Capitolo 53: M.A.G.O.

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Arrivati ai primi di giugno, una tensione palpabile si incominciò a percepire tra gli allievi del quinto e del settimo anno. Gli esami erano imminenti e ognuno a modo suo cercava di non farsi sopraffare dall'ansia: Lily e Remus erano diventati suscettibili e silenziosi, e scattavano ad ogni minimo rumore mentre studiavano, tanto che una sera in Sala Comune una bambinetta del primo anno scoppiò a piangere dopo che Lily le aveva urlato contro solo per aver starnutito troppo forte mentre lei ripeteva una complicata formula di trasfigurazione. Era toccato poi a James andare a consolare la bambina e a scusarsi con lei per il comportamento della sua ragazza. Mary piangeva più del solito e nei momenti più improbabili; Alice e Frank passavano ore da soli isolandosi da tutti; Emmeline e James erano semplicemente molto silenziosi;
Peter diventava ogni giorno più pallido; e Sirius e Marlene si rintanavano sempre più spesso in posti appartati, affermando che era l'unico modo che avevano per non impazzire. Quando James aveva proposto a Lily un atteggiamento simile a quello degli amici lei lo aveva rincorso per tutto il castello minacciandolo con un libro di trasfigurazione di ottocento pagine della biblioteca, salvo poi alla fine scoppiare a piangere sulla spalla di James dicendo che era una fidanzata orribile perché lo stava trascurando. Passato lo sgomento iniziale dovuto al cambio repentino di comportamento della sua amata, a James era toccato di nuovo consolare una ragazza in lacrime, e sta volta era la sua ragazza. Quando quella mattina entrarono in Sala Grande per la colazione nessuno aveva molta voglia di parlare, così in men che non si dica si trovarono di nuovo tutti fuori ad aspettare che i professori e gli esaminatori preparassero la sala per il primo esame teorico, Incantesimi. Quando furono richiamati e presero posto, la professoressa McGranitt disse «bene, valgono le stesse regole dei G.U.F.O quindi non parlate con i vostri vicini di banco, e non cercate di imbrogliare perché verrete bocciati all'istante. Potete cominciare.»
Tutti girarono i fogli e iniziarono a rispondere alle domande.
Due ore dopo, la voce della professoressa annunciò che l'esame era finito, e con uno svolazzo della bacchetta i fogli si alzarono e atterrarono fra le sue braccia, e loro poterono uscire fuori.
«Bè non è andata così male, non era difficile» commentò James sorridendo agli altri.
«Zitto Potter, non è ancora finita. Questo era solo l'inizio» ringhiò Lily.
Nel pomeriggio si trovarono di nuovo tutti fuori la sala per la prova pratica.
Vennero chiamati a gruppi, in ordine alfabetico, perciò uno dei primi fu proprio Sirius, che entrò camminando tranquillo insieme ad Avary e Narcissa Black.
Siccome una volta finito l'esame gli studenti non tornavano lì, gli amici non potevamo sapere come erano andati. Dopo Sirius fu il turno di Coote, Davies, Evans e Foley.
Lily entrò tremando leggermente ed andò a sedersi davanti ad un vecchio mago quasi completamente calvo, ma dall'aria gentile.
«Ah signorina Evans! Che piacere rivederla!» esclamò l'insegnante quando la vide.
«Anche per me è un piacere, professore» sorrise lei un po più tranquilla.
«Scommetto che mi stupirà proprio come ha fatto al quinto anno, signorina. Prego mi faccia vedere. Cominciamo con un incantesimo di levitazione per riscaldarci e poi continueremo con qualcosa di un po più avanzato.»
Lily eseguì perfettamente tutte le richieste del vecchio professore, che alla fine le battè le mani entusiasta ed esclamò «splendido signorina Evans! Splendido davvero! Può andare.»
Quella sera non ebbero molto tempo per scambiarsi pareri o chiacchierare ma ripassarono per Trasfigurazione, l'esame del giorno dopo.
Durante il compito scritto della mattina dopo Lily riuscì anche a passare qualche suggerimento a Peter, seduto alla sua destra e a Mary, alla sua sinistra, che avevano sempre avuto più difficoltà degli altri in quella materia. La pratica fu un po più difficile. James fu esaminato dalla professoressa Marchbanks, una donna molto anziana e piccolina, ma dall'aria severa, che lo accolse dicendo «Potter. Ci rivediamo. Non ho avuto il piacere di esaminarti al quinto anno in Trasfigurazione ma secondo il professor Tofty sei un vero talento, perciò stupiscimi. E spero che tu faccia meglio di tuo padre, a lui non era andata granché Trasfigurazione.»
«Bè si, papà non è un granché in questo campo, se la cava meglio in Incantesimi. Io invece sono bravo in tutto» sorrise gioviale James e vide con la coda dell'occhio il corvo che Piton avrebbe dovuto trasfigurare diventare completamente rosso, invece che tramutarsi in un calice.
Il ragazzo si era distratto prestando attenzione a James, invece che al suo incantesimo, e aveva sbagliato.
James non potè far a meno di aprirsi in un grande sorriso quando il professor Tofty disse in tono incoraggiante «non si preoccupi signor Piton, può capitare a tutti di commettere errori quando si è sotto pressione. Si concentri e continui.»
Alla fine della prova la vecchia professoressa era entusiasta di James e di come aveva svolto l'esame e lo trattenne più del dovuto facendogli un sacco di complimenti «davvero sorprendente Potter! Poche volte mi è capitato di vedere studenti così brillanti in Trasfigurazione! Sai chi è l'ultimo che mi ha stupito così ad un esame? Albus Silente! Fantastico, davvero! Puoi andare ora.»
La mattina dopo, per chi di loro seguiva quel corso, toccò a Pozioni.
Lily cercò di sedersi in modo che gli amici potessero seguire quello che faceva lei e si mosse più lentamente e precisa del solito in modo che gli altri stessero al suo passo.
L'ultimo esame che fecero tutti insieme fu Difesa contro le Arti Oscure, dove nessuno di loro ebbe difficoltà. James e Lily si ritrovarono ed essere esaminati insieme e alla fine il professor Tofty, che era con James, disse «bene Potter, un' ultima cosa e abbiamo finito. Potresti per favore evocare un Patronus?»
James annuì, chiuse gli occhi e pensò intensamente a Lily, poi pronunciò «Expecto Patronum.»
Un cervo argentato con delle enormi corna e un portamento fiero scaturì dalla sua bacchetta.
Nello stesso istante, a pochi passi da lui un altra voce aveva esclamato «Expecto Patronum» e una bellissima cerva d'argento si affiancò all'enorme animale. James incontrò gli occhi di Lily, e un sorriso dolce si aprì sui volti di entrambi mentre i patroni facevano il giro della stanza attirando gli sguardi stupefatti di tutti.
«Ma è fantastico!» esclamò il professor Tofty entusiasta.
«Questo vuol dire che siete due spiriti affini!»
I due ragazzi si costrinsero a distogliere lo sguardo e a sorridere ai professori che li congedarono ancora entusiasti. Una volta fuori, si trovarono da soli e James prese per mano Lily, facendola voltare verso di lui. Le sorrise dolcemente e poi mormorò «da quanto è cambiato il tuo patronus? Mi ricordavo fosse una civetta.»
«Infatti lo era. Ma non ero più riuscita ad evocare un patronus corporeo dalla morte dei miei, quindi non lo sapevo nemmeno io che era cambiato» gli spiegò lei.
James la guardò e le accarezzò il viso dolcemente.
«Quindi siamo spiriti affini, chi lo avrebbe mai detto?» sorrise lei appoggiando la guancia sulla mano di lui.
«Eh già, sorpresa Evans?» le chiese James sorridendo.
«Se me lo avessero detto qualche mese fa sicuramente si, ma ora... Non lo sono per niente» rispose lei alzandosi in punta di piedi per baciarlo.
«Nemmeno io» disse James sulle sue labbra.

