Capitolo 44: Un brutto San Valentino

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14 febbraio 1978

Era passato qualche giorno dal magnifico compleanno che i ragazzi avevano organizzato per Lily e tutto era andato secondo i piani.
La ragazza si era divertita molto ed era riuscita a scacciare via i pensieri tristi e il dolore per la perdita dei genitori.
Marlene e Sirius, dopo che a lei era tornata la memoria, avevano deciso di non dire niente agli amici per paura che potessero mettersi nei guai facendo qualche sciocchezza per vendicarsi. Perciò, dopo che con riluttanza Sirius aveva promesso a Marlene di non fare niente, non ne avevano più parlato.
Ma nonostante la promessa Sirius non poteva far a meno di pensare costantemente a quello che la sua ragazza aveva passato e non riusciva a non ribollire di rabbia. Essendo molto bravo a mascherare i suoi sentimenti, nessuno si era accorto che qualcosa lo turbava, a parte Marlene e James, ovviamente. Marlene sapeva che lui ci rimuginava su ma lui continuava a negare e a rassicurarla, e James aveva notato che c'era qualcosa che non andava, ma ogni volta che provava a parlarne con lui, Sirius allontanava il discorso e cambiava argomento.
James sapeva che non avrebbe potuto costringerlo a confidarsi, perché Sirius era fatto così: era ostinato e testardo e si teneva tutto dentro finché alla fine non scoppiava.
Perciò era sicuro che alla fine il suo migliore amico gli avrebbe rivelato il motivo del suo malessere.
In quei giorni Sirius non faceva altro che pensare a un modo per farla pagare a Mulciber senza farsi beccare, perché sapeva che Marlene non sarebbe stata contenta.
Aveva deciso che avrebbe cercato di prenderlo da solo, perché sapeva che se ci fossero stati anche gli altri Serpeverde si sarebbe scatenata una nuova battaglia e non voleva coinvolgere i suoi amici. Era una cosa tra loro due. Perciò appena ne aveva l'occasione si appostava nei sotterranei, nei pressi della sala comune dei Serpeverde e aspettava di coglierlo di sorpresa. Ma fino ad allora non aveva avuto fortuna.
Quel sabato, essendo San Valentino, era prevista una gita ad Hogsmede e i Grifondoro del settimo anno avevano deciso di andare tutti insieme e passare un pomeriggio tranquillo tra amici. Avendo deciso di andare al villaggio subito dopo pranzo, si presero la mattina per studiare un po e prepararsi con calma.
Nel dormitorio dei ragazzi, James stava facendo una doccia, mentre gli altri chiacchieravano tranquilli.
Solo Sirius era taciturno e, dopo essersi vestito in silenzio e aver controllato la Mappa del Malandrino, uscì dalla stanza senza rivolgere la parola a nessuno.
Poco dopo essersi richiuso la porta alle spalle, James uscì dal bagno e notò la sua assenza, così chiese agli altri «dov'è Sirius?»
«È uscito poco fa. Non sappiamo dove sia andato, non ci ha degnato di uno sguardo e nemmeno di una parola» rispose Peter, e dalla sua voce si percepiva tutta il suo risentimento nei confronti dell'amico.
James e Remus si scambiarono uno sguardo e il secondo disse «che cosa gli sta succedendo, Ramoso?»
«Non ne ho la più pallida idea, Remus. Non riesco a tirargli fuori una parola!» ammise James frustrato lasciandosi cadere sul letto.
Si passò la mano tra i capelli, nervoso e pensieroso, cercando di venire a capo a quel mistero.
«Avrà litigato con Marlene?» chiese Peter, che dentro di sé già faceva i salti di gioia.
«No, non credo. Con lei mi sembra sempre normale, anche se molto più apprensivo da quando è stata attaccata» rispose James.
Peter riuscì a stento a mascherare la delusione.
«A me sembra che sia cambiato da dopo il compleanno di Lily» fece Remus perplesso.
«Si anche a me è sembrato, ma cosa può essere successo? Ci siamo divertiti tutti un mondo e lui mi era sembrato felice» disse James.
«Non lo so, ma qualcosa deve essere successo per forza. Continua a sparire di tanto in tanto ed è sempre così silenzioso. Per Godric, quel Black mi manderà al manicomio!» sbottò Remus.
Dopo qualche attimo di silenzio James si alzò e prese la Mappa del Malandrino dal letto di Sirius, che era talmente concentrato quando era uscito che si era perfino dimenticato di cancellarla.
La scrutò attentamente cercando il puntino con il nome del suo migliore amico, e alla fine lo vide: era nei sotterranei, e non era solo, con lui c'era Mulciber.
James aggrottò le sopracciglia e pensò al motivo per il quale Sirius era nei sotterranei in compagnia di quella serpe. Doveva esserci andato di sua spontanea volontà, ma perchè?
Guardò lungo i corridoi dei sotterranei in cerca dei puntini con i nomi degli altri Serpeverde, ma non ce ne erano. Si era aspettato di vederli tutti lì e immaginava già una battaglia in corso, ma si sbagliava.
Alzò lo sguardo su Remus e disse «l'ho trovato. È nei sotterranei con Mulciber. Dobbiamo scoprire che cosa sta facendo. Vieni.»
Prese il mantello dell'invisibilità e fece cenno all'amico di seguirlo, troppo presi dai propri pensieri per pensare ad avvertire Peter, che era in bagno. Quando un paio di minuti dopo il ragazzo uscì dal bagno pensando di trovarli ancora lì, si accorse di essere solo. Un misto di rabbia e delusione lo invasero: lo avevano messo da parte di nuovo.

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