19 marzo 1978
Quel sabato mattina le ragazze erano ancora tutte in dormitorio, nonostante avevano in programma di passare la giornata ad avvantaggiarsi con lo studio.
Emmeline era sotto la doccia e cantava a squarciagola una canzone dei Beatles; Mary si stava asciugando i capelli; Marlene e Alice, già vestite e pettinate, stavano sfogliando una rivista di abiti da sposa, sdraiate sul letto di Alice e commentando ogni abito che vedevano; e Lily, anche lei già pronta, aveva appena tirato fuori dal baule l'album fotografico che le aveva regalato Hagrid e stava finendo di inserire le foto.
Nonostante fossero passate settimane dal suo compleanno non aveva ancora avuto modo di finire di inserire tutte le foto nell'album, visto il poco tempo libero che aveva.
Perciò quella mattina decise di approfittare mentre aspettava le amiche per scendere a colazione.
«Wow guarda questo Alice!» stava esclamando Marlene indicando all'amica uno stupendo abito bianco molto stretto e completamente in pizzo. La ragazza lo osservò un attimo e poi disse «Marlene è bellissimo ma credo che non mi starebbe affatto bene. Non ho un fisico slanciato come il tuo, lo sai. E neanche i tuoi fianchi, a dire il vero.»
«Oh sciocchezze! Non hai nulla da invidiarmi!» la rassicurò Marlene.
«Non fraintendermi, sei bellissima Marl, ma io mi sento benissimo e perfettamente a mio agio con il mio corpo. Credo solo che questa tipologia di abiti non mi doni» le spiegò Alice sorridendo radiosa.
«Oh Alice quanto vorrei essere così sicura di me come lo sei tu!» mormorò Lily alzando gli occhi dalle foto.
«Già, non so come fai Alice» concordò Mary sedendosi accanto alla rossa.
«Oh ma ragazze dovreste essere a vostro agio anche voi! Avete dei corpi stupendi!» esclamò ancora lei.
«Mah, se lo dici tu...» borbottò Lily.
«Comunque io ancora non riesco a crederci che ti sposerai, Ali! Sono così contenta per voi!» disse Marlene.
«Già, anche io!» concordò Mary.
«Grazie ragazze, anche io non posso ancora crederci!» disse lei con gli occhi lucidi per l'emozione.
«Mi sembra ieri che tu gridavi come una pazza al povero Frank che aveva rovesciato l'inchiostro sul tuo compito, e invece sono già passati sei anni!» sorrise Lily.
«Già! Guarda come eravate piccini!» disse Mary ridendo e guardando una foto nell'album di Lily.
Era una foto scattata al quinto anno, dopo i G.U.F.O. che ritraeva tutto il gruppo dei Grifondoro del loro anno, prima dell'esame di Incantesimi. Erano tutti riuniti sulle scale d'ingresso in attesa di cominciare: le ragazze erano sedute con i libri aperti sulle ginocchia, le espressioni ansiose e agitate, tutte intente a ripassare; accanto a loro, i Malandrini, seduti rilassati e sorridenti (a parte Peter che sembrava sul punto di vomitare) e Frank, che abbracciava Alice cercando di calmarla.
Tutte si avvicinarono al letto di Lily per guardare insieme e sorrisero ricordando quel giorno e l'ansia che avevano provato.
«Dio è vero! Guarda che carini che eravate!» esclamò Emmeline avvicinandosi mentre si infilava la maglia.
«Per Godric ma avevo davvero quei capelli orrendi all'epoca?» disse Alice avvicinandosi ancora di più per guardare meglio.
Risero tutte della sua espressione schifata e Marlene la prese in giro dicendo «per fortuna che eri quella che sta bene con se stessa!»
«Oh ma io sto davvero bene con me stessa ma quei capelli sono orribili!» rise Alice. Continuarono a sfogliare l'album e a ridere e commentare le foto: ne trovarono alcune di un memorabile pigiama party del sesto anno in cui avevano tutte preso una sbronza clamorosa, e dalle foto si notava perfettamente visto che le ritraevano intente a fare una sfilata vestite con il peggior accostamento di abiti della storia e bottiglie di whisky e burrobirra sotto braccio; poi ne trovarono una in cui erano sugli spalti al campo di Quidditch, durante una partita, tutte vestite con i colori della loro casa e con in mano un enorme striscione raffigurante un leone ruggente e la scritta Forza Grifondoro!; poi ancora un'altra di Alice, Lily e Emmeline vestite eleganti prima di andare ad una cena al Lumaclub; una di Lily e Remus abbracciati e sorridenti davanti al portone, il primo giorno del quinto anno, quando furono nominati Prefetti entrambi; un'altra del quinto anno in cui era presente la squadra di Quidditch al completo, più una scocciata Lily Evans che guardava torva un raggiante James Potter che cercava di abbracciarla mentre brandiva la Coppa del Quidditch; una del sesto anno che raffigurava Sirius e Lily che discutevano animatamente in Sala Comune, gesticolando e guardandosi male a vicenda, seguita poi da un'altra foto in cui Lily rincorreva James brandendo un enorme libro di Antiche Rune e cercando di colpirlo in testa. Poi arrivarono a quelle di quell'anno e le cinque non riuscirono a far a meno di commentarle tutte sorridendo contente: a partire dalla prima foto scattata all'inizio dell'anno, quella in cui James, un braccio intorno alle spalle di Lily, rideva e si indicava la spilla da Caposcuola sul petto, mentre Lily lo guardava scettica, ma con un accenno di un piccolo sorriso sulle labbra; ne trovarono una della prima partita della stagione, che le ritraeva di nuovo tutte agghindate da perfette tifose; poi arrivarono al periodo di Natale e passarono alcuni minuti a ridere di gusto di una foto in cui Marlene tirava una palla di neve in faccia a Sirius, e Lily, accanto a lei, rideva appoggiandosi alla spalla dell'amica; dopo essersi riprese dalle risate girarono pagina e trovarono quella della mattina di Natale, dove Remus, Mary, Sirius, Marlene, James e Lily erano tutti vestiti bene e si abbracciavano sorridendo alla fotocamera; e alla fine arrivarono alle foto del compleanno di Lily e concordarono tutte che quelle fossero le più belle perché esprimevano a pieno tutto il bene che si volevano.
«Guarda quanto siete belli tu e James, Lily!» esclamò Emmeline con gli occhi a cuoricino guardando la foto di Lily e James che si baciavano.
«Si, adoro questa foto!» ammise la rossa.
«Questa è la mia preferita!» dichiarò Marlene osservando con un sorriso la foto in cui tutte loro scoppiavano a ridere un secondo prima che James scattasse la foto.
«Si concordo davvero, Marl! Esprime a pieno il bene che ci vogliamo e la nostra innegabile pazzia» disse Mary ridendo insieme alle altre.
Videro la foto di Lily, James e Sirius; una in cui erano Lily, Mary e Remus che sorridevano e si abbracciavano; una di Lily con i Malandrini al completo (e Lily si accigliò notando che Peter sembrava un po scocciato, ma lei attribuì quel suo atteggiamento al fatto che non fosse contento di farsi fotografare); una in cui Sirius prendeva in braccio Lily con una mano sotto le sue ginocchia e una intorno alla sua vita, mentre lei rideva a crepapelle e lui la faceva girare su se stesso; un'altra in cui Lily e James ballavano, con accanto Marlene stretta tra le braccia di Sirius; una in cui Alice e Emmeline si sbellicavano dalle risate guardando un tipo del quinto anno ubriaco fradicio che ballava in modo ridicolo; una in cui Frank abbracciava Alice da dietro e lei sorrideva e si indicava il bellissimo anello sull'anulare sinistro; una in cui Mary e Remus si baciavano stretti in un abbraccio; una in cui Marlene e Sirius si abbracciavano e sorridevano radiosi alla macchina fotografica; e alla fine la foto di gruppo che aveva scattato il compagno di squadra di James, in cui erano tutti stretti l'uno all'altra, con degli enormi sorrisi sui loro volti.
Erano tutti mischiati, ragazzi e ragazze, Malandrini e non, ed era una foto perfetta perché rappresentava proprio il legame che li univa.
Da ogni sorriso, da ogni sguardo, da ogni abbraccio, si capiva ciò che provavano in quel momento: spensieratezza, una forte amicizia e tanto tanto amore.
Concordarono in pieno che quella foto sarebbe rimasta impressa per sempre nei loro cuori, così come la loro amicizia e i ricordi di quell'anno scolastico così speciale.
»Sono proprio contenta che ci siamo avvicinate così ai ragazzi. Hanno reso quest'anno meraviglioso» mormorò Mary osservando i loro volti.
