, seguito da una bella ragazza alta, mora, con gli occhi azzurri e l'aria molto letale; dietro di lei entrò zoppicando un uomo basso e un po tarchiato, con dei pochi capelli biondo spento e un sacco di cicatrici sul viso. Ma se le cicatrici erano inquietanti, gli occhi erano qualcosa di terrificante: uno era piccolo e azzurro, mentre l'altro era più grande, blu elettrico e si muoveva autonomamente.
«Ma quello è Malocchio Moody!» disse James eccitato a Sirius e Lily vicino a lui.
«Chi?» chiese la ragazza.
«Malocchio Moody, il miglior Auror della storia. Un sacco di celle di Azkaban sono piene grazie a lui» le spiegò Sirius abbassando la voce.
«Oh cielo! Hai visto il suo occhio?!» sussurrò Mary a Remus.
I due Auror presero posto davanti agli studenti e il professor Wilson esclamò «buon giorno a tutti! Oggi, come tutti sapete, siamo qui per sapere tutto quello che c'è da sapere su come si diventa un Auror. E chi meglio dei due migliori Auror in circolazione può spiegarcelo? Signori e signori, vi presento Alastor Moody e Dorcas Meadows!»
«Cavolo ma quella non avrà nemmeno trent'anni!» esclamò Alice a voce non poi tanto bassa.
«Buon giorno a tutti, come il vostro professore ha appena detto, siamo qui per spiegarvi come fare per intraprendere questa carriera. Voglio iniziare dicendovi che è una delle più difficili da perseguire, in quanto sarete sottoposti ad esami pratici e teorici. Verrete valutati sia a livello fisico che psicologico» disse Dorcas Meadows facendo scorrere lo sguardo sui ragazzi.
«Un Auror è costantemente sotto pressione, perciò non è da tutti riuscire a finire l'Accademia. Sono richieste molte competenze: bisogna avere una buona conoscenza delle Pozioni, in quanto spesso si hanno a che fare con veleni e roba simile; ovviamente si deve eccellere in Incantesimi e in Difesa; e bisogna avere anche un'ottima preparazione in Trasfigurazione.
Ma soprattutto dovrete essere in grado di lavorare in squadra, avere sangue freddo e saper rimanere razionali anche sotto pressione» spiegò la ragazza in modo pratico e spiccio.
Aveva l'aria di essere davvero potente, nonostante la sua giovane età: il suo viso non mostrava la minima espressione, e le sue labbra non si erano mai spiegate in un sorriso.
«Già e non abbiamo bisogno di femminucce che si mettono a piangere e cercano la mamma alla prima occasione pericolosa! Perciò, se siete dei deboli pappemolli lasciate stare e andatevi a cercare un altro lavoro!» ringhiò Moody facendo spaventare quelli seduti in prima fila.
«Bene, ci sono domande?» chiese Dorcas guardandoli tutti.
James alzò subito la mano e domandò «quante persone si candidano di solito? E quante riescono a finire l'Accademia?»
Dorcas lo studiò un attimo e rispose «l'anno scorso si sono presentati in quindici: cinque non hanno retto le prime due settimane, altri cinque hanno lasciato dopo tre mesi (quando abbiamo cominciato con i test psicologici) e due hanno abbandonato dopo le prime quattro o cinque uscite sul campo.»
Calò un silenzio teso su tutti gli studenti, e Lily chiese stupita «quindi solo in due hanno superato il primo anno?»
«Si esatto. Altre domande?» disse l'Auror.
«Dopo quanto tempo si scende in campo a lottare davvero?» chiese Sirius.
«All'incirca alla fine del primo anno d'Accademia» rispose Dorcas.
«Quindi per tutto quel tempo non potremo aiutarvi a catturare i Mangiamorte? Saremo inutili per un anno!» protestò James, appoggiato da molto studenti.
«E che diavolo pensavate, che dei ragazzini appena usciti dalla scuola potessero andare a combattere i Mangiamorte?! Che credete che sia? Un gioco? Quella è la guerra gente! E se non siete preparati ci lasciate le penne, chiaro?!» sbottò Moody facendo saettare l'occhio magico da una parte all'altra. Calò il gelo nell'aula, poi Sirius ribattè «è ovvio che non pensiamo sia un gioco, non siamo mica idioti! Sappiamo che è una guerra! Qui dentro c'è gente che ha perso la famiglia per colpa della guerra! Ma pensavamo che avremmo contribuito in modo più attivo. Noi vogliamo aiutare!»
«Bè non è morendo che aiuterete! Dovrete essere preparati a qualsiasi cosa per riuscire anche solo a non rimanere feriti, figurarsi ad acciuffare i Mangiamorte!» ringhiò di nuovo l'Auror. Quando James stava per rispondere, Dorcas fece un passo avanti ed esclamò «bene, basta così! Le regole sono queste, se vi sta bene siete i benvenuti, altrimenti buona fortuna per la vostra vita.»
Dopo un altro attimo di silenzio, la ragazza disse «ci sono altre domande? Bene, allora l'incontro finisce qui. Ci si vede a settembre con tutti quelli che verranno ammessi.»
E detto questo, i due Auror si misero i mantelli e presero le loro cose, mentre il professore esclamava «d'accordo, ringraziamo i nostri Auror e facciamogli un applauso prima di andarcene.»
E dopo un breve applauso tutti si alzarono per uscire. Una volta fuori Sirius esplose «Godric, ci vorrà un sacco prima che possiamo fare qualcosa di utile!»
«Già... non pensavo ci volesse tutto quel tempo!» concordò James.
«Bè ma ragazzi hanno ragione! Non siamo pronti per la guerra e per combattere davvero» disse Remus.
«Io voglio fare qualcosa di utile!» esclamò ancora Sirius.
«Già... Se solo ci fosse qualcuno che potesse insegnarci a combattere veramente scommetto che Moody ci farebbe scendere in campo. Insomma non siamo mica pivellini, siamo già molto bravi, ci serve solo sapere qualche tecnica utile nel combattimento...» continuò imperterrito James.
Continuarono a discuterne fino a che non si separarono per andare ad assistere ad altri incontri.
Non sapevano che la giovane Auror aveva ascoltato tutta la loro conversazione e che era rimasta colpita dall'entusiasmo e dalla determinazione di quei giovani Grifondoro.
"Bè un po come ero io alla loro età" pensò la ragazza.
«Andiamo Meadows! Non abbiamo altro tempo da perdere!» abbaiò Moody passandole accanto e risquotendola dai suoi pensieri.
«Ti raggiungo più tardi, Moody. Devo parlare con Silente» rispose lei allontanandosi.
Una volta arrivata davanti al gargoyle di pietra davanti all'ufficio del preside, Dorcas si rese conto di non conoscere la parola d'ordine, così iniziò a buttarle a caso «Gelatine Tuttigusti +1... Api frizzole... Freezlemon... oh diamine! Quale cavolo è la stramaledetta parola?! Zuccotti di zucca?»
Per fortuna il gargoyle balzò di lato lasciandola salire sulla scala a chiocciola, e una volta arrivata in cima bussò alla grande porta.
«Avanti» disse la voce del preside.
La ragazza entrò e lo salutò «salve professore.»
«Signorina Meadows, che piacere. A cosa devo questa visita?» chiese il preside gentile.
«Sono venuta, signor preside, per parlarle di alcuni suoi studenti. Si tratta del gruppetto del settimo anno dei Grifondoro» rispose lei sedendosi davanti alla scrivania.
«Oh si, ragazzi davvero brillanti! Che è successo?» domandò Silente con un sorriso.
«Bè, vede ho appena tenuto l'incontro con gli studenti e loro si sono distinti subito per la loro determinazione. A quanto pare non sono d'accordo sul fatto di addestrarsi prima di scendere sul campo di battaglia» raccontò la ragazza accennando un sorriso esasperato.
«Oh immagino già chi è che ha protestato» disse il preside ridacchiando, per poi continuare «e cosa ne pensa lei, signorina Meadows?»
«Bè devo dire che sono rimasta colpita dalla determinazione che hanno mostrato e ho subito pensato che potrebbero essere degli ottimi acquisti per noi, signore. Sa meglio di me che l'Ordine ha bisogno di gente nuova per vincere questa guerra, ed è ovvio che i ragazzi vanno preparati, ma non credo che possiamo aspettare che diventino Auror. Voldemort sta avendo la meglio, e se non imparano alla svelta penso proprio che non riusciremo a vincere» disse Dorcas, tetra.
«Perciò stavo pensando che magari potremmo organizzare un corso di combattimento e difesa, durante il quale li studieremo da vicino per capire chi di loro sia adatto ad entrare nell'Ordine della Fenice» concluse poi.
Il preside la osservò per un attimo, sospirò e poi disse «non posso negarle di averci pensato anche io, Dorcas. Ho sempre accantonato l'idea perché mi ripetevo che sono solo dei ragazzi, e che non meritano di avere un peso così grande sulle spalle, ma devo ammettere che non abbiamo scelta. Soprattutto dopo i continui avvenimenti che si sono verificati qui a scuola, non ho potuto non considerare l'idea.
Ovviamente la vera ragione di questo corso dovrà rimanere tra noi, ma sono certo che se lei dirà al Ministro che vuole testare gli studenti per vedere quali saranno adatti all'Accademia Auror, non le negherà il permesso per organizzarlo.»
«Certo, signore. Lo farò appena rientrerò in ufficio. La ringrazio per avermi ascoltato. Ci vediamo sta sera per la riunione dell'Ordine. Buona giornata, professore» disse Dorcas alzandosi.
«Buona giornata, signorina Meadows» rispose il vecchio preside.

Dorcas Meadows era uno degli Auror più giovani degli ultimi tempi. Aveva concluso l'Accademia in appena tre anni e si era distinta per il suo sangue freddo e la sua incredibile bravura nei duelli. Era per questo che poco dopo aver messo piede all'Accademia era diventata la pupilla di Moody, che aveva visto in lei un grande potenziale e che l'aveva presa sotto la sua ala protettiva appena finito la scuola, insegnandole tutto quello che sapeva e trattandola come una collega e non come una matricola.
Quando la situazione aveva iniziato a prendere una brutta piega per tutti quelli che combattevano Voldemort, Silente aveva fondato un'organizzazione segreta chiamata Ordine della Fenice, che agiva in segreto cercando di respingere il nemico a tutti i costi. Ma le tenebre stavano prendendo sempre più piede e loro avevano bisogno sempre di persone nuove da convincere a combattere. Perciò Moody non aveva esitato a coinvolgere Dorcas nell'Ordine, e da allora era diventata un elemento fondamentale per la resistenza.
Ed ora era proprio Dorcas ad aver visto del potenziale in quel gruppo di ragazzi, e non poteva non pensare che sarebbe stata una buona idea vederli in azione per vedere se davvero erano portati. Perciò si mise subito a lavoro per organizzare il corso ad Hogwarts, sperando con tutta se stessa di avere ragione.

Ehilà ragazzi!
Come va? Sono stata un po incasinata in questi giorni e non so come può essere venuto il capitolo... che ne pensate? Troppo corto? Troppo noioso? Troppo scontato? Non lo so ditemi voi 😅
Comunque ecco l'entrata in scena della bella ma letale Dorcas Meadows! Non ho ancora descritto bene il personaggio ma lo farò, non temete. Per ora comunque me la immagino cosi: bellissima e potentissima. Ho pensato che dovesse essere così visto che nel quinto libro della saga Moody dice ad Harry (quando mostra la fotografia del primo Ordine) che Voldemort la uccide personalmente. Doveva essere una tosta e che ha dato del filo da torcere a Zio Voldy, altrimenti perché prendersi la briga di ucciderla personalmente? Coooomunuqe fatemi sapere che ne pensate e se la storia continua ad appassionarvi... l'anno scolastico sta per finire e tante sorprese stanno per arrivare, perciò... continuate a leggere!😅😉
Vi voglio bene, cià💙

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