A febbraio la vegetazione si era rinverdita e ispessita per merito delle piogge notturne che il Tritone Artico e il Williwaw mandavano sulle isole. Germinavano semi.
Bolton decise di installare un anemometro sul punto più alto di Grand Cayman, che svettava di appena cinquantadue piedi e si trovava poco distante dalla Old Man Bay nel North Side, e chiese di potersi portar dietro il barometro del capitano. Avery accettò di inviarlo purché restasse per una settimana, lo stesso lasso di tempo concesso al dottore. Il nocchiere avrebbe dovuto raccogliere dati e fornire una spiegazione plausibile allo strano fronte freddo, la cui anomalia rimbalzava nelle chiacchiere di indigeni e bianchi.
Rimasero il capitano e Kozlov a dividere la casa, in una consuetudine marittima di pulizia approfondita e quotidiana. Molti indigeni erano incuriositi dalla fissa dei marinai di portare fuori tavoli e sedie di buon mattino per poter lavare pavimenti e superfici. A loro bastava una scopa di paglia per l'interno e l'esterno, e avevano la saggezza di capire l'inutilità dell'impegno con un vento che portava la sabbia sugli usci e dentro casa.
Avery aveva deciso che ogni giorno, per tenersi in movimento, avrebbe camminato fino al Forte e ritorno. Lo faceva dopo aver supervisionato i lavori sulla pirocorvetta. Voleva rinforzare i polmoni e per lunghi tratti teneva il fiato. Un giorno passò nella bottega di Mary Street, aveva con sé lo scafandro lacerato.
Il sarto lo prese in consegna, dopo averlo esaminato a lungo per il dritto e il rovescio. «Non prometto niente, posso provare a ricucire lo strappo. Non sono sicuro di come verrà con un ago normale.»
«Tela del genere non la possedete, dico bene?» chiese Avery. Toccò un abito femminile, i polpastrelli stropicciavano la stoffa.
«No, capitano Avery. Però ho visto un affare simile da un palombaro genovese che anni fa venne sull'isola con un'altra nave inglese e si divertì a spaventare i pesci della barriera.»
«Nessuno lo uccise?»
«Che io sappia tornò in Inghilterra. Capisco che siate scosso per la vicenda dei ribelli ma, a parte gli uragani, è un'isola piuttosto tranquilla.»
«Negli ultimi quindici anni. Non sono un civile ingenuo, so che Grand Cayman era una zona di frontiera non diversa dal Nuovo Mondo raccontato dal mio chirurgo americano. Se ci si guarda attorno si notano i segni delle incursioni degli spagnoli e dei pirati.»
«Voi parlate del Settecento. Adesso la società è protetta da magistrati e rappresentanti.»
«Gli abitanti hanno smesso di perpetrare l'orribile abitudine di fare segnali con il fuoco e spingere le navi verso la barriera per depredarle in cambio di aiuto. Però mantengono inalterato il sacrificio alla Sirena.»
«Il progresso può essere utile. Presto abbandoneranno il sacrificio per la fede cristiana.»
Dopo che il sarto ebbe appeso lo scafandro a un attaccapanni da terra, Avery disse: «Il mio ufficiale, il signor Kozlov, vi ringrazia per l'assistenza.»
«Era un bell'abito, il migliore che avevo. La signora deve essere stata contenta, immagino.»
«Non ha avuto da ridire. Non ne avreste uno simile per un regalo?»
«Ne ho due. Ve li mostro.»
Avery tornò alla nave alleggerito di qualche sterlina e con un pacco di cui non sapeva che farsene, non al momento e senza MacMourrog.
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Di Pesce e di Uccello
AdventureGrand Cayman, giugno 1847. Durante la ricostruzione successiva all'ennesimo uragano, sull'isola giunge una straniera che ben presto diverrà la nemica contro la quale la Sirena del Mar dei Caraibi dovrà combattere per difendere se stessa e l'arcipela...