«Hai ragione Mary. Lily posso fare una copia di alcune di queste foto? Vorrei averne alcune anche io» disse Marlene.
«Certo, fate pure» rispose lei sorridendo e passandole l'album.
Marlene prese la bacchetta e la puntò sulla foto, poi disse «geminio» e in un attimo apparve una seconda foto identica alla prima.
«Marl, fanne una copia per tutte per favore» disse Alice alzandosi per rimettere nel baule la rivista di abiti da sposa.
Quando girò la copertina vide un orribile abito da damigella color rosa cipria, tutto fatto di balze e con un orrendo fiore sul fianco, e in attimo le venne in mente uno scherzo perfetto per le amiche.
Si stampò un sorriso entusiasta sul volto e cacciò un urlo che spaventò tutte, tanto che Emmeline si affrettò a chiedere «Ali! Che succede?!»
«Ho trovato il vestito perfetto per voi damigelle!!!» urlò lei saltellando e girò il giornale per mostrare l'abito alle amiche. Le ragazze lo osservarono un attimo ammutolite, poi spostarono lo sguardo sull'amica che sorrideva emozionata e poi di nuovo sull'abito.
«Stai scherzando, vero?» disse Lily bianca come un lenzuolo.
Sapevano tutte quanto odiasse i vestiti pomposi.
«Certo che no, Lily! Guardalo! È perfetto! È così... così...» esclamò Alice fingendosi così emozionata da non trovare le parole.
«Orribile» concluse lei con una smorfia di disgusto.
«Oh ma dai! Non è vero... si intonerebbe perfettamente al tuo incarnato, e con un cerchietto in testa o dei fiori...» stava dicendo Alice indicando l'immagine quando Illy la interruppe sbottando «frena, frena, frena, Prewett! Ti ha dato di volta il cervello per caso?!»
«Ma perché? Sareste tutte bellissime in questo colore, e stavo pensando che i ragazzi potrebbero indossare delle cravatte dello stesso colore! Anzi credo proprio che lo sceglierò come colore del matrimonio! Sarà tutto rosa cipria!» disse saltellando sul posto e battendo le mani eccitata.
Le amiche erano veramente sconcertate.
«Credo che questa faccenda del matrimonio ti stia dando alla testa, Prewett» commentò Emmeline scuotendo la testa e poi continuò «il rosa cipria è orribile, così scontato e fuori moda! Nemmeno mia nonna lo sceglierebbe!»
«Bè la sposa sono io e decido io! Perciò voi vi vestirete con questi abiti e i ragazzi metteranno le cravatte dello stesso colore, poi metterò fiori e balze ovunque!» continuò lei imperterrita.
«Potrei vomitare» borbottò Emmeline.
«Alice ti prego, ragiona! Sei una sposa giovane e allegra vuoi davvero un matrimonio serio e pomposo in rosa cipria?!» la supplicò Marlene con una faccia schifata.
Lei le squadrò un attimo, cercando di rimanere seria, poi scoppiò a ridere non riuscendo più a trattenersi e le amiche pensarono che fosse impazzita davvero.
Infatti Mary chiese «perché ridi?»
Ma la ragazza aveva le lacrime agli occhi per le risate e si teneva la pancia, non riuscì a rispondere e le fece cenno di aspettare.
Dopo un paio di minuti ed essersi ripresa un po, si asciugò gli occhi e disse «avreste dovuto vedere le vostre facce! Godric, avrei dovuto farvi una foto e metterla nel tuo album, Lily. Stavo scherzando! Vi pare che io, Alice Prewett amante dei colori, vi farei indossare un noiosissimo rosa cipria? Bleah... certo che no!»
E rise di nuovo. A quel punto le amiche tirarono un sospiro di sollievo e Lily esclamò «questa ce la paghi, Prewett!»
Si alzò cercando di prenderla, ma quella, che se lo era aspettato, corse via verso la porta e scese di corsa le scale, urlando e ridendo, con le compagne che le correvano dietro.
Entrò in Sala Comune e trovò Remus e James che chiacchieravano in piedi davanti al fuoco così si fiondò verso di loro, urlando «aiutatemi! Proteggetemi, vogliono uccidermi!»
I due rimasero interdetti vedendo la ragazza nascondersi dietro di loro mentre ancora rideva e le amiche raggiungerli con aria minacciosa.
«Che sta succedendo Alice?» chiese Remus.
«Prewett, esci e affrontaci a testa alta da vera Grifondoro!» esclamò Emmeline brandendo un cuscino come un arma.
«Scordatelo! Questi due prodi cavalieri salveranno me, una donzella in pericolo, da voi, bestie feroci!» disse Alice sbirciando da sopra la spalla di Remus e continuando a ridere.
«Ragazze ma che sta succedendo?» chiese James divertito.
«Fatti da parte Potter. È una questione tra ragazze. La qui presente Prewett ha osato farci uno scherzo orribile e dovrà pagarla cara» rispose Lily seria.
James sbirciò Alice dietro di lui che gli sussurrò «non ascoltarla James. Sii uomo e aiutami!»
«Mi sembrano pericolose Alice» borbottò lui.
«Cosa vuoi in cambio? Ti regalo tutta la mia collezione di figurine delle cioccorane se ti liberi di loro» disse lei.
«Mmm interessante...» mormorò James valutando l'idea.
«James! Non puoi farti corrompere!» lo ammonì Lily.
«Bene ragazze, perché non ci spiegate cosa è successo? Io e James saremo i giudici e valuteremo la situazione, dopo di che decideremo la sorte della signorina Prewett» disse Remus ragionevole.
Le ragazze si guardarono un attimo e poi annuirono e si sedettero sul divano. I ragazzi fecero sedere Alice sulla poltrona e presero posto in piedi davanti a loro.
«Bene Lily spiegaci cosa è successo» disse Remus.
«Certo! Ecco cosa è successo: questa dolce e innocua ragazza ha pensato bene di torturarci per almeno dieci minuti dicendo che ci avrebbe fatto indossare un orribile abito rosa cipria al suo matrimonio! Un orribile, orribile abito!» disse Lily rabbrividendo.
«Oh ma andiamo non era così orribile! Era bruttino e un po pomposo si, ma non così eccessivo!» esclamò Alice in sua difesa.
«Cioè, state facendo tutto questo casino per un abito?» chiese Remus incredulo.
«E ti sembra poco? Noi saremo le damigelle non possiamo permetterci di presentarci con un abito così brutto!» esclamò Emmeline.
«Esatto!» annuirono le altre.
«Oh ma dai era solo uno scherzetto innocente!» disse Alice ridendo.
«Ho perso dieci anni di vita in quel momento!» la rimproverò Lily facendola ridere ancora.
La sua faccia era così buffa che nemmeno James riuscì a resistere e scoppiò a ridere seguito a ruota da Remus e dalle altre. Infine anche Lily si aprì in un sorriso.
«Allora, qual'è il verdetto?» chiese Mary.
James e Remus si guardarono e poi James disse «bene, per il potere conferitomi da Godric Grifondoro dichiaro la qui presente signorina Prewett colpevole di alta malandrineria, pertanto dovrà scontare la seguente pena: non potrà assolutamente, e ripeto assolutamente, scegliere l'abito delle damigelle, ma dovrà accontentarsi di quello scelto dalle suddette ragazze. Ma, visto che lei è la sposa, la signorina Prewett potrà partecipare alla scelta dell'abito e potrà scegliere un accessorio che le damigelle indosseranno, basta che non sia ridicolo. Detto questo, è tutto. L'udienza è tolta.»
Le ragazze festeggiarono entusiaste mentre Alice si fingeva disperata e Mary andava ad abbracciarla, poi scoppiarono di nuovo a ridere.
«Mi sembra un compromesso equo, che ne dici Alice?» chiese Lily ridendo.
«Si hai ragione. È stato un processo giusto» annuì lei e strinse la mano a James e Remus ringraziandoli.
Poi le ragazze tornarono di nuovo di sopra ridendo e scherzando.
Quando la porta si fu chiusa James si buttò sul divano e borbottò «ragazze... mi faranno diventare matto.»Ragazzi mi sono divertita troppo a scrivere questo capitolo! 😂😂
Ci voleva qualcosa di divertente e credo che sia venuto bene... fatemi sapere il vostro parere però mi raccomando! 😉 lo sapete che ci tengo un sacco!
Vi adoro 😘
STAI LEGGENDO
Il Legame Che Ci Unisce
FanfictionMi sono immaginata molte volte come potesse essere la storia prima di Harry Potter, la storia dei suoi genitori, di come si sono conosciuti e innamorati. Ma anche la storia e le avventure dei Malandrini. E così mi trovo qui, a mettere nero su bianco...