Un ufficiale in servizio attivo non aveva tempo per il lutto e Avery si rassettò attraverso i gesti che compiva ogni volta che doveva officiare una funzione funeraria o assistere un moribondo sulla branda. La postura tradiva le ambasce che gli si agitavano dentro, rinnovate ogni volta che pronunciava il nome di Lusia.
I duellanti con i testimoni, l'arbitro e il dottore si avviarono in una calma allibita verso la scialuppa, dove si sarebbero separati da MacMourrog, che non era riuscito a dire più di «Signore» e «Aye» a una domanda senza averla ascoltata.
Avery fece un cenno a Kozlov per ordinargli di restare indietro.
Nelle sue condizioni di traditore, il russo avrebbe potuto essere privato del ruolo, allontanato dalla nave e abbandonato su quella spiaggia, per non citare l'imprigionamento. Nell'Impero, lo zar Nicola I deprecava i duelli e aveva stabilito il carcere per chiunque ignorasse la disposizione. Dieci anni di imprigionamento nei campi siberiani, dove vagavano i moschi con i canini dei vampiri e una fauna di predatori resi ingordi dai patimenti di inverni troppo lunghi.
«Sono pronto ad accettare le vostre scuse.»
Kozlov socchiuse e abbassò lo sguardo. «Vi chiedo perdono.»
«Ho dovuto farlo.» Avery indicò la medicatura provvisoria.
«È una precauzione. Il dottore ha insistito.»
«Il duello sarebbe continuato fino al ferimento di uno di noi. E immaginavo che, impossibilitato a sottrarvi, escogitaste altro.»
«Non potevo uccidervi.»
«Nemmeno io.»
Avery ricominciò ad avanzare con la sabbia che gli entrava nelle scarpe e la giacca nell'incavo del gomito.
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Di Pesce e di Uccello
AdventureGrand Cayman, giugno 1847. Durante la ricostruzione successiva all'ennesimo uragano, sull'isola giunge una straniera che ben presto diverrà la nemica contro la quale la Sirena del Mar dei Caraibi dovrà combattere per difendere se stessa e l'arcipela...