12 gennaio 1978
Dopo due giorni d'infermeria, finalmente Marlene fu dimessa e il buon umore tornò nel gruppetto di amici Grifondoro.
Ormai avevano preso la faccenda dello girare sempre insieme ancora più sul serio. Dopo quello che era accaduto a Marlene capirono che i Serpeverde facevano sul serio e non potevano più permettersi di rischiare.
La notizia che la ragazza si era svegliata ma che non ricordasse chi l'aveva aggredita era girata velocemente nel castello e tutti si chiedevano chi avesse mai potuto commettere un gesto così malvagio.
Sirius aveva cercato di parlare con Regulus più di una volta, ma senza successo. Il ragazzo di volatizzava ogni volta che si incrociavano.
Ora che Marlene stava bene era diventata quasi un ossessione scoprire chi l'aveva aggredita.
Più volte lei e gli amici gli avevano detto di lasciar perdere e che la verità sarebbe venuta a galla prima o poi, ma il ragazzo non ne voleva sapere.
Quella mattina, dopo colazione, si trovavano fuori dalla serra mentre aspettavano la professoressa di erbologia, quando delle voci si avvicinarono a loro. Capirono subito che si trattava dei Serpeverde, che facevano lezione con loro, così Marlene affiancò Sirius, gli prese il viso tra le mani per guardarlo negli occhi, e gli disse «Sirius per favore non fare sciocchezze. Non rispondere alle loro provocazioni.»
Lui la guardò e rispose a denti stretti «non posso assicurarti niente McKinnon.»
In quel momento il gruppo verde-argento si parò davanti a loro e Avery esclamò «ma guardate ragazzi, la principessina si è svegliata!»
E scoppiò a ridere insieme agli altri.
«Per fortuna che ti sei ripresa, McKinnon. Eravamo tanto in pena per te» aggiunse sarcastico Lestrenge.
«Come se non sapessimo che è stato uno di voi schifosi» ribatté Frank.
«Così ci offendi Paciok! E comunque nessuno ha chiesto la tua opinione» disse Rodolfus e poi aggiunse guardando Lily «e poi fidati, se fossi stato io, se lo ricorderebbe di sicuro. La sanguemarcio non si è scordata del nostro incontro immagino, vero rossa?»
A quel punto James e Sirius scattarono e Lily e Marlene dovettero trattenerli per evitare che si gettassero addosso a Lestrenge.
I Serpeverde ridevano di gusto.
«Solo dei perdenti come voi potrebbero fare questo a una ragazza. Gli uomini veri non hanno bisogno della violenza per stare con una donna» rispose velenosa Emmeline facendo due passi verso di loro.
A quelle parole i Serpeverde smisero di ridere e Mulciber si avvicinò a lei, minaccioso.
«Ripetilo se hai il coraggio, sgualdrina!» ringhiò.
«Che c'è hai la coda di paglia?» gli chiese lei guardandolo negli occhi.
Il ragazzo diventò rosso dalla rabbia e con uno spintone la fece cadere a terra. James in un attimo si liberò di Lily, anche se ormai non lo teneva più, e con due falcate fu davanti al ragazzo.
«Non ti azzardare ad alzare un dito su di lei, Mulciber» ringhiò ad un palmo dal suo viso.
«Che c'è Potter, ti fai anche lei?» chiese lui ridendo come un ebete.
«No, è semplicemente mia amica e te lo ripeterò solo un'altra volta: giù le mani dai miei amici!» sibilò James.
«Tanto lo so che sei stato tu ad attaccare Marlene» aggiunse poi abbassando la voce, cosa che lo fece sembrare ancor più minaccioso.
«Non ne hai le prove, traditore del tuo sangue» rispose lui con un ghigno cattivo.
Quella fu la goccia che fece traboccare il vaso: James sferrò un forte pugno sul viso del biondo davanti a lui, tanto forte da farlo cadere a terra.
Subito Lestrenge si fece avanti con la bacchetta alzata e James disse «che c'è Lestrenge non sai batterti senza bacchetta? Hai paura di finire lungo disteso come il tuo amico?»
Il ragazzo rimise la bacchetta nella divisa e si fiondò sul Grifondoro.
In un attimo iniziarono a prendersi a pugni e quando Mulciber cercò di immobilizzare James, Sirius, che era incredibilmente riuscito a stare fermo, si fiondò su di lui.
Peter prese la bacchetta e cercò di schiantare Lestrenge, ma lo mancò e per questo Piton cercò di colpirlo, ma Remus si mise in mezzo e in un attimo iniziarono a duellare. A quel punto Avery cercò di colpire Remus, ma per poco non colpì Alice e questo fece infuriare Frank, che senza farselo ripetere gli spedì contro uno schiantesimo che lui evitò per un pelo.
Ormai era in corso una vera e propria rissa da una parte e dei duelli di magia dall'altra, e le ragazze non sapevano che fare per fermarli.
Fu solo quando la voce della professoressa di erbologia tuonò «fermatevi subito tutti quanti!» che tutti smisero di fare quello che stavano facendo.
Lily e Marlene corsero ad aiutare James e Sirius ad alzarsi.
Avevano uno il labbro gonfio e sanguinante, e l'altro un occhio nero e un livido sullo zigomo. Ma i Serpeverde non erano messi per niente meglio: Lestrenge aveva il volto gonfio e iniziava a diventare viola, e Mulciber perdeva sangue dal naso e dalla bocca.
«Ma che cosa diamine vi prende?! Com'è possibile che non riusciate a stare a meno di due metri senza picchiarvi? È inaccettabile! In punizione, tutti quanti! Non posso crederci, mai vista una cosa del genere!» disse facendoli entrare nella Serra ed entrando anche lei, sbattendo la porta.
«Visto che non abbiamo più molto tempo, non cominceremo con la Tentacula Velenosa. Concimerete tutte le piante della Serra, e in silenzio! Il primo che fiata verrà sospeso!»
I ragazzi fecero come gli era stato ordinato e iniziarono a concimare le piante, ma dopo un pò Mulciber stava per svenire visto che continuava a sanguinare e anche gli altri tre erano conciati male, perciò la professoressa fu costretta ad interrompere la lezione e a mandarli in infermeria.
Mandò prima i Serpeverde e dopo circa dieci minuti fece uscire i Grifondoro, per evitare che riprendessero a litigare.
I ragazzi salirono in silenzio su fino al castello ed entrarono nel portone.
«Mi dispiace ragazzi è colpa mia se siete finiti in punizione anche voi» disse James tamponandosi il labbro.
«Tu hai solo preso le mie difese James, semmai è colpa mia» mormorò Emmeline dispiaciuta.
«Ragazzi è colpa di tutti. Nostra e dei Serpeverde. Lo sappiamo che fanno di tutto per farci reagire e noi ci caschiamo sempre. Ma è troppo difficile non rispondere a quei viscidi» rispose Remus e tutti annuirono.
Una volta fatti sistemare da Madama Chips, si diressero a pranzo.
«Ragazzi che ne dite di andare tutti ad Hogsmede domani?» propose Alice per smorzare un po la tensione.
«Si mi sembra un ottima idea. Abbiamo bisogno di distrarci un po» rispose Lily. E gli altri furono d'accordo.
Mentre stavano mangiando un ragazzino del secondo anno si avvicinò a James, e molto in imbarazzo gli consegnò un biglietto.
Lui lo aprì e vide che era della McGranitt, e diceva che erano tutti convocati nel suo ufficio appena pranzato.
Così appena finito di mangiare si alzarono e di diressero tutti nell'ufficio della loro professoressa.
Bussarono ed entrarono e lei li fece accomodare facendo apparire delle sedie davanti a lei.
«Esigo delle spiegazioni» disse severa.
I ragazzi si guardarono un attimo, poi James prese a parlare «professoressa, lei ha perfettamente ragione ad essere arrabbiata. Abbiamo sbagliato a comportarci in quel modo, ma i Serpeverde non fanno altro che istigarci e non è facile non rispondere quando loro usano la violenza sui nostri amici.»
Lei lo guardò seria per un attimo, poi sospirò e disse «Potter, so bene che non è facile non rispondere alle provocazioni, ma così non si può andare avanti. La professoressa Sprout era furiosa, e non è la prima volta che succede una cosa del genere tra voi e i Serpeverde, quindi sono costretta a punirvi, come saranno puniti loro. Passerete tutte le sere della prossima settimana dalle 20 alle 22, divisi in coppie, a sbrigare faccende utili per tutti. Qui su questo foglio ci sono scritte le coppie e i compiti assegnati. E vi prego ragazzi, cercate di non dargli più modo di mettervi in determinate situazioni. Ci siamo capiti?»
Li guardò a uno a uno, prima severa e poi con uno sguardo di supplica. Sapeva quello tutto quello che era accaduto tra loro ed era dispiaciuta, ma aveva dovuto punirli in ogni caso per quello che era successo quella mattina.
Loro annuirono e dissero «si professoressa» poi si alzarono e uscirono.
Quando furono fuori Sirius sbottò «e ti pareva! Ci toccherà sgobbare come elfi domestici tutta la settimana!»
«Per lo meno non ci ha tolto l'uscita a Hogsmede domani» commentò Frank.
«Si è vero, guardate qui le coppie» disse James.
Sul foglio c'era scritto:
Black-Evans, schedario sign. Gazza
Potter-McDonald, pulire 3^ piano
Lupin-McKinnon, sistemare biblioteca
Minus-Prewett, pulire 5^ piano
Paciock-Vance, sala trofei.«Evans ci toccherà passare la settimana con Gazza! Non posso crederci! È la peggior punizione che mi sia mai capitata!» si lamentò Sirius sconfitto.
«Già hai ragione» sbuffò Lily.
«Almeno voi non dovrete pulire!» disse James arrabbiato.
E così, tutti depressi, si diressero verso la classe di Storia della Magia per una lunga e noiosissima lezione con il professor Bins, l'unico professore fantasma del Castello.
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Il Legame Che Ci Unisce
FanfictionMi sono immaginata molte volte come potesse essere la storia prima di Harry Potter, la storia dei suoi genitori, di come si sono conosciuti e innamorati. Ma anche la storia e le avventure dei Malandrini. E così mi trovo qui, a mettere nero su bianco...