Quella sera festeggiarono tutti la fine degli esami in Sala Comune, facendo festa fino a tardi, e quando finalmente anche l'ultimo gruppetto di ragazzini fu rientrato in dormitorio, i ragazzi si ritrovarono a chiacchierare tutti insieme davanti al camino spento.
«Cavoli ragazzi non posso crederci che abbiamo già finito gli esami!» esclamò Frank ad un certo punto.
«Già. La scuola sta finendo davvero ormai» sospirò Emmeline.
«Io non sono pronta a dire addio a questo castello» mormorò tristemente Alice appoggiando la testa sulla spalla di Frank.
«Nemmeno io» dissero gli altri in coro. Si guardarono sorridendo e per un po nessuno disse niente, ognuno perso nei propri pensieri.
«Ragazzi vi ricordate quando Alice ha sgridato il povero piccolo Frank perché le aveva fatto cadere l'inchiostro sul tema?» disse James sorridendo e facendo sorridere tutti gli altri.
«Già, eravamo proprio seduti a quel tavolo là» sospirò Alice immersa nel ricordo.
«Mi hai spaventato a morte quella volta! Ho avuto paura di te per un sacco!» si lamentò Frank facendoli ridere.
«Avevo impiegato un sacco di tempo a fare quel compito! E tu lo avevi rovinato! E comunque non ho gridato così forte» ribatté lei.
«Oh si invece, mi ricordo che anche Peter era scappato via» disse Sirius.
«Eri spaventosa, Prewett, davvero» pigolò Peter provocando una nuova ondata di risate.
«Ma perché vogliamo parlare di quando Sirius ha trasformato i capelli di Lily in un cespuglio?» fece Alice scoppiando a ridere all'occhiataccia della sua amica rossa.
«Quelle bacche azzurre stavano un incanto con la tua carnagione, Evans» disse Sirius ridendo come un matto.
«Molto spiritoso, Black. Ma forse ti sei dimenticato di come mi sono vendicata?»
Sirius rabbrividì al ricordo mentre Remus, Peter e James si sbellicavano dalle risate.
«Per niente, cara rossa. Le mie chiappe non sono più state le stesse dopo quelle pustole! Nemmeno Madama Chips riusciva a curarle!» esclamò Sirius sconvolto.
«Bè io ricordo piuttosto bene quando mi avete messo quei ragni nella pozione, che l'hanno fatta esplodere. Ho dovuto ripulire l'intera aula senza magia perché Lumacorno non credeva che non ero stata io» disse Marlene indignata guardando i Malandrini che ridevano.
«Certo che ce ne siamo fatti di dispetti eh?» sorrise James.
«No, James. Voi avete fatto a noi un sacco di dispetti! E noi ci siamo vendicati poi, quindi la colpa è sempre e comunque tutta vostra» disse Lily guardandolo torva.
«Oh bè si. In effetti è vero, però abbiamo anche fatto scherzi innocenti che hanno fatto divertire tutti. Ricordate quello di Halloween del quarto anno?»
«Quando avete messo nel succo di zucca dei Serpeverde quella pozione che li ha colorati tutti di rosso e oro?» chiese Mary sorridendo.
«No, quello era il terzo anno. Al quarto abbiamo incantato tutte le zucche in modo che insultassero tutti i Serpeverde ogni volta che provavano ad aprire bocca» la corresse Remus ridendo.
«Bè si, quelli facevano ridere davvero. Vedere quel brutto di Mulciber colorato di rosso non ha avuto prezzo! Sembrava un enorme pomodoro troppo maturo!» disse Lily ridendo di gusto insieme agli altri.
Passarono un altra buona ora a ridere tutti insieme, felici e finalmente rilassati, liberi per una volta da ogni pensiero, poi andarono a dormire, ignari del fatto che le loro vite stavano per essere stravolte bruscamente.

Ciao ragazzi!
Eccomi con un altro  capitolo... i tanto temuti esami! Che ne pensate? È un capitolo un po di passaggio diciamo, quindi non è nulla di che ma ho già in mente il prossimo e preparatevi perché sarà una bomba!!💣💥
Vista la situazione e visto che abbiamo un sacco di tempo libero probabilmente pubblicherò più spesso, quindi state in campana perché tornerò a breve e non vedo l'ora di sapere che ne penserete degli sviluppi che prenderà la storia 😁
Detto questo, passiamo alle cose serie: mi raccomando, in questi giorni adottate tutte le misure di sicurezza necessarie per salvaguardare voi stessi e i vostri cari!  Se tutti noi ci impegniamo nel nostro piccolo, riusciremo ad uscire da questa brutta situazione. Perciò #restiamoacasa a leggere un libro, ascoltare musica, guardare film e serie tv, leggere storie qui su wattpad... insomma fate qualsiasi cosa purché lo facciate in casa! So che le belle giornate di questi giorni non aiutano e ci fanno venir voglia di uscire, ma NON FATELO! ve lo chiedo per favore, impegnatevi tutti, pensate ai vostri nonni, i vostri genitori, a tutte quelle persone che non hanno un sistema immunitario forte e che quindi sono molto a rischio!

STATE A CASA!
Vi voglio bene, a prestissimo 😘

Il Legame Che Ci UnisceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora