Capitolo 32: Rancori crescenti

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Peter Minus si trovava a casa sua, nella sua camera da letto e faceva avanti e indietro come un' anima in pena. Non aveva chiuso occhio tutta la notte. L'ansia per quello che aveva fatto era stata insopportabile. Da quando il gufo era uscito dalla sua finestra con la lettera legata stretta alla zampa, il suo cuore aveva iniziato a battere furiosamente. Aveva pensato a lungo a come mettere in atto il suo piano, e alla fine gli era venuta un idea, o meglio gliel'aveva fatta venire Marlene il penultimo giorno di scuola.

Flashback
Peter era in biblioteca mentre cercava un libro per finire la sua relazione sui vampiri, quando delle voci provenienti dal corridoio dietro di lui, lo riscossero dai suoi pensieri.
Erano Alice e Marlene che chiacchieravano tra loro.
«Spero che andrà bene a casa di Frank con sua madre» sospirò Alice.
«Ma certo che andrà bene, perché non dovrebbe?» chiese Marlene.
«Non so, ho la sensazione di non piacerle molto» disse la ragazza, triste.
«Ma certo che le piaci Alice! È che magari essendo Frank figlio unico, sua madre pretende un po troppo. Ma voi vi amate, Alice, e questo le basterà credimi. Per lo meno a voi nessuno impedisce di stare insieme» disse la bionda abbassando lo sguardo.
«Perché, chi ti impedisce di stare con Sirius?» le domandò Alice preoccupata.
«I miei non vogliono che io abbia relazioni. Hanno accettato Marcus solo perché era un purosangue amico di famiglia. Come pensi che reagiranno quando sapranno di Sirius e del fatto che se ne è andato di casa? Non lo tollereranno mai. Faranno di tutto per farci lasciare» sospirò Marlene.
L'amica la guardò e le accarezzò il braccio in segno di conforto, poi disse «Marl io credo che se per te è davvero importante allora devi batterti con tutta te stessa. E se loro non lo capiranno allora vuol dire che dovrete cavarvela da soli.»
«Loro non mi hanno mai capita, Alice. Sempre troppo presi dai loro ideali e dal lavoro. Mia madre poi ha questa stupida convinzione del fatto che noi siamo superiori solo perché siamo dei McKinnon. L' estate scorsa mi ha detto che ha iniziato a pensare al mio futuro sposo. Che avrebbe scelto lei tra i figli delle migliori famiglie purosangue. Abbiamo avuto una tremenda lite; per la prima volta è intervenuto mio padre dicendo che prima avrei dovuto finire la scuola e poi ci avremmo pensato. Ma lui non ha voce in capitolo, è solo riuscito a ritardare la cosa. Una volta finita la scuola vorranno che mi sposi.»
«E allora tu rifiutati, Marlene! Sei una ragazza forte, puoi farlo! Non puoi permettere che decidano la tua vita. E poi non sarai sola, noi saremo sempre al tuo fianco» disse Alice in tono deciso. La bionda la guardò e sorrise «hai ragione Alice! Non glielo permetterò. Anche a costo di essere diseredata io mi batterò per il mio futuro.»
«Brava ragazza! Così si fa!» esclamò Alice guadagnandosi un'occhiata dalla bibliotecaria.

Peter aveva ascoltato tutto in silenzio e una lampadina si era accesa in lui: da quando Marlene era entrata nella vita di Sirius lui era cambiato, come anche gli altri due Malandrini a causa delle ragazze. Perciò avrebbe incominciato da lui per cercare di riportare le cose alla normalità. Avrebbe trovato il modo di far sapere alla famiglia di Marlene della loro storia, così che i genitori le avrebbero impedito di stare con Sirius e lui sarebbe tornato quello di una volta. Perciò quel pomeriggio prese coraggio e iniziò a scrivere la lettera. Gli ci volle tutto il pomeriggio perché i sensi di colpa continuavano a fargli cambiare idea, ma poi quando la madre gli chiese come mai non passava il capodanno con i suoi amici, si decise che era la cosa giusta da fare. Un giorno lo avrebbero ringraziato per questo, o almeno era quello che credeva lui. Continuava a ripetersi questa frase nella testa cercando di convincersi. La lettera che aveva scritto continuava a rimbombargli nella mente, l'aveva letta così tante volte da averla imparata a memoria:

Cari signori McKinnon,
Sono un compagno di Marlene e vi scrivo perché sono molto preoccupato per lei. Da un po di tempo ha intrapreso una relazione con Sirius Black, e credo che questo non gioverà alla sua situazione scolastica e nemmeno alla sua reputazione. Saprete di certo del fatto che Sirius è stato diseredato dalla famiglia per le sue convinzioni per niente da purosangue. E in più qui a scuola ha la fama di un dongiovanni e sicuramente per lui Marlene sarà solo un'altra delle sue conquiste. Per questo vi chiedo di intervenire, lui deve averle fatto il lavaggio del cervello perché lei crede che lui la ami e che staranno insieme per sempre, anche se so che non sarà così. Credo che solo la vostra autorità le impedirà di rovinarsi la vita.
So che agirete solo per il suo bene,
Grazie
Un amico preoccupato di Marlene.

Si, aveva sicuramente fatto la cosa giusta. In fondo i suoi genitori le volevano bene e sapeva che erano severi quindi sarebbero riusciti ad impedirle di stare ancora con Sirius. Peter pensava che Marlene fosse la solita ragazzina viziata abituata ad avere tutto e quindi di fronte alla scelta tra Sirius e perdere tutto, lui era sicuro che lei avrebbe scelto la seconda. Ma non aveva fatto i conti con i sentimenti, una cosa che a lui era sconosciuta. Voleva bene ai suoi amici, ma ciò che lo aveva spinto all'inizio ad avvicinarsi a loro era stato il fatto che sapeva che aveva bisogno di qualcuno di più forte di lui che lo avrebbe protetto. Era sempre stato bullizzato dai ragazzini della sua età che vivevano nel paesino dove viveva lui, perciò quando iniziò la scuola a Hogwarts era deciso a trovare qualcuno più forte di lui dietro cui ripararsi. Certo non si aspettava di diventare amico con quei tre ragazzi che presto sarebbero diventati i più popolari della scuola. Ma ce l'aveva fatta: finalmente nessuno si approfittava più di lui. Certo i Serpeverde lo prendevano in giro ogni tanto, ma poi i suoi amici gliela facevano pagare e questo era proprio quello che aveva sempre voluto lui. Si era molto affezionato a loro, ma la paura di tornare ad essere da solo contro il mondo era più forte dell'affetto che provava per gli amici. Per questo era riuscito a mettere a tacere i sensi di colpa per quello che stava per fare a Sirius. Perché sapeva che lo avrebbe ferito stare lontano da Marlene, ma pur di riavere il gruppo riunito era disposto a tutto.
E questo era solo l'inizio. Solo il primo atto sbagliato ed egoista che il piccolo Peter Minus, che piccolo ormai non era più, avrebbe commesso per salvarsi la pelle, per stare dalla parte dei vincenti, a tutti i costi.
Ma come abbiamo detto, non aveva fatto i conti con i sentimenti: Marlene non si sarebbe arresa così facilmente. Non le importava niente dei soldi e del buon nome dei McKinnon. Per tutta la vita era stata zitta e aveva subìto ciò che la madre le imponeva, ma la storia con Marcus e l'amicizia con le sue compagne l'aveva cambiata. Aveva capito che non poteva vivere quella vita che la madre le stava programmando con tanta cura. Non voleva finire come lei: costretta a sposarsi con un uomo che non amava e costringendo anche i suoi futuri figli a fare lo stesso. E ora aveva un buon motivo in più per opporsi, e quel motivo aveva i capelli neri e gli occhi più profondi che lei avesse mai visto. Sirius Black era l'unico che la capisse veramente, ed era l'unico che amava con tutto il suo cuore. Sapeva che insieme ce l'avrebbero fatta. Si sarebbero battuti mano nella mano contro il mondo se fosse stato necessario. E si sarebbero presi quella vita che gli spettava a tutti i costi.
Ecco la differenza tra Peter e Marlene: lei aveva un motivo per cui combattere e il coraggio di farlo, lui invece era sempre stato solo e il suo cuore era pieno di crepe provocate negli anni.
I ragazzi che lo bullizzavano, il padre che aveva abbandonato lui e la madre quando lui era piccolo, la cotta che aveva sempre avuto per Lily ma che lei non aveva mai ricambiato, scegliendo poi uno dei suoi migliori amici. E infine l'essere messo da parte proprio da quelli che lui credeva l'avrebbero sempre protetto, che pensava ci sarebbero sempre stati per lui. Tutto questo aveva segnato nel profondo Peter, aveva crepato il suo cuore, irrimediabilmente.

Piccola parentesi sulla vita di Peter. Che ne pensate? Ho riletto un sacco di volte questo capitolo riflettendo se fosse la cosa giusta da scrivere, ma poi ho pensato che dovesse davvero andare così. Io credo che quello che ha spinto Peter a tradire i suoi amici non sia nato così da un giorno all'altro, doveva sicuramente avere radici ben fondate. Secondo me è stato il frutto di una serie di cose successe nel corso della sua vita che l'hanno portato a fare le scelte che ha fatto. Perciò mi è venuto in mente questo capitolo... fatemi sapere che ne pensate voi 😉

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