Grifondoro!

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Grifondoro. Mi sento come intorpidita, mi sembra quasi di non sentire le urla e gli applausi del tavolo rosso e oro verso cui mi sto dirigendo. Ma i miei occhi non lo misurano, scattano invece tra gli studenti di Serpeverde fino ad incontrare quelli grigi di Draco che alza le spalle, ma il suo viso lo tradisce, sembra dispiaciuto. Delle voci mi attirano. Urlano il mio nome. Sono i gemelli, stanno agitando le braccia. Abbasso la testa e li raggiungo ben oltre la metà del tavolo, sedendomi tra loro due, proprio mentre un altro ragazzo viene chiamato.
-Abercrombie, Euan-.
I gemelli mi stanno stritolando le guancie con le dita mentre io mi ribello ridendo e il cappello annuncia un'altro Grifondoro, il tavolo scoppia nuovamente con applausi e urla.
Mentre gli strepiti si calmano i ragazzi prendono la parola.
-Allora Mary, ti presentiamo qualcuno della tua età, ok?- non aspettano la mia risposta e mi indicano il ragazzo davanti a Fred. -Lui è Ron, nostro fratello- fa George mentre suo fratello mi sussurra in un orecchio -Fai attenzione quando mangia, rischi di lasciarci le dita-. Non so se sono le parole di Fred o l'occhiata assassina di suo fratello, ma le risate mi escono involontariamente dalla bocca.
-Ciao- lo saluto, ancora ridacchiando.
Ron mi guarda rosso in viso mentre i gemelli ululano e strepitano dandomi le gomitate -Hai fatto colpo Mary! È tutto rosso!-. Sento le guance arrossarsi.
George viene colpito di striscio da qualcora mentre i ragazzi intorno a lui ridono di gusto.
La ragazza al suo fianco prende la parola mentre i Corvonero applaudono -Io sono Hermione Granger, è un piacere conoscerti- la sua voce è dolce e mi trasmette sicurezza, le sorrido -Il piacere è tutto mio-.
Il mio sguardo si sposta sul ragazzo che porta gli occhiali, mi sta salutando con la mano -Mi chiamo Harry, Harry Potter...ehm...il professor Silente mi ha parlato di te- sento la sorpresa sul mio volto -Oh...davvero?- faccio io sorpresa, lui annuisce con decisione.
Il ragazzo davanti a lui si chiama Neville e una ragazza poco più avanti mi viene indicata come Ginny, è molto bella, i suoi capelli mi ricordano parecchio i miei, quelli che avevo da piccola.
Il preside ora è in piedi, si riferisce a tutti salutandoli -Hai nostri nuovi arrivati, benvenuti! Alle nostre vecchie conoscenze, bentornati! C'è un tempo per far discorsi, ma non è questo.Buon appetito!-.
Mentre il preside si siede la sala scoppia in applausi e risate e le tavole si imbandiscono. Non ho mai visto tanto cibo messo insieme e sento lo stomaco che mi prega di cominciare.
Mentre mi avvento sul cibo con il doppio della velocità di Ron, ma con un pò più di educazione, sento gli sguardi sbalorditi di Fred e George fissi su di me, poi li intravedo fare spalluccie e unirsi a me, non posso fare a meno di ridacchiare. Nel giro di tre minuti ho già mangiato un numero svariato di cosce di pollo, una ciotola di zuppa molto saporita e circa metà piatto colmo di patate. Con la coda dell'occhio noto che Harry, Hermione e Ron stanno parlando con un fantasma di cui sono sicura di aver letto qualcosa in un manuale che parlava del castello.
Non appena riesco ad alzare la testa, però. il fantasma si sta allontanando mentre Hermione sgrida l'amico dai capelli rossi, ma ad Harry sembra quasi non importare. Per il momento si concentra sul suo pasto.
Quando Silente si alza, di nuovo, tutti hanno terminato la cena e lui inizia a parlare dando indicazioni su ciò che è proibito: è vietato l'accesso alla Foresta, come lo è l'utilizzo della magia nei corridoi tra una classe e l'altra e molte altre cose.
In seguito l'argomento si sposta sui nuovi professori che sono subentrati ai precedenti, sono due: la proffessoressa Umbridge, che insegnerà Difesa Contro le Arti Oscure, e la professoressa Caporal, la stessa donna a cui ho chiesto indicazioni in stazione, che insegnerà Cura delle Creature Magiche.
A questo punto il preside si blocca e sorpreso lascia la parola alla Professoressa Umbridge, una donna molto bassa, cortesemente lei lo ringrazia e con voce squillante trilla nella nostra direzione -Bene, è bello essere di nuovo a Hogwarts, devo dire! E vedere piccole faccine così felici che mi osservano!- ci ha appena definito faccine felici o sbaglio?
I miei occhi incrociano quelli di Harry dove riesco a cogliere lo stesso disgusto che c'è sicuramente nei miei, lui alza le spalle scuotendo la testa.
-Non vedo davvero l'ora di riuscire a conoscervi tutti e sono sicura che diventeremo grandi amici!- okay, sta scherzando vero?!
Sono ancora perplessa mentre inizia un monologo che da l'impressione di essere recitato a memoria, non la ascolto nemmeno più, ora sto fissando Harry che si guarda intorno annoiato, nei suoi capelli arruffati e nella forma del suo viso c'è qualcosa di familiare ma non rimango troppo a pensarci, cerco invece di concentrarmi nuovamente sulla bassa donna con la faccia da rospo e la tenuta di un rosa perticolarmente acceso. Si sta sedendo accompagnata dall'applauso del preside che si porta dietro quello degli studenti che suona, però, più spento e pigro.
Ma mentre Silente riprende da dove si era interrotto in ho perso di nuovo la concetrazione, sono attirata dalle parole di Hermione che riflette sul discorso appena sentito.
-Significa che il Ministero si è intromesso ad Hogwarts-. Cosa intende?
Poi le persone intorno a noi iniziano a muoversi verso l'uscita della sala, ma io sono ancora imbambolata, guardo Hermione che agitata parla a Ron.
-Ron, noi dobbiamo mostrare a quelli del primo anno dove andare!- dice lei.
-Oh, è vero- non sembra particolarmente preoccupato.
Nella mia testa scoppia un campanello, la bocca si apre da sola -Hermione!- ora sono in piedi -Cosa faccio io?- il suo sguardo si addolcisce ma le sue parole escono insicure e agitate -Non preoccuparti...ehm...segui i ragazzi...chiedo alla McGranitt e poi ti dico dove devi dormire- detto ciò, scompare in mezzo agli altri studenti.
Va bene, mi dico e mi avvicino al piccolo gruppo costituito da Lee, Fred, George, Harry, Neville e Ginny. Ho appena affiancato George quando la sua mano mi afferra e mi costringe a seguirlo, prima superiamo l'ingresso della sala, poi scattiamo su per le scale e infine, mentre non riesco a fare a meno di ridere per le battute che Lee e i gemelli mi propinano in continuazione, prendiamo quelli che hanno tutta l'aria di essere passaggi segreti.
Raggiungiamo la sala comune dopo aver percorso qualche breve corridoio. Per entrare bisogna passare per un quadro chiamato Signora Grassa, la parola d'ordine è Mimbulus mimbletonia, devo memorizzarla se voglio entrare di nuovo.
Neville ed Harry spariscono in camera loro con un saluto veloce, lo stesso succede con Ginny e Lee pochi minuti dopo. La più piccola dei Weasley è una ragazza davvero simpatica, un'ottima giocatrice di quidditch, una bellezza naturale e un'ottima confidente, o almeno questa è l'impressione che ho dai racconti dei gemelli.
Passo almeno due ore seduta su una comoda poltrona, George da una parte e Fred dall'altra, affrontando discorsi a tratti molto divertenti e ad altri molto seri, di loro scopro molte cose, il loro progetto di aprire un negozio di scherzi "Tiri Vispi Weasley", i prodotti che già possiedono, quanto in realtà tengano alla loro famiglia e quanto poco lo dimostrino, ma anche loro scoprono diverse cose su di me, mi è facile parlare con loro, arrivo anche a raccontargli delle punizioni, degli incubi che nella testa mi tormentano quasi tutte le notti e di quelli che sembrano essere ormai realtà. Non mi ero mai aperta tanto con qualcuno.
-Andiamo a dormire ragazzi! Guardatevi, state crollando!- dico quando insistono ancora per continuare a parlare, mi alzo e li spintono ridendo verso le scale.
-No!- dicono in coro ma senza opporre resistenza, -Si invece- faccio io ancora ridendo.
Mi giro verso la scala -Buona notte ragazzi- qualcosa mi trattiene e sento le loro labbra sulle mie guance. Ma cos...? Mi giro e li vedo sparire ridendo -Notte Mary!- le risate mi scoppiano in bocca mentre salgo e raggiungo la camera che Hermione mi ha indicato.
Spingendo la porta trovo una bellissima camera nei colori oro e rosso, è circolare, grande e con quattro letti, uno in particolare è preso d'assalto da tre ragazze che ridacchiano e chiacchierano, tra di loro riconosco solamente Hermione. Si alza mentre chiudo la porta e mi si avvicina in fretta, mi prende per mano e mi accompagna sino al letto dove una voce dolce esordisce -Cavolo, sei bellissima!- è una ragazza con la pelle dorata a parlarmi.
Probabilmente sto arrossendo perchè sento la faccia diventare calda -Grazie...ehm...io sono Mary- le porgo la mano imbarazzata, lei la stringe con decisione -Io Calì- il sorriso che sfoggia è bianchissimo. La ragazza dietro di lei si alza saltellando con un pigiama dall'aria davvero pesante -Io sono Lavanda Brown- i capelli sono castani e crespi, si muovono ondeggiando mentre mi afferra la mano al posto dell'amica.
-È un piacere- dico io mentre Hermione ridacchia alle mie spalle.
-Forse è meglio andare a dormire, è già molto tardi- dice correndo verso il letto. Le altre annuiscono e ridacchiando tra loro raggiungono i loro letti a baldacchino, io mi precipito verso il mio dove apro la gabbia del falco e lo lascio uscire dalla finestra. Mi avvicino al baldacchino, che si trova a metà strada da quello di Hermione e quello di Calì, mentre le altre scivolano sotto le coperte. Mi sfilo in fretta la gonna sostituendola con dei pantaloni di un pigiama leggero, nuovo di zecca. Cerco di fare lo stesso per la camicia ma non appena la sfilo sento lo squardo delle altre addosso, devono avere visto le cicatrici.
-Cosa ti è successo?- la voce di Lavanda è stridula mentre pronuncia quelle parole.
-Lavanda!- Hermione è indignata.
-Non fa nulla Hermione, vedete da dove vengo io la magia fa paura, perchè non...- non ho il tempo di terminare la frase che sono tutte vicine a me e la voce di Hermione è un sussurro -Mary, è orribile, ti picchiavano?- la sua mano si posa delicata sulla mia spalla.
Mi sento in imbarazzo e ritraendomi mi alzo -Non è niente, ci sono abituata- non sembra tranquillizzarle. -Davvero, non fa neanche troppo male- mi sa che sto sbagliando qualcosa perchè ora mi abbracciano, non puntavo a questo. Quando mi lasciano mi metto in fretta una maglietta, menomale che non ho ricevuto punizioni nelle ultime settimane, alla vista di tagli più delineati mi porterebbero in infermeria.
Un volta che tutte torniamo a letto ho la senzazione di stendermi a mezz'aria. Il materasso è davvero morbido e mi coglie impreparata, chiude i miei occhi in pochi istanti e mi rapisce portandomi nel mondo dei sogni.

La voce di una donna chiama il mio nome.
Per l'ennesima volta.
Diventa un urlo misto a risa.
-Mary...Mary...Mary!-.
Quella voce penetra nelle mie ossa.
-Mary...Mary...Mary...so dove sei?! Ti nascondi?!-.
Mi entra nella testa.

Fumo.

La chiave della mia camera blindata è davanti a me.
Il sangue la ricopre.
Occhi rossi.
Un urlo lontano.
Il mio.

Fumo.

Schizzi di sangue.
Pavimento di legno scuro.
Sono stesa a terra.
Urla alle mie spalle.
Mi volto.
I miei occhi incontrano quelli grigi di un uomo.
Mi guardano come per implorarmi.
Inizia ad urlare disperatamente.
Urlo anche io.

Mary Lloyd, la chiave e il volto del maleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora