40. (PARTE TERZA)

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Kozlov, in piedi, guardava il compassato rappresentante dell'East End fare a pezzi le casse con l'ascia, spostare il contenuto con i piedi e con la lama ora in un fruscio sabbioso ora in un dicioccare argentino ora in uno sparpagliamento come d'al...

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Kozlov, in piedi, guardava il compassato rappresentante dell'East End fare a pezzi le casse con l'ascia, spostare il contenuto con i piedi e con la lama ora in un fruscio sabbioso ora in un dicioccare argentino ora in uno sparpagliamento come d'ali di uccello. Teneva le mani dietro la schiena, allacciate, e fra le dita sfregava la carta ruvida strappata da alcune casse che sarebbero state spedite il primo dicembre, a giudicare dalla data impressa e dal timbro.

«L'ultima contiene estratto della linfa dell'albero del pepe, si usa in sostituzione della cannella. Il legno è di ironwood, mogano e canalete, pezzi pregiati e resistenti per costruire case. E gli alberi e i boma delle navi» comunicò Killam, che aveva finito di contare.

Scavava nell'imitazione di un aguti, Campbell, gridando alla guida di demolire le baracche.

Kozlov guardò di nuovo i fogli: Cuba e Giamaica. Contrabbando, senza dubbio, con l'aggravante che Cuba non è colonia inglese, non lo è da quando un trattato ha stabilito il ritorno degli spagnoli. Erano lontani i tempi in cui la flotta inglese occupava l'Avana.

«Signor Campbell, ricomponetevi. Credo sia meglio che chiamiate i vostri uomini e li facciate venire qui al più presto con i muli e i cavalli per portare al sicuro i prodotti. Se volete, rimarremo io e i miei uomini a vigilare.»

«Sì, per cortesia. E quando avremo finito daremo fuoco a tutto.»

«Ragionate. Con la siccità il fuoco si spanderebbe e perdereste interi ettari di foresta, per non parlare del danno economico se dovesse propagarsi alle piantagioni. Tornate a casa, bevete uno spirito forte e...»

«Devo trovare tutti quelli che sono invischiati!»

«Comincerete con l'interrogare i lavoratori. Dite loro che i ribelli colpiscono e ammazzano i contrabbandieri che si aggirano di notte lungo il Trail, e dove pensate si possano aggirare, ed avrete delle confessioni immediate.»

«Avete una mente di ferro, signor Kozlov. Farò come dite.»

Quando la guida e il rappresentante furono inghiottiti dalle felci, Tatton, con la voce inquieta, domandò: «Credete che tornerà prima che sia notte, signore? C'è il mostro acquattato nella foresta.»

«Qualcuno dovrà pur tentare d'ammazzarlo.»

«È che ci abbiamo provato e non è finita bene.»

Di Pesce e di UccelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora