16. (PARTE SECONDA)

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Allungato dentro la grotta blu con indosso un chitone di grinze d'aria, il Greco o Grecale, come lo chiamava Nettuno, ascoltò. Perché l'ho lasciata andare? Perché non potevo trattenerla. E a Nettuno rispose: «Sono il suo schiavo e Voi, eccellenza dei Mari, non potete chiedermi più di quanto è imposto dal ruolo. Ve lo ripeto, i britannici hanno messo una taglia e negli ultimi mesi l'hanno innalzata a quindici lepta da cinque.»

«Sei tu che l'hai spinta al largo.»

Che pesce ostinato. Devo confessare d'aver suggerito alla Sirena di andarsene per un po' nell'Atlantico.

No.

Se Il Signore dei Venti scoprisse che abbiamo mentito al Dio dei Mari.

No. Ascoltami, codardo. Non sei stato tu, sono stato io.

È la stessa cosa.

No. Quando ha lasciato l'isola ero io a soffiare. L'ho spinta io sulle coste adriatiche, fin sugli Appennini.

Non voglio mentire.

Sei fatto d'aria marcia. Sta' zitto.

Adesso tocca a me, sta al tuo posto.

Ma il Greco estivo non poteva competere con il Greco invernale, violento e perturbato.

«Adesso abbiamo bisogno di te, Grecale. Hai lasciato la tua padrona all'Aliseo, che l'ha condotta sulle isole di mia figlia. Uccide e divora le anime degli uomini e cresce. Devi dirmi come possiamo fermarla.»

Il Greco dall'anima bianca e azzurra non rispose. Si mosse nella grotta assumendo le sfumature sulle pareti, prendendo il rosso delle stelle marine.

«Devi dirmi come fare.»

«Non c'è niente che si possa fare. Nemmeno voi, eccellenza, potete ucciderla. È troppo vecchia, com'era vecchia e inarrestabile sua madre quando la generò.»

«Sua madre potrebbe conoscere un modo.»

«Non tradirebbe la figlia. E comunque non è viva.»

«Se la madre è morta ugualmente la figlia può morire.»

«Se la Sirena Alata lo decide. La madre è morta secondo il Silenzio. Anche gli esseri longevi si stancano di vivere.»

«Spiegati o farò discendere il Signore dei Venti e ti castigherà.»

Diglielo. Non viola alcuna regola.

Va bene. «Smise di nutrirsi e di parlare. Si avvolse nell'himation, come vuole la cultura greca.»

«Inanizione» disse Nettuno. Il viso si era irrigidito nel disgusto. Poi, d'abitudine, si rilassò. «Dimmi, Grecale, e non contraddire ciò che hai ammesso poco fa. La Sirena Alata è fuggita perché teme le taglie degli uomini. Non è immune alle loro armi.»

Hai sentito? È colpa tua.

Pusillanime. Soffi a vanvera.

«Le armi benedette la indeboliscono. Ciò nondimeno, un monaco ortodosso che tentò di preservare con la croce i corpi dentro le gabbie e la colpì con un semantron venne divorato sul sentiero.»

«Se menti verrai rinchiuso.»

Non mi spaventa. Non deve spaventare nemmeno te, hai capito? Non dirgli dell'acqua.

«Non mento.»

«Un Vento che non può soffiare, un Vento rinchiuso può impazzire. Lo sai?»

Ha, ha, ha.

«Lo so. Non mento.»

Di Pesce e di UccelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora