57. (PARTE SESTA)

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Sambo corse per la foresta pluviale, aggirando i pericoli delle doline, dei serpenti e degli alberi spinosi, e raggiunse la baracca dello stregone che aveva la porta aperta

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Sambo corse per la foresta pluviale, aggirando i pericoli delle doline, dei serpenti e degli alberi spinosi, e raggiunse la baracca dello stregone che aveva la porta aperta. Affacciatosi, lo vide seduto sul pavimento con lo sguardo rivolto al soffitto, perso in un'estasi che gli pietrificava il corpo. Davanti a lui, il cadavere di una gallina senza testa. In realtà il cadavere non era tale e, spaventandosi per quello che credeva essere un prodigio, Sambo vide la gallina alzarsi e correre in giro sbattendo contro il giaciglio. Lo stregone, per sacrificarla, aveva reciso troppo in alto lasciandole la giugulare, il tronco encefalico legato alla spina dorsale e ogni capacità di vivere.

Dopo che la gallina senza testa gli fu passata accanto per tornare all'aperto, Sambo raggiunse lo stregone e lo scosse per le spalle. Gli occhi del vecchio, rovesciati, tornarono al loro posto e fissarono il ragazzo e il suo bel viso di mulatto.

Sambo avvertì un'aria fredda ascendere sopra la sua testa e capì che lo Spirito era nella baracca. Lo stregone si portò la mano destra in grembo e appoggiò la sinistra sulla fronte del discepolo spingendogli la testa all'indietro senza che il ragazzo si opponesse.

Con un movimento orizzontale, lo stregone tagliò la gola al ragazzo. Sambo sentì la freddezza della lama e la viscosità di un altro sangue rappreso, aprì la bocca cercando aria e trovandovi sangue da deglutire che risaliva alla bocca uscendo in rivoli. Ci mise poco a spegnersi.

Lo stregone accolse l'anima del ragazzo dentro di sé, accompagnata dallo Spirito che aleggiava nella baracca.

«Non era degno» disse, depositando il cadavere a terra. Bevve il sangue giovane che lo rinvigoriva, gli concedeva qualche altro anno sulla terra. Le membra divennero forti, la pelle meno opaca, e lo stregone provò il benessere della gioventù. «Avrebbe dovuto resistere al richiamo della Sirena, ma non era degno.»

Lo Spirito scomparve, lo stregone si alzò per prendere un telo colorato con cui avvolgere il corpo del discepolo. Dopodiché afferrò la pala, raggiunse il luogo dove la terra era ammorbidita dall'ombra e dalla recente nevicata, e si mise a scavare una fossa pensando di dover ricominciare daccapo.

Di Pesce e di UccelloDove le storie prendono vita. Scoprilo